Migliorano le condizioni del boxeur ferito in allenamento

Le condizioni di Gabriele «Iceman» Gangi migliorano. Tira un sospiro di sollievo il pugilato italiano dopo lo spavento di sabato 22 febbraio, quando l’atleta lombardo aveva avuto un malore nella palestra della Boxe Piovese al termine di uno «sparring» con Luca Rigoldi, campione europeo Supergallo allenato dal maestro Gino Freo. È bene sottolineare come la società padovana non abbia alcuna responsabilità per quanto avvenuto. A precisarlo è lo stesso Freo, già medaglia d’argento del Coni, che negli anni ha allenato talenti come Antonio Bancalione, Devis Boschiero e Cristian Sanavia. «Il mio obiettivo è sempre stato quello di divulgare questo nobile sport - spiega Freo - e i risultati ci danno la linfa per continuare con tutte le nostre forze, dando anche una chance di riscatto a giovani del territorio con storie a volte difficili alle spalle». Il maestro rivive i momenti successivi al malore di Gangi: «Era una seduta di allenamento tra pugili professionisti, c’erano anche altri atleti, appassionati e curiosi. Dopo il riscaldamento sono entrati sul ring con maschera protettiva e guantoni omologati. Più di così non si poteva fare. Non abbiamo notato colpi duri da pensare di fermare la sessione e Gabriele è subito stato assistito dai sanitari. È stato dimesso dalla terapia intensiva e ora è in reparto di chirurgia». Freo sottolinea come il precedente del 2017 occorso al giovane pugile italo-marocchino Sedik Boufrakech non lo abbia lasciato sulla sedia a rotelle. «Anche quella volta era un sabato pomeriggio - spiega Sedik si è sentito male in mezzo alla palestra ad allenamento terminato e fuori dal ring mentre si preparava per tornare a casa in Liguria. L’ho sentito di recente, sta molto meglio, guida la macchina e lavora». Ieri pomeriggio, a una settimana dall’infortunio di Gangi, la Boxe Piovese era in piena attività e in tanti si sono esercitati con un pensiero al pugile di Busto Arsizio.

Sul ring La palestra a Piove di Sacco