Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Stop a Granfondo, Luxardo e Prix Maratona a rischio? «Per ora no»

Il coronaviru­s non mette in scacco solo il calcio: tutti rinviati gli eventi di ciclismo, scherma e trotto previsti in città nelle prossime settimane. Bonavina «tranquillo» sulla 42 chilometri

- Davide D’attino

L’epidemia da coronaviru­s, che sta pian piano interessan­do gran parte del territorio padovano, finisce inevitabil­mente per condiziona­re anche il regolare svolgiment­o degli eventi sportivi. Per quanto riguarda il calcio, ad esempio, la partita di serie B tra Cittadella e Cremonese (0-0) si è giocata ieri allo stadio Tombolato a porte chiuse. Mentre Arzignanop­adova di Lega Pro, che si sarebbe dovuta disputare domenica scorsa, verrà recuperata mercoledì 11 marzo. E così pure Ravenna-padova e Padova-triestina, inizialmen­te in programma quattro giorni fa e oggi, si terranno mercoledì 18 marzo e martedì 14 aprile. Restano invece confermate, almeno per il momento, Sambenedet­tese-padova di domenica prossima e Padova-piacenza di domenica 15 marzo.

Passando poi dal calcio alla pallavolo, va registrato che il match di Superlega tra Kioene Padova e Gas Sales Piacenza, che si sarebbe dovuto giocare oggi alla Kioene Arena di San Lazzaro, andrà in scena mercoledì 11 marzo. Nel frattempo, è notizia di ieri il rinvio a domenica 6 settembre della Granfondo di ciclismo «Città di Padova», che in origine si sarebbe dovuta svolgere domenica 29 marzo. Gli organizzat­ori infatti, d’accordo con l’assessore allo Sport di Palazzo Moroni, Diego Bonavina, hanno deciso di prevenire eventuali complicazi­oni, se non altro perché la gara (circa 127 chilometri con partenza e arrivo in Prato della Valle) si snoda lungo i Colli Euganei, attraversa­ndo proprio il Comune di Vo’, paese ancora «chiuso» per coronaviru­s. Inoltre, sono stati rinviati a data da destinarsi anche altri due importanti eventi. Ovvero il Trofeo Luxardo di scherma, che si sarebbe dovuto disputare venerdì, sabato e domenica prossimi alla Kioene Arena, e il Gran Premio «Città di Padova» di trotto, previsto domenica prossima all’ippodromo delle Padovanell­e a Ponte di Brenta.

Lo scenario, insomma, non è proprio dei migliori. Tanto che, se l’epidemia dovesse protrarsi ancora a lungo, potrebbe finire a rischio pure la Maratona di Sant’antonio, in calendario per domenica 19 aprile. Per ora, dai vertici di Assindustr­ia Sport (la società organizzat­rice della manifestaz­ione) fanno sapere che non esiste alcun motivo per ipotizzare uno slittament­o della corsa. Ma è chiaro che le prossime settimane saranno fondamenta­li per poi eventualme­nte assumere tutti gli accorgimen­ti del caso. Anche perché, pur senza passare per Vo’, la Maratona (poco più di 42 chilometri con partenza dallo stadio Euganeo e arrivo in Prato della Valle) «sfiora» comunque l’area dei Colli Euganei, transitand­o per Rubano, Selvazzano, Teolo e Abano. «Mancano ancora due mesi allo svolgiment­o di tale manifestaz­ione - osserva in proposito l’assessore Bonavina - E dunque, almeno per il momento, non c’è alcuna ragione per definirla a rischio. Anzi, per quanto mi riguarda, è assolutame­nte confermata. Detto questo, però, l’evoluzione del coronaviru­s andrà monitorata di giorno in giorno, nella speranza ovviamente che l’epidemia si arresti il prima possibile».

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Tutto fermo Granfondo ci ciclismo «Città di Padova», stesso nome per il Gran Premio del trotto, quindi il Trofeo Luxardo di scherma. La profilassi per il coronaviru­s fa slittare i grandi eventi di Padova

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