Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Virus, il contagiato sta bene L’infezione in cena a Saonara
Il 50enne di Adria ricoverato in Malattie infettive. Quarantena, oggi la fine per 57 Sede Inail chiusa, protestano i sindacati. Vademecum per i lavoratori infortunati
Il 50enne di Adria tenuto in isolamento dopo la positività al coronavirus sta bene. I sintomi continuano ad essere leggeri e il personale medico ritiene difficile l’insorgere di peggioramenti.
L’uomo resta nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale del capoluogo per evitare la diffusione del contagio, ma è esclusa la necessità di misure speciali. Confermata la ricostruzione delle autorità sanitarie, secondo cui l’uomo ha contratto il virus durante una cena d’affari con un imprenditore di Vo’ Euganeo nel comune padovano di Saonara il 20 febbraio scorso.
Quando è venuto a conoscenza del ricovero dell’imprenditore all’ospedale di Padova, il polesano ha subito avvertito il 118, facendo scattare gli accertamenti medici. Il personale del Pronto soccorso lo ha scortato fino al «Santa Maria della Misericordia», dov’è tenuto in isolamento come anche l’auto su cui circolava. La dinamica esclude la possibilità di un nuovo «focolaio» d’infezione polesano. Secondo l’usl 5 «Polesana», la situazione è sotto controllo.
Sono 26 i tamponi eseguiti fino a ieri, di cui solo uno resta positivo. In rapido calo il numero di nuove persone sottoposte a sorveglianza medica preventiva, che riguarda 183 soggetti. Oggi per 57 di questi si esaurisce il periodo di monitoraggio.
Intanto la comunità di Adria continua a vivere normalmente la quotidianità. Ieri mattina il tradizionale mercato nel centro cittadino era affollato, così come lo erano i locali pubblici. Oggi, tempo atmosferico permettendo, molti negozi terranno le saracinesche alzate per tutto il giorno. Resteranno invece sospese le lezioni scolastiche e le attività culturali in tutta la Provincia per effetto del decreto del governo centrale.
Rimangono validi i consigli precauzionali diramati dall’usl 5 nei giorni scorsi: lavarsi spesso le mani, mantenere un metro e mezzo di distanza dalle persone nei luoghi affollati e starnutire e tossire coprendosi la bocca con un fazzoletto o col gomito. Per dubbi attivo un numero verde locale, l’800 93 8880, che fornirà indicazioni e consigli a tutti i polesani.
Continuano però i disagi dovuti a chiusure e limitazioni messe in atto da aziende ed enti pubblici per limitare la diffusione del virus. Nei giorni scorsi l’inail ha annunciato la chiusura della sede di Rovigo fino a data da destinarsi.
Ieri la dura reazione di Cgil, Cisl e Uil, che chiedono l’immediato passo indietro. «Riteniamo inaccettabile la decisione — hanno spiegato i sindacati — Non esiste ordinanza che giustifichi tale decisione. Questo è un grave ostacolo al sistema di tutela contro gli infortuni sul lavoro, che si ripetono al ritmo di un bollettino di guerra».
L’ordine provinciale dei medici ha reso noto che, in attesa della riapertura degli uffici Inail, in caso di necessità i lavoratori possono rivolgersi ai medici di base o al Pronto soccorso per ottenere i certificati che poi dovranno essere trasmessi via email all’istituto per gli infortuni.
Riprendono invece domani le gare sportive organizzate dalla Uisp di Rovigo. Tutte le partite si svolgeranno secondo il calendario ufficiale, ma a porte chiuse.
Città etrusca La comunità dell’uomo continua la sua quotidianità: oggi negozi aperti