Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Cittadella, un pari indolore
Serie B a porte chiuse Poche occasioni granata al Tombolato contro la Cremonese Venturato: «Siamo stati poco veloci e lucidi in avanti, consoliamoci con la continuità»
Qualche occasione sparsa sul taccuino, tanti sbadigli, quasi che nell’aria fosse stato spruzzato del liquido vaporizzato anestetizzante. Cittadella-cremonese finisce 0-0, si gioca senza tifosi sugli spalti, senza fiammate, con troppi errori e altrettanti difetti di mira quando ci si avvicina alla porta avversaria. Un pomeriggio di sbadigli, quello del Tombolato, che si anima un po’ soltanto per quanto accade fuori dal campo.
I Rabaltai, gruppo ultras di riferimento della tifoseria granata, decide di andare ugualmente allo stadio e di sostenere la squadra fuori dai cancelli. Si urla e si intonano cori, fino a quando i carabinieri presenti nelle vie adiacenti non obbligano a sgomberare. Un po’ di brio in una giornata non certo esaltante, che si anima appena nella ripresa, quando il Cittadella ha un paio di occasioni nitide per portarsi in vantaggio, una con Rosafio e l’altra con Diaw: «Non mi piace mai di parlare di occasione persa – ribatte nel dopo gara Roberto Venturato - abbiamo creato quattro occasioni da gol contro una della Cremonese e questo dato va tenuto in considerazione in una partita molto equilibrata. Ho urlato “siamo lenti”, perché ci è mancata velocità. Non si deve guardare la classifica, questo punto ci dà continuità, cerchiamo di guardare il bicchiere mezzo pieno. Dobbiamo rimanere concentrati nel momento decisivo della stagione, con grande voglia di provarci presto».
Nessuna sorpresa sulle scelte, con Rizzo preferito ancora a Benedetti. Scelta importante, che fa scattare in automatico la domanda all’allenatore nel dopo gara: «Gioca Rizzo ed è una scelta tecnica – spiega Venturato - Benedetti ha fatto sempre bene e in questo momento non gioca, ma tornerà molto utile in questo finale di stagione». Manca soprattutto la velocità, nella manovra granata. Iori non ripete la grande prestazione con la Juve Stabia, Proia non ha la verve delle ultime settimane pur lottando senza esclusione di colpi. Il resto lascia un’impressione in sospeso fra grandezza e quel piccolo “quid” che manca alla resa dei conti per vincere: «Negli ultimi 15 -20 metri – chiude Venturato non siamo stati lucidissimi, D’urso poteva passarla a Branca a fine primo tempo, bisogna imparare a vincere le partite anche in modo sporco, se fossimo stati più bravi sotto questo aspetto probabilmente avremmo qualche punto in più. Non è piacevole giocare senza pubblico, bisogna accettare questa scelta e bisogna fare i complimenti alla squadra per come ha giocato in una situazione inusuale». Appunti sparsi nella giornata senza tifosi nel Nordest d’italia (ma solo in B). Nel primo tempo soltanto due lampi: quello di Diaw che trova sulla sua strada un attento Ravaglia e il tiro nel finale di D’urso, che non trova la forza e l’angolazione per fare male al portiere grigiorosso. Altre note dalla ripresa: l’occasionissima per Rosafio dopo appena tre minuti, con il lob appena alto e poi il solito Diaw lanciato a rete fermato da Ravaglia. Lo 0-0 è servito, ora martedì il Cosenza, per un altro giro alla roulette dei playoff promozione. Con il secondo posto che rimane non troppo lontano.