Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Virus, quinto contagiato Galeotto show di danza
Un 82enne avrebbe contratto la malattia in una sala a Ferrara Isolati gli operatori del Pronto soccorso che lo hanno accolto
Salgono a cinque i contagiati da coronavirus in Polesine, ma viene ancora esclusa la presenza di un focolaio specifico nel territorio, mentre calano da 146 a 136 i cittadini in isolamento domiciliare, pur con trenta persone uscite dalla sorveglianza.
La quinta persona positiva è un uomo di 82 anni che avrebbe contratto la patologia virale a Ferrara, durante una serata con spettacolo di danza. Dall’analisi dei rapporti del paziente, ora ricoverato in Malattie infettive a Rovigo, si tratterebbe di una manifestazione diversa da quella frequentata dall’uomo di Lusia che, nei giorni scorsi, era risultato il quarto contagiato ma che, asintomatico, risulta dimesso e posto in isolamento nella propria abitazione.
Restano, invece, ricoverati gli altri tre contagiati, tutti riconducibili al focolaio di Vo’ Euganeo ossia il «paziente 1» (l’uomo adriese che avrebbe contratto il contagio dopo una cena a Saonara il 20 febbraio con il proprio datore di lavoro, originario appunto di Vo’) e i suoi due amici, residenti rispettivamente ad Adria e Corbola.
Questi ultimi sarebbero stati a cena con il primo contagiato il giorno 22 successivo, prima che quest’ultimo venisse a conoscenza della positività del proprio datore di lavoro e, dunque, si rivolgesse all’usl, risultando poi positivo e portando alla sorveglianza attiva delle persone con cui era a propria volta entrato in contatto.
Le condizioni dei tre resterebbero stabili, mentre l’82enne desta più preoccupazione perché ha importanti patologie polmonari croniche pregresse e sarebbe colpito da una probabile polmonite con insufficienza respiratoria.
A titolo precauzionale, gli operatori (una decina) del
Pronto soccorso di Rovigo che lo hanno accolto e curato, sono stati sottoposti ad accertamento e sorveglianza in isolamento.
Per agevolare l’attribuzione dei codici di gravità dei pazienti (il cosiddetto «triage»), ieri mattina è stata montata davanti all’ospedale una nuova tenda pneumatica, messa a disposizione dalla Croce Verde di Adria. Una struttura tecnicamente più aggiornata e adeguata rispetto alle prime due, installate nei giorni scorsi dalla Protezione civile, che resteranno comunque installate a supporto logistico della tende principale.
Inoltre, sempre per mantenere una soglia di servizio massima, attivati 37 posti-letto aggiuntivi all’ospedale di Rovigo di cui 27 di degenza in
Malattie infettive (a fronte dei sei originari) e 10 di Terapia semintensiva respiratoria che si affiancano ai 14 di Terapia intensiva già attivi. Anche all’ospedale di Adria aumentati i posti-letto, con l’apertura di 24 degenze di Malattie infettive, specialità assente in condizioni standard.
L’attenzione resta massima, come testimoniato dalla sospensione di una manifestazione sportiva importante come la «Rovigo Half Marathon». La corsa podistica nazionale era programmata per il 22 marzo. Nuove comunicazioni saranno date dagli organizzatori al rientro delle disposizioni di emergenza, decretate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Evento podistico ko
Rinviata la «Rovigo Half Marathon» in programma il 22 marzo prossimo