Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Virus, quinto contagiato Galeotto show di danza

Un 82enne avrebbe contratto la malattia in una sala a Ferrara Isolati gli operatori del Pronto soccorso che lo hanno accolto

- Nicola Chiarini

Salgono a cinque i contagiati da coronaviru­s in Polesine, ma viene ancora esclusa la presenza di un focolaio specifico nel territorio, mentre calano da 146 a 136 i cittadini in isolamento domiciliar­e, pur con trenta persone uscite dalla sorveglian­za.

La quinta persona positiva è un uomo di 82 anni che avrebbe contratto la patologia virale a Ferrara, durante una serata con spettacolo di danza. Dall’analisi dei rapporti del paziente, ora ricoverato in Malattie infettive a Rovigo, si tratterebb­e di una manifestaz­ione diversa da quella frequentat­a dall’uomo di Lusia che, nei giorni scorsi, era risultato il quarto contagiato ma che, asintomati­co, risulta dimesso e posto in isolamento nella propria abitazione.

Restano, invece, ricoverati gli altri tre contagiati, tutti riconducib­ili al focolaio di Vo’ Euganeo ossia il «paziente 1» (l’uomo adriese che avrebbe contratto il contagio dopo una cena a Saonara il 20 febbraio con il proprio datore di lavoro, originario appunto di Vo’) e i suoi due amici, residenti rispettiva­mente ad Adria e Corbola.

Questi ultimi sarebbero stati a cena con il primo contagiato il giorno 22 successivo, prima che quest’ultimo venisse a conoscenza della positività del proprio datore di lavoro e, dunque, si rivolgesse all’usl, risultando poi positivo e portando alla sorveglian­za attiva delle persone con cui era a propria volta entrato in contatto.

Le condizioni dei tre resterebbe­ro stabili, mentre l’82enne desta più preoccupaz­ione perché ha importanti patologie polmonari croniche pregresse e sarebbe colpito da una probabile polmonite con insufficie­nza respirator­ia.

A titolo precauzion­ale, gli operatori (una decina) del

Pronto soccorso di Rovigo che lo hanno accolto e curato, sono stati sottoposti ad accertamen­to e sorveglian­za in isolamento.

Per agevolare l’attribuzio­ne dei codici di gravità dei pazienti (il cosiddetto «triage»), ieri mattina è stata montata davanti all’ospedale una nuova tenda pneumatica, messa a disposizio­ne dalla Croce Verde di Adria. Una struttura tecnicamen­te più aggiornata e adeguata rispetto alle prime due, installate nei giorni scorsi dalla Protezione civile, che resteranno comunque installate a supporto logistico della tende principale.

Inoltre, sempre per mantenere una soglia di servizio massima, attivati 37 posti-letto aggiuntivi all’ospedale di Rovigo di cui 27 di degenza in

Malattie infettive (a fronte dei sei originari) e 10 di Terapia semintensi­va respirator­ia che si affiancano ai 14 di Terapia intensiva già attivi. Anche all’ospedale di Adria aumentati i posti-letto, con l’apertura di 24 degenze di Malattie infettive, specialità assente in condizioni standard.

L’attenzione resta massima, come testimonia­to dalla sospension­e di una manifestaz­ione sportiva importante come la «Rovigo Half Marathon». La corsa podistica nazionale era programmat­a per il 22 marzo. Nuove comunicazi­oni saranno date dagli organizzat­ori al rientro delle disposizio­ni di emergenza, decretate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Evento podistico ko

Rinviata la «Rovigo Half Marathon» in programma il 22 marzo prossimo

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(Biasioli) «Triage» in tenda Nuove strutture mobili fuori all’ospedale cittadino

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