Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Gli infermieri appena assunti non trovano casa: «Discriminati»
Paura di contagio, difficoltà per le nuove reclute di Padova
Sei infermiere? Non ti affitto la stanza perché ho paura che mi trasmetti il coronavirus. È ciò che si sono sentiti dire tre neoassunti con l’ultima delibera regionale e che faranno parte dei 105 ospedalieri di rinforzo in arrivo all’ospedale universitario di Padova. La felicità di aver trovato un posto di lavoro e di poter contribuire attivamente nel fronteggiare l’emergenza sanitaria si è trasformata in ansia perché il tempo stringe e ancora non hanno trovato una casa. «Vengo dalla Sicilia quindi l’unico modo per cercare un alloggio è guardare gli annunci online – spiega Riccardo (nome di fantasia), 32 anni – Ma quando contatto qualcuno e mi presento si tirano indietro perché hanno paura che possa trasmettere il virus dato che lavorerò in ospedale».
Una situazione difficile, per certi versi ipocrita, per cui persone assunte per andare a implementare la prima linea di ospedalieri che lottano contro il coronavirus si vedono rifiutare un posto letto proprio da coloro che un giorno potrebbero avere bisogno delle loro cure. «Non li giudico – continua Riccardo –. Forse anche io avrei gli stessi timori. Non posso condannarli perché hanno paura di prendere il virus, mi metto nei loro panni. Ora sono in Sicilia in attesa di iniziare ma comincio a preoccuparmi: a Padova non conosco nessuno che possa ospitarmi e se non troverò un alloggio non so proprio come fare. Ho già fatto il primo colloquio e tra qualche giorno dovrebbero dirmi quando sarà il mio primo giorno di lavoro». Sono dure le parole di Achille Pagliaro della Cisl che ha raccolto le segnalazioni di tre infermieri, tutti assunti all’azienda ospedaliera: «Se questi ragazzi vengono discriminati la situazione non potrà che peggiorare. Come possono iniziare a lavorare se non hanno un tetto sopra la testa? Finché gli ospedalieri sono lontani da noi sono angeli e li lodiamo sui social, ma quando ce li troviamo davanti li allontaniamo? – si domanda Pagliaro – Un po’ di coerenza nei comportamenti non guasterebbe in questo momento difficile». (si.mo.)
” Appena mi qualifico i proprietari si ritraggono: nella vostra città non ho nessuno che mi ospiti, inizio a preoccuparmi