Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Adria, diagnosi al citofono in ospedale e i prelievi solo su appuntamento
Coronavirus, l’emergenza sanitaria continua ma i casi confermati si fermano a sette Lettera dei 50 sindaci polesani alla popolazione: «Vinceremo anche questa prova»
Il lavoro di medici, infermieri, operatori sanitari è febbrile e i numeri del contagio da coronavirus restano stabili in Polesine con 7 casi acclarati, l’ultimo dei quali registrato domenica su un’adriese 70enne. Salgono così a 3 le persone contagiate residenti ad Adria, ma secondo le autorità sanitarie è da escludere che la patologia sia stata contratta in loco. «Non c’è ragione di parlare di focolaio polesano – assicura Antonio Compostella, direttore generale dell’usl 5 Polesana – l’attenzione resta, però, massima, ed è doverosa la collaborazione di tutti».
Attualmente risultano 7 persone contagiate, di cui 5 ricoverate all’ospedale di Rovigo (4 in Malattie infettive, una in Terapia intensiva) e due in isolamento domiciliare che, al tredicesimo e al quattordicesimo giorno dalla dimissione, ripeteranno i tamponi per accertare l’avvenuta guarigione. In tutto sono stati 80 i tamponi eseguiti, mentre 151 sono i cittadini sotto sorveglianza. Tra questi circa 40 sono lavoratori dei reparti di Pronto soccorso, equamente distribuiti tra Rovigo e Adria, entrati in contatto con pazienti contagiati che si erano rivolti direttamente alla struttura di emergenza, pratica categoricamente esclusa dalle ordinanze.
Per ridurre i rischi, oltre alle tende per il pre-triage nel capoluogo, al Pronto soccorso adriese viene richiesto ai pazienti di annunciarsi via citofono, come prima precauzione. «Gli eventuali disagi verranno tamponati dai lavoratori dei reparti di Chirurgia – sottolinea Compostella – in attesa che mercoledì prendano servizio 11 nuovi infermieri e altrettanti lo facciano nel fine settimana». E da oggi, sempre nel rispetto delle misure di sicurezza, l’accesso ai punti prelievo dell’usl sarà possibile solo attraverso il Centro unico di prenotazione (Cup) contattabile allo 0425/36200 da cellulare o allo 800/061644 da telefono fisso. Solo per i pazienti inseriti in un percorso diagnostico predefinito (come, per esempio, chi deve effettuare l’emocromo per la chemioterapia) potrà accedere senza prenotazione, attraverso percorsi dedicati. Un messaggio lanciato con una sola voce da tutti e 50 i sindaci del territorio che hanno rivolto una lettera appello ai cittadini, invitando ad attenersi senza incertezze alle disposizioni definite dal governo che impongono distanze di sicurezza di almeno un metro tra le persone nei luoghi pubblici e nei locali, limitano gli spostamenti, stoppano attività culturali e sportive (la Femi-cz Rugby Rovigo Delta ha deciso di sospendere gli allenamenti fino al 15 marzo) che comportino assembramenti. Limitazioni che non risparmiano i culti religiosi, le mense Caritas ai centri di accoglienza. Disposizioni contenute del Dpcm e al centro di una serrata girandola di riunioni con i primi cittadini.
Ieri alle 13 nuovo vertice in Cittadella socio sanitaria sempre tra i sindaci, Compostella e la prefetta Maddalena De Luca. Quest’ultima ha risposto puntualmente ai quesiti degli amministratori, a loro volta sollecitati dai concittadini per capire come organizzare la propria quotidianità, dal lavoro agli affetti. «Chi dal
Polesine si muove per lavoro può continuare a farlo – spiega De Luca – anche verso le zone arancioni di Padova, Treviso, Venezia (solo di ieri sera l’allargamento a tutta Italia
delle restrizioni ndr)) a patto che si limiti strettamente al tragitto necessario. Lo stesso vale a parti invertite. Le verifiche di polizia saranno capillari e le persone controllate sottoscriveranno un’autodichiarazione, con tutte le responsabilità, anche penali, del caso». I controlli varranno pure per bar e ristoranti che, se necessario, dovranno rimodulare la disposizione di tavoli e spazi per assicurare il rispetto delle distanze di sicurezza, pena la sospensione dell’attività.
Si ferma il Rugby
La Femi-cz Rugby ha deciso di sospendere anche gli allenamenti fino al 15 marzo