Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Divieti da virus: 25 denunciati E i contagiati salgono a quota 19
Epidemia, multe a chi non esce di casa: colpito Casellato, il coach dei Bersaglieri
Salgono a 25 i denunciati in Polesine, per inosservanza dei provvedimenti per il contenimento dell’emergenza epidemiologica per coronavirus. Le 25 contestazioni, al momento, vanno a colpire i casi più evidenti come i bar aperti nonostante il divieto o spostamenti senza motivo fuori dal comune di residenza. Così due coniugi di Canda denunciati dai carabinieri per aver aperto il loro bar oppure persone che, ai controlli su strada, non hanno giustificato il motivo sullo spostamento dalla loro abitazione in un altro comune.
La polizia ha denunciato una persona che aveva addotto la necessità di approvvigionamento di un prodotto non reperibile nel proprio paese. Le verifiche hanno appurato che il prodotto in questione era acquistabile senza uscire dal comune.
La polizia locale di Rovigo, infine, nei primi due giorni di controlli in totale ha passato al setaccio 113 esercizi erogando una sola multa.
Severità quanto mai necessaria per contenere la propagazione del virus secondo le autorità sanitarie che, ieri, hanno registrato due nuovi contagi, che portano a 19 i pazienti positivi. I nuovi casi sono un 67enne prima ricoverato a Negrar (Verona) e ora posto in isolamento domiciliare nella propria casa in un centro mediopolesano e un imprenditore 48enne del capoluogo, ora in Malattie infettive, ammalatosi a Milano in una trasferta di lavoro.
Perciò sotto sorveglianza i suoi collaboratori e familiari, analogamente ai dipendenti di una fabbrica polesana, dopo che un loro collega ferrarese ricoverato a Cona (Ferrara) contagiato e a una coppia altopolesana, la cui figlia, un’infermiera 30enne residente e in servizio a Verona, è risultata positiva. In tutto sono in 267 sotto sorveglianza.
«In ospedale stanno giungendo casi di polmoniti con insufficienza respiratoria — spiega Antonio Compostella, direttore generale dell’usl 5 “Polesana” — mi aspetto che, dopo gli accertamenti e il tampone, si riscontri che sono affezioni da Covid-19». Sono
15 i tamponi in attesa di riscontro. E ieri trasferito in Terapia intensiva a Trecenta, riferimento per l’emergenza, il paziente prima nel reparto rodigino.
Intanto nel capoluogo il centrodestra attacca il sindaco Edoardo Gaffeo sul ruolo nell’emergenza. «Silenzio assordante» sostiene Andrea Bimbatti, referente locale di Fi. «Stiamo lavorando a un emendamento per stanziare 100.000 euro per i negozianti» aggiunge il capogruppo della Lega, Michele Aretusini. Antonio Rossini chiede gratuità dei parcheggi, come già deciso a Belluno. «Un segnale di solidarietà ai cittadini» sostiene il consigliere della Civica Gambardella. Non a casa perché molti rodigini, invitati a non uscire di casa, sul parabrezza si sono trovati la multa per non aver spostato l’auto.
Tra questi l’allenatore della Rugby Rovigo, Umberto Casellato. «Mi sono sentito rispondere dall’accertatore della sosta che potevo spendere come altri i 300 euro di abbonamento per sostare nelle aree a pagamento. L’auto, quella della società rossoblù con tanto di livrea, l’avevo parcheggiata in viale Trieste. Non pretendo agevolazioni, pagherò la multa, ma è ridicolo in questa emergenza»
C’è anche chi in emergenza riesce a laurearsi come l’adriese Nicolò Turatti che ha discusso a distanza la tesi in Economia con l’università veneziana Ca’ Foscari, ospitato in una sala del municipio attrezzata per l’occasione. L’emergenza, invece, fa cancellare i mercatini agricoli di Coldiretti a Rovigo di oggi e lunedì. Stop pure al conferimento di rifiuti negli Ecocentri.
Chiaroscuro
Il centrodestra attacca Gaffeo: «Assente nell’emergenza». E ad Adria laurea via Skype