Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Sicurezza dei ponti sul Po e delle strade: soldi in vista per la nostra Provincia
Avevo intenzione di scrivere un articolo sul coronavirus in Polesine, sentendo l’opinione dei vari soggetti istituzionali, cominciando con il presidente della Provincia. Ho telefonato quindi all’amico Ivan Dall’ara, il quale mi ha detto: «Piuttosto di un altro articolo sulle giustificate preoccupazioni, vuoi cambiare argomento e trattare una notizia positiva?». Acconsento e Ivan mi spiega che, con decreto del ministero delle Infrastrutture e Trasporti n. 1 del 3 gennaio scorso, vidimato dal competente Ufficio controllo il 20 febbraio e tramesso all’unione Province italiane (Upi) il 3 marzo, sono stati finanziati una serie d’interventi per la messa in sicurezza dei ponti sul bacino del fiume Po. Alla provincia di Rovigo sono stati assegnati 70.000 euro per la manutenzione straordinaria al ponte sul Po di Levante, tra i comuni di Loreo e Porto Viro. I lavori consisteranno nel restauro conservativo delle parti in calcestruzzo ammalorate, nel rifacimento del piano viabile previa impermeabilizzazione della soletta, nella sistemazione dei marciapiedi laterali e degli scarichi delle acque meteoriche. Il progetto definitivo-esecutivo è stato redatto il 04 marzo scorso dai tecnici del Servizio viabilità e strade. Non appena trasferiti i fondi ministeriali, si procederà alla gara d’appalto per il cantiere. Inoltre in corso d’ultimazione l’iter ministeriale per assegnare fondi per interventi di messa in sicurezza delle strade, stanziati con la Legge Finanziaria 2020. Per la provincia di Rovigo sono assegnati, per le annualità dal 2020 al 2024, quattro milioni e 447.879 euro comprensivi di Iva, che consentiranno l’asfaltatura di circa 70 chilometri stradali. Va peraltro considerato che, in capo alla Provincia di Rovigo, vi sono complessivamente 432 chilometri di strade che sembra facciano a gara in piano viabile dissestato. Come verrà fatta la scelta, se non già effettuata, delle carreggiate su cui intervenire? Speriamo non si scateni una «guerra tra poveri» e vengano stabiliti criteri generali che tengano conto, tra l’altro, dell’intensità del traffico veicolare e del grado di dissesto delle strade.