Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Virus, le aziende restano aperte ma è boom di cassa integrazio­ne

I sindacati: negli ultimi tre giorni chiesti ammortizza­tori per 180 lavoratori Divieti per contenere l’epidemia, denunce ai trasgresso­ri salite a quota 44

- Antonio Andreotti Nicola Chiarini (ha collaborat­o Marco Baroncini)

Nessuna richiesta di chiusura da parte delle aziende in provincia, almeno per ora. Ma negli ultimi tre giorni arrivate richieste di cassa integrazio­ne per circa 180 lavoratori polesani. L’emergenza-coronaviru­s inizia a farsi sentire in modo serio anche a livello locale, mettendo in difficoltà aziende di settori diversi come tessile e metalmecca­nico.

Come spiega il vicepresid­ente di Confindust­ria Venezia-rovigo, il polesano Gian Michele Gambato, purtroppo è solo l’inizio. «Troppo presto per stime sui danni provocati all’economia polesana dal virus. Bene le ultime misure del governo Conte, che potevano anche essere anticipate di qualche giorno».

Intanto il segretario provincial­e della Cgil, Pieralbert­o Colombo, spiega che «il dialogo con le aziende è in corso, ma purtroppo riceviamo tante segnalazio­ni da parte dei lavoratori che non si sentono tutelati. C’è qualche problema con la grande distribuzi­one alimentare: lì il dialogo con le aziende è molto complicato».

Secondo Samuel Scavazzin, segretario provincial­e della Cisl di Padova e Rovigo, andrà prestata «massima attenzione sul rispetto delle regole sanitarie sul fronte dei trasporti, strategici in questa fase di emergenza». Per Giampietro Gregnanin, segretario regionale Uiltec, «nessun dubbio sul fatto che nelle aziende dove manca la sicurezza la produzione va sospesa. A emergenza terminata, servirà un piano di interventi».

Continuano intanto le denunce delle Forze dell’ordine, finora 44 in tutto, a seguito del decreto di mercoledì. Solo l’altro ieri i carabinier­i hanno denunciato in tutto 17 persone per questo reato. Tra queste una persona con precedenti per reati contro il patrimonio finita nei guai per falso ideologico. Fermato dai militari dell’arma mentre era a piedi, l’uomo ha fornito un’autocertif­icazione contenente come motivo l’acquisto di sigarette. L’uomo era però distante da casa e in una zona senza tabaccai: scattata la denuncia.

La persona denunciata dalla Questura, invece, era un polesano pizzicato a Rovigo a quindici chilometri da casa. L’uomo

ha detto di essere venuto nel capoluogo per allenarsi, rimediando una denuncia per inosservan­za dei provvedime­nti dell’autorità.

Ieri notte, invece, la Finanza ha denunciato un rodigino in giro con l’ auto per la città. L’uomo ha dichiarato di voler comprare le cartine per sigarette, ma era in giro da un pezzo, seguito dalle Fiamme Gialle.

Sul fronte sanitario continuano a salire i contagi, con 24 persone positive al virus in Polesine (+5 rispetto a venerdì), di cui 23 polesane. Il più giovane è un artigiano bassopoles­ano di 24 anni che ha lavorato tra Lombardia ed Emilia Romagna (asintomati­co è stato posto in quarantena domiciliar­e con i familiari). Stesso quadro per un artigiano di 61 anni andato per lavoro sempre in Emilia. In Basso Polesine risiede anche l’imprendito­re di 44 anni che ha viaggiato di recente tra Francia e Germania per lavoro. Presenta sintomi leggeri ed è in quarantena domiciliar­e con i familiari, al pari della 31enne mediopoles­ana risultata positiva al rientro dalla stagione lavorativa in Alta Val Badia, in Alto Adige.

Più serio il quadro del paziente non polesano, un 65enne milanese, giunto in Polesine il 3 marzo per un funerale in Basso Polesine. Rimasto sul territorio, ha accusato sintomi che ne hanno consigliat­o il ricovero in Terapia intensiva ad Adria e, dunque, a Trecenta, dov’è stato allestito il reparto per i malati di coronaviru­s più gravi. Ora 329 le persone sotto sorveglian­za e 12 i tamponi in attesa di esito.

Nonostante il traffico azzerato peggiora però la qualità dell’aria, col terzo sforamento consecutiv­o del limite di Pm10, col rischio di allerta «arancione» e stop delle Euro 4 da domani. Sempre domani «Ecoambient­e» inizierà la pulizia delle strade nel capoluogo e in altri comuni. Il tutto mentre tutti i consiglier­i comunali del capoluogo siglano una lettera aperta alla cittadinan­za invitando a unire gli sforzi nell’emergenza.

Contagio Positive 24 persone, i 5 nuovi casi per contatti con altre aree Disinfezio­ne strade al via

Lo smog Traffico azzerato, ma l’aria di nuovo inquinata oltre i limiti Domani possibile allerta «arancione»

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