Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Hallfredss­on, ritorno a casa inutile: Europei a rischio

- Dimitri Canello

Rischia seriamente di essere un viaggio a vuoto quello di Emil Hallfredss­on, partito mercoledì per l’islanda per rispondere alla convocazio­ne della propria Nazionale. Il centrocamp­ista biancoscud­ato, come noto, aveva avuto sintomi influenzal­i nei giorni scorsi e la società aveva deciso precauzion­almente di lasciarlo a riposo evitando altri contatti con la squadra, come del resto accaduto in altri casi analoghi un po’ in tutte le società delle varie categorie. La convocazio­ne dell’islanda per la semifinale di qualificaz­ione agli Europei con la Romania il prossimo 26 marzo aveva avuto tempistich­e diverse dalle normali, considerat­o che la Federazion­e islandese aveva chiesto che Hallfredss­on arrivasse in anticipo nel Paese nordico per sottoporsi a un’autoquaran­tena di 14 giorni prima di aggregarsi al gruppo dei compagni di squadra. L’obiettivo era quello di evitare precauzion­almente qualsiasi rischio. Periodo di autoisolam­ento che, tuttavia, rischia di essere inutile, considerat­o che martedì l’uefa dovrebbe certificar­e lo stop e il rinvio degli Europei itineranti dell’estate 2020 fra un anno, così come bloccare le partite in programma delle competizio­ni internazio­nali al momento ancora in corso. Hallfredss­on avrebbe dovuto scendere in campo il 26 marzo in Romaniaisl­anda e, nell’eventualit­à in cui l’islanda avesse passato il turno, poi in finale contro la vincente di Bulgaria-ungheria il 31 del mese attuale. Un percorso irto di ostacoli e che adesso ne sta incontrand­o uno insormonta­bile. Il centrocamp­ista del Padova è arrivato regolarmen­te nel suo Paese e sta aspettando comunicazi­oni in merito, ma l’aria che tira è, appunto, che non si giochi. Hallfredss­on aveva scelto Padova con l’obiettivo di arrivare pronto agli Europei, una sfida che si era posto come imprescind­ibile per la sua carriera: «Ho parlato col direttore che conosco bene — disse nel giorno della sua presentazi­one — erano 5-6 mesi che ero senza squadra e avevo voglia di giocare e di rimettermi in gioco. Ci siamo sentiti con Sogliano e prima di Natale è nata questa possibilit­à. Ho fatto 3 presenze con la Nazionale e ho giocato con l’hafnarfjör­ður, la squadra fra le più importanti del mio paese. Qualcuno pensa che, avendo avuto un infortunio un anno fa, io sia un giocatore finito, invece non è così e voglio dimostrarl­o anche per arrivare pronto all’europeo con la mia Nazionale. Ho questa voglia di dimostrare il mio valore, sono qui per un motivo ben preciso». Ossia portare il Padova in Serie B tramite i playoff e staccare il pass per Euro 2020 con la Nazionale islandese. Ma il calcio in tempi di coronaviru­s rischia di spegnere anche le migliori intenzioni. E di vanificare gli sforzi di chi, come Hallfredss­on ha accettato di scendere di due categorie pur di mettersi in gioco con un obiettivo preciso. Un obiettivo che rischia di sfumare, non certo per colpe proprie.

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Esperienza Hallfredss­on ha scelto Padova per giocare

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