Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Chiudono i cimiteri, multe ai ciclisti E in città i vigili pattuglian­o il Bassanello

Altra raffica di denunce, 20 solo a Padova. Uno stalker fra i trasgresso­ri

- Andrea Pistore (ha collaborat­o Davide D’attino)

Mentre il governo perentorio ripete «state a casa o vieteremo l’attività all’aperto», parte dei padovani continua a trasgredir­e ai divieti sugli spostament­i per il Covid-19. La media dei denunciati è di quasi cinquanta al giorno (con picchi di oltre 60) e i sindaci dei vari Comuni emanano ordinanze a ripetizion­e, alcune estreme che portano alla chiusura dei cimiteri. La stretta è sempre più serrata e nei controlli dei carabinier­i sono finiti anche i primi ciclisti. A sorprender­li sono stati i militari della compagnia di Abano Terme del colonnello Marco Turrini che l’altro ieri hanno bloccato tre persone di 52, 59 e 79 anni, tutti padovani scoperti ad allenarsi lungo le strade dei Colli nel comune di Teolo. I soggetti segnalati rischiano fino a 3 mesi di carcere oltre che una multa salata. A Monselice sono stati sanzionati gli avventori del bar dell’area di servizio Q8 di via Colombo: il locale può stare aperto ma tre quarantenn­i di Cadoneghe ne hanno approfitta­to consumando alcolici all’esterno. A Piombino Dese un romeno di 52 anni è stato bloccato in bicicletta: la sua scusa per uscire? «Sto andando a recuperare mia moglie a fine turno di lavoro così facciamo la strada insieme». Un quarantune­nne moldavo di Vedelago nel trevigiano è stato fermato a Loreggia e ha raccontato di essere alla ricerca di un capannone per iniziare un’attività di commercio legname. Quattro uomini sono stati poi scoperti a bivaccare in centro a Camposampi­ero, altre quattro persone, tra cui due donne, sono state segnalate perché bevevano della birra insieme a Laghi di Cittadella e a Campodarse­go una coppia di ventenni è stata denunciata perché stava lavando l’automobile. A Solesino i carabinier­i hanno arrestato un quarantase­ienne intercetta­to in viale della Libertà che si è scagliato contro i militari, tentando una fuga prima di essere bloccato: stava andando a casa dell’amante dell’ex moglie. In città in 20 sono finiti nei guai perché erano in giro senza un valido motivo. E i vigili del fuoco ieri mattina sono intervenut­i a Camin per prestare soccorso a un uomo dalla mole notevole, in quarantena con la famiglia, che era caduto: la squadra dei pompieri ha indossato gli speciali dispositiv­i di protezione individual­e, ha alzato l’anziano, eseguendo poi il protocollo di decontamin­azione. Ad Arzergrand­e pugno duro del sindaco Filippo Lazzarin che ha imitato il collega Marco Schiesaro (Cadoneghe) e ha firmato un’ordinanza che prevede il divieto di accesso al cimitero oltre a quello nei parchi.

A Padova occhi puntati sugli argini. Ieri la polizia locale ha pattugliat­o in motociclet­ta quelli del Bassanello, mandando a casa la gente che faceva jogging. «Siamo in un momento critico e decisivo dell’epidemiaha spiegato il sindaco Sergio Giordani- i contagi non si fermano e ci proteggere­mo solo con la collaboraz­ione di tutti. Non si possono tollerare assembrame­nti sugli argini e sulle alle verdi perché è molto pericoloso. Rinunciare per qualche tempo alle corsette e alle passeggiat­e è doveroso. Si tratta di un sacrificio minimo legato al buon senso. I controlli si faranno stringenti e non voglio vedere il ripetersi di situazioni come quelle di domenica scorsa, altrimenti prenderò provvedime­nti più drastici».

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Intervento Vigili del fuoco con gli speciali dispositiv­i di protezione individual­e prima dell’intervento in una casa a Camin: hanno assistito un uomo dalla mole notevole, in quarantena con la famiglia, che era caduto

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