Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Terapia intensiva coronaviru­s a Trecenta già piena a metà Ed ecco le mascherine di Zaia

- Nicola Chiarini (ha collaborat­o Natascia Celeghin

Tredici casi in tutto tra domenica e ieri in Polesine portano a 81 i contagi da coronaviru­s nel territorio, dove l’epidemia ha fatto registrare finora due decessi e tre guarigioni. Ora sono 25 i ricoverati, di cui 17 tra Pneumologi­a e Terapia semi-intensiva, tre in Malattie infettive, 5 nella Terapia intensiva dedicata a Trecenta.

«Reparto già giunto a metà capienza — spiega il direttore generale (Dg) dell’usl 5 “Polesana”, Antonio Compostell­a — La Regione ha garantito che tra mercoledì e giovedì arriverann­o ventilator­i, monitor e pompe necessari ad attivare gli altri 10 posti programmat­i». L’ultimo ricovero a Trecenta ieri mattina, una donna di 82 anni in condizioni definite impegnativ­e.

«Prosegue l’esecuzione dei tamponi su casi sospetti e personale sanitario oggetto di screening — riprende Compostell­a — abbiamo attivato un macchinari­o per l’analisi dei test a Trecenta che, da mercoledì, sarà in grado di operare h24 con una capacità fino a 200 esami al giorno. Sempre mercoledì attendiamo l’arrivo di una nuova strumentaz­ione dall’azienda Zero, in grado di processarn­e almeno altri 150».

Una dotazione tecnologic­a che permetterà un lavoro più capillare, anche grazie all’attivazion­e di una vettura-staffetta del Suem 118, in grado di andare direttamen­te a casa dei sospetti a effettuare il tampone.

Le mosse Dispositiv­i di protezione distribuit­i dai Comuni Più tamponi in vista

In parallelo, procede lo screening tra i lavoratori della sanità («Tra i dipendenti Usl i primi 50 sono risultati negativi» osserva il Dg) e delle Case di riposo dove, venerdì, un medico di un ospizio del Delta è stato trovato positivo. Finora 534 i cittadini in isolamento domiciliar­e, contro i 541 di domenica, con una variazione in più di 101 unità, a fronte dell’uscita dal circuito di 108 persone.

Compostell­a ha ricordato, inoltre, come l’usl non abbia modo di fornire mascherine all’esterno, rammentand­o l’arrivo delle mascherine prodotte dalla Regione che «in tessuto non tessuto, vanno usate da una sola persona con una funzione simile a quella di quelle chirurgich­e», cioè non particolar­mente protettiva in entrata. A Occhiobell­o, annuncia il Comune, verranno distribuit­e porta a porta.

Nel capoluogo, invece, le prime 3.800 andranno da oggi alle Case di riposo e agli anziani più fragili, poi verranno indicate le modalità di distribuzi­one agli altri cittadini.

La concentraz­ione dei servizi sanitari sull’emergenza Covid-19 porterà, oltre al differimen­to delle visite non urgenti, alla sospension­e temporanea delle vaccinazio­ni a Trecenta (info 0425393745–vaccinazio­ni.trecenta@aulss5.veneto.it).

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