Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Terapia intensiva coronavirus a Trecenta già piena a metà Ed ecco le mascherine di Zaia
Tredici casi in tutto tra domenica e ieri in Polesine portano a 81 i contagi da coronavirus nel territorio, dove l’epidemia ha fatto registrare finora due decessi e tre guarigioni. Ora sono 25 i ricoverati, di cui 17 tra Pneumologia e Terapia semi-intensiva, tre in Malattie infettive, 5 nella Terapia intensiva dedicata a Trecenta.
«Reparto già giunto a metà capienza — spiega il direttore generale (Dg) dell’usl 5 “Polesana”, Antonio Compostella — La Regione ha garantito che tra mercoledì e giovedì arriveranno ventilatori, monitor e pompe necessari ad attivare gli altri 10 posti programmati». L’ultimo ricovero a Trecenta ieri mattina, una donna di 82 anni in condizioni definite impegnative.
«Prosegue l’esecuzione dei tamponi su casi sospetti e personale sanitario oggetto di screening — riprende Compostella — abbiamo attivato un macchinario per l’analisi dei test a Trecenta che, da mercoledì, sarà in grado di operare h24 con una capacità fino a 200 esami al giorno. Sempre mercoledì attendiamo l’arrivo di una nuova strumentazione dall’azienda Zero, in grado di processarne almeno altri 150».
Una dotazione tecnologica che permetterà un lavoro più capillare, anche grazie all’attivazione di una vettura-staffetta del Suem 118, in grado di andare direttamente a casa dei sospetti a effettuare il tampone.
Le mosse Dispositivi di protezione distribuiti dai Comuni Più tamponi in vista
In parallelo, procede lo screening tra i lavoratori della sanità («Tra i dipendenti Usl i primi 50 sono risultati negativi» osserva il Dg) e delle Case di riposo dove, venerdì, un medico di un ospizio del Delta è stato trovato positivo. Finora 534 i cittadini in isolamento domiciliare, contro i 541 di domenica, con una variazione in più di 101 unità, a fronte dell’uscita dal circuito di 108 persone.
Compostella ha ricordato, inoltre, come l’usl non abbia modo di fornire mascherine all’esterno, rammentando l’arrivo delle mascherine prodotte dalla Regione che «in tessuto non tessuto, vanno usate da una sola persona con una funzione simile a quella di quelle chirurgiche», cioè non particolarmente protettiva in entrata. A Occhiobello, annuncia il Comune, verranno distribuite porta a porta.
Nel capoluogo, invece, le prime 3.800 andranno da oggi alle Case di riposo e agli anziani più fragili, poi verranno indicate le modalità di distribuzione agli altri cittadini.
La concentrazione dei servizi sanitari sull’emergenza Covid-19 porterà, oltre al differimento delle visite non urgenti, alla sospensione temporanea delle vaccinazioni a Trecenta (info 0425393745–vaccinazioni.trecenta@aulss5.veneto.it).