Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il Corriere del Veneto arriva a domicilio
Gli edicolanti recapiteranno il giornale. «Importante informarsi e restare a casa»
«Vi portiamo noi il giornale». Così Corriere della Sera e Corriere del Veneto arrivano a domicilio. È un nuovo e importante servizio, in questo momento di emergenza, che è partito grazie alla collaborazione delle edicole. Pubblichiamo l’elenco di quelle che si possono contattare sul territorio.
Dai quartieri residenziali a quelli dei servizi e degli affari, dalle zone ad alta densità di anziani ai paesi, fino al centro città. Se fino a qualche settimana fa «la notizia» erano certe edicole che chiudevano (ma anche le molte che «resistevano») ora, in questo tempo sospeso in cui accadono cose che nessuno avrebbe mai immaginato di vivere, «la notizia» sono le edicole che vanno dai lettori a portare la dose quotidiana di buona informazione a domicilio: da oggi c’è chi il Corriere lo porta direttamente a casa, basta chiamare l’edicolante più vicino tra quelli che ci sono nell’elenco riportato in pagina, e accordarsi per la consegna.
Il servizio parte anche da una tra le strade di passaggio più frequentate della città, ovvero l’edicola-tabaccheria Tucano in via Felice Cavallotti, poco lontano dalla fermata del tram. «Erano anni che non facevamo le consegne a domicilio – spiega Mara Benetton, titolare del negozio – per noi è un tuffo nel passato, ma siamo in un momento in cui tutto può succedere ed è bene che ci sia un aiuto per le persone che hanno difficoltà a muoversi». Dall’edicola «di passaggio» a quella di quartiere gestita da Elena Massuras di piazzale Firenze, nel cuore del quartiere della Sacra Famiglia, meta indiscussa dei residenti che ad orari diversi si danno appuntamento per il giornale e il caffè nel bar dell’isolato. Oggi che le abitudini sono scardinate, anche Elena, che ha 33 anni e che ha preso il posto di papà Eftimio («ha 73 anni ed è bene che se ne stia in casa anche lui»), trova giusto avvicinarsi alle esigenze delle persone in difficoltà: «Scendere a prendere il giornale - racconta - è spesso un momento imprescindibile per gli anziani, un rito al quale rinunciano malvolentieri perché il “giretto in edicola” è anche un modo per uscire. Ma in questo momento è bene che chi può resti a casa, per cui ben venga la consegna a domicilio. I giornali - continua - in questo momento sono un bene essenziale per tutti, anche permarco ché si ha più tempo per sfogliarli».
Un luogo pressoché deserto in questi giorni è quello tra tribunale e fiera, dove l’edicola è sempre stata il punto di riferimento per avvocati e magistrati. In via Tommaseo, poco lontano dal palazzo di giustizia, c’è il negozio Mic&eli, gestito da Michele Fasolo: «Di solito consegnavamo i giornali ai bar la mattina presto, adesso è tutto chiuso e non possiamo dimenticare i nostri anziani che nel quartiere sono tanti e che proprio ora rischiano di essere ancor più soli ed isolati».
In zona Padova sud a fare il servizio c’è l’edicola di Marco ed Enrico Fiorenzato, in via Roma ad Albignasego: «Per la salute di tutti, dei clienti e anche nostra, è bene che il giornale arrivi a casa e che ci si muova il meno possibile – spiega Marco – è un servizio che facciamo da tanto tempo e in questo momento ha davvero senso continuare se non aumentare le consegne». A Este il punto di riferimento è Marco Brigato, che con la compagna lavora all’edicola in via Matteotti: «Nonostante la serrata totale al giornale non rinuncia nessuno – dice Brigato – ma è bene che stiano tutti a casa, ci siamo noi in zona».
Ad est del capoluogo, il presidio per le consegne a domicilio è quello dei fratelli Rigato in via Garibaldi, appena fuori dalla tangenziale, prima di arrivare in centro a Vigonza: «Qui siamo in un posto strategico per le tante macchine che passano, o sarebbe meglio dire passavano, perché non c’è più nessuno ormai – spiega –. Di consegne a domicilio c’è forte richiesta, e noi non ci tiriamo indietro».