Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Via Fassari, arriva il primo questore donna
Trasferimento improvviso del dirigente a Roma. Sarà sostituito da Isabella Fusiello
Un fulmine a ciel sereno, un provvedimento inatteso anche dal diretto interessato. Paolo Fassari non è più il questore di Padova. Era arrivato nel novembre del 2017. Al suo posto prenderà servizio Isabella Fusiello. Dunque per la prima volta nella città del Santo, secondo rumors che attendono solo l’ufficialità del Ministero, sarà una donna a guidare gli uffici di Piazzetta Palatucci. Sessant’anni, originaria di Andria in Puglia, dirigente generale laureata in giurisprudenza, Fusiello, dopo aver diretto a lungo l’ufficio immigrazione della questura di Bologna e del commissariato di Imola, è stata questore a Trieste per 13 mesi, passando poi a Potenza fino allo scorso febbraio.
Il trasferimento improvviso di Fassari a Roma al Dipartimento di pubblica sicurezza è stata una doccia gelata, arrivata contro la sua stessa volontà e nel bel mezzo dell’emergenza Covid-19 che stava combattendo in prima linea. Fassari lavorava alacremente anche per la costruzione della nuova sede della polizia in via Anelli e il suo avvicendamento, avvenuto con tempi particolarmente celeri, è ancora più singolare dato che Padova è ormai questura di fascia A. Fassari, che già ieri ha lasciato il suo ufficio, ha espresso gratitudine a tutte le istituzioni locali, in particolare al prefetto Renato Franceschelli e al sindaco Sergio Giordani. «La proficua collaborazione ha reso possibile avviare il progetto della nuova questura e la dislocazione dell’ufficio immigrazione - scrive in una nota- Ringrazio il Rettore, il presidente della Provincia e della Camera di Commercio e le organizzazioni sindacali. Nel periodo trascorso a Padova, grazie alla collaborazione di tutte le donne e gli uomini della polizia e del personale civile, sono stati raggiunti eccellenti risultati nella tutela dell’ordine pubblico, nella lotta alla criminalità (oltre 500 arresti) e nel contrasto all’immigrazione clandestina». L’inattesa notizia è arrivata presto anche a Palazzo Moroni: «Ha lasciato un segno positivo nella lotta al crimine e mi congratulo con lui - dice Sergio Giordani - ha gestito con buon senso i fenomeni sociali che segnano il nostro tempo. Ha avuto un ruolo fondamentale per il progetto di via Anelli». Così Fabio Bui, presidente della provincia: «La sua azione si è sempre contraddistinta per una visione a 360 gradi sulla criminalità. Un uomo di poche parole ma di altissimo senso delle istituzioni». «Auguro a lui un buon lavoro a nome mio e di tutto l’ateneo per il suo nuovo incarico al ministero dell’interno. Ha gestito Padova e il suo territorio con competenza», ha concluso il rettore dell’università Rosario Rizzuto.
Sono state pubblicate ieri, su www.padovanet.it, le graduatorie di ammissione alle scuole dell’infanzia comunali per il prossimo anno scolastico 2020-2021. Al momento, delle 380 domande pervenute, 93 risultano in lista d’attesa (praticamente una su quattro) per carenza di posti. Su un totale di 11 scuole, infatti, ben 8 si trovano già in «overbooking»: la Girasole di via Cantele, la Girotondo di via Melli, la Mago di Oz di via da Ponte, la Gui di via Buzzaccarini, la Rossi di via Monte Frassanelle, la Munari di via della Quercia, la San Lorenzo di via Beethoven e la Wollemborg di via Salboro. (d.d’a.)