Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Virus, contagiato un bambino di tre anni
Si abbassa l’età degli infettati. Il piccolo, primo caso del genere in Polesine, è in isolamento: sta bene Sbagliati i tamponi a Trecenta: degli 11 positivi annunciati ieri conferma solo per uno, un operatore
C’è un bambino di tre anni tra i 15 contagi certificati ieri in Polesine, 9 dei quali tra degenti e lavoratori dell’area chirurgica nell’ospedale del capoluogo, chiusa già mercoledì per un primo caso di un paziente in Urologia. I polesani positivi al coronavirus sono, dunque, 114 con 6 guarigioni certificate, tre decessi (l’ultimo l’ex piastrellista ospite dell’ospizio padovano di Merlara), 30 ricoverati, di cui 7 in Terapia intensiva a Trecenta, la struttura dedicata ai malati per il Covid-19.
Tra i 114 non vanno conteggiate 10 delle 11 persone indicate erroneamente come contagiate dall’usl 5 «Polesana» proprio a Trecenta (sede del Covid Hospital territoriale).
«Abbiamo rifatto il test ed è stato negativo per tutti e 7 i pazienti e per 3 dei dipendenti» spiega il direttore generale (Dg) dell’usl 5, Antonio Compostella, nell’ammettere lo sbaglio. Di certo l’età dei contagiati è in calo ed è la prima volta che un bambino risulta positivo in Polesine. «Il bimbo è in buone condizioni, si trova in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva» assicura Compostella. E quattro dei 5 contagi fuori dall’area chirurgica dell’ospedale del capoluogo riguardano persone sotto i 65 anni, con un’età compresa tra i 23 e i 59. Oltre al bambino, altri due sono in isolamento domiciliare e tre in ospedale. Tra i 9 contagi emersi in Chirurgia a Rovigo, 7 sono pazienti e 2 operatori sanitari, ma l’analisi dei tamponi non è stata ancora completata per questi ultimi.
«Abbiamo ultimato i tamponi dei pazienti — continua il Dg — evidenziando altri 6 casi in Urologia, uno in Chirurgia vascolare, mentre non sono risultati contagi in Chirurgia generale. Per i dipendenti abbiamo avuto risposta per 13 operatori, di cui 11 negativi, su 70 e attendiamo di completare a ore l’analisi».
I lavoratori positivi sono in isolamento domiciliare, i pazienti positivi sono stati trasferiti al settimo piano, nei reparti di Pneumologia e Terapia semi-intensiva respiratoria e potranno contare comunque sulla presenza di un chirurgo. I degenti negativi spostati in un’area temporanea dedicata, in attesa che lunedì venga ultimata la sanificazione dei reparti. Fino a completamento delle operazioni, gli interventi urgenti di chirurgia urologica e generale saranno effettuati ad Adria, al pari dei nuovi ricoveri.nel capoluogo resteranno le urgenze di chirurgia vascolare (specialità assente ad Adria) con equipe formata da specialisti non collegati con contagiati e loro contatti.
La ricerca capillare dei contatti e il loro isolamento, del resto, è la cifra distintiva nel lavoro dell’usl polesana, come riportato nell’edizione di ieri del Tg1 Rai. «Contattiamo tutte le persone che hanno incontrato i contagiati negli ultimi 12 giorni» ha spiegato ai microfoni Margherita Bellè, direttrice del dipartimento di Prevenzione dell’usl.
Ora sono 536 le persone in isolamento domiciliare, contattate quotidianamente dal servizio Igiene per il monitoraggio della quarantena. Continua poi lo screening sui lavoratori della sanità. A oggi sono 860 i tamponi effettuati. «Sono 70 quelli ancora in attesa di esito e fino a oggi — sostiene Compostella — sono solo tre i casi di positività accertata».
Proseguono pure i controlli dello Spisal nelle fabbriche, per il rispetto dei protocolli di sicurezza: 13 aziende controllate, con 748 addetti impiegati e nessuna infrazione denunciata.
Intanto, la direzione sanitaria della Casa di cura privata «Santa Maria Maddalena» di Occhiobello ha messo a punto un servizio di telemedicina. Disponibili — a titolo gratuito — ortopedici, cardiologi, dermatologi, fisiatri, reumatologi, diabetologi, radiologi, oculisti, chirurghi, specialisti in medicina del dolore, psicologi. Basta accedere al sito www.casadicura.it, entrare nella sezione «Servizi online» e selezionare «Medici online». Si clicca su «Richiedi contatto» a fianco del nome del medico e si compila un modulo con i propri dati e i motivi della richiesta. Il medico proporrà al paziente un orario e all’ora prestabilita si collegherà via pc o smartphone col paziente.
Metodo vincente Pochi decessi con la caccia sistematica ai contatti dei malati: servizio al Tg1
Visite on line Servizio gratuito partito alla Casa di cura di Occhiobello con gli specialisti