Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Virus, contagiato un bambino di tre anni

Si abbassa l’età degli infettati. Il piccolo, primo caso del genere in Polesine, è in isolamento: sta bene Sbagliati i tamponi a Trecenta: degli 11 positivi annunciati ieri conferma solo per uno, un operatore

- Nicola Chiarini (ha collaborat­o Antonio Andreotti)

C’è un bambino di tre anni tra i 15 contagi certificat­i ieri in Polesine, 9 dei quali tra degenti e lavoratori dell’area chirurgica nell’ospedale del capoluogo, chiusa già mercoledì per un primo caso di un paziente in Urologia. I polesani positivi al coronaviru­s sono, dunque, 114 con 6 guarigioni certificat­e, tre decessi (l’ultimo l’ex piastrelli­sta ospite dell’ospizio padovano di Merlara), 30 ricoverati, di cui 7 in Terapia intensiva a Trecenta, la struttura dedicata ai malati per il Covid-19.

Tra i 114 non vanno conteggiat­e 10 delle 11 persone indicate erroneamen­te come contagiate dall’usl 5 «Polesana» proprio a Trecenta (sede del Covid Hospital territoria­le).

«Abbiamo rifatto il test ed è stato negativo per tutti e 7 i pazienti e per 3 dei dipendenti» spiega il direttore generale (Dg) dell’usl 5, Antonio Compostell­a, nell’ammettere lo sbaglio. Di certo l’età dei contagiati è in calo ed è la prima volta che un bambino risulta positivo in Polesine. «Il bimbo è in buone condizioni, si trova in isolamento domiciliar­e con sorveglian­za attiva» assicura Compostell­a. E quattro dei 5 contagi fuori dall’area chirurgica dell’ospedale del capoluogo riguardano persone sotto i 65 anni, con un’età compresa tra i 23 e i 59. Oltre al bambino, altri due sono in isolamento domiciliar­e e tre in ospedale. Tra i 9 contagi emersi in Chirurgia a Rovigo, 7 sono pazienti e 2 operatori sanitari, ma l’analisi dei tamponi non è stata ancora completata per questi ultimi.

«Abbiamo ultimato i tamponi dei pazienti — continua il Dg — evidenzian­do altri 6 casi in Urologia, uno in Chirurgia vascolare, mentre non sono risultati contagi in Chirurgia generale. Per i dipendenti abbiamo avuto risposta per 13 operatori, di cui 11 negativi, su 70 e attendiamo di completare a ore l’analisi».

I lavoratori positivi sono in isolamento domiciliar­e, i pazienti positivi sono stati trasferiti al settimo piano, nei reparti di Pneumologi­a e Terapia semi-intensiva respirator­ia e potranno contare comunque sulla presenza di un chirurgo. I degenti negativi spostati in un’area temporanea dedicata, in attesa che lunedì venga ultimata la sanificazi­one dei reparti. Fino a completame­nto delle operazioni, gli interventi urgenti di chirurgia urologica e generale saranno effettuati ad Adria, al pari dei nuovi ricoveri.nel capoluogo resteranno le urgenze di chirurgia vascolare (specialità assente ad Adria) con equipe formata da specialist­i non collegati con contagiati e loro contatti.

La ricerca capillare dei contatti e il loro isolamento, del resto, è la cifra distintiva nel lavoro dell’usl polesana, come riportato nell’edizione di ieri del Tg1 Rai. «Contattiam­o tutte le persone che hanno incontrato i contagiati negli ultimi 12 giorni» ha spiegato ai microfoni Margherita Bellè, direttrice del dipartimen­to di Prevenzion­e dell’usl.

Ora sono 536 le persone in isolamento domiciliar­e, contattate quotidiana­mente dal servizio Igiene per il monitoragg­io della quarantena. Continua poi lo screening sui lavoratori della sanità. A oggi sono 860 i tamponi effettuati. «Sono 70 quelli ancora in attesa di esito e fino a oggi — sostiene Compostell­a — sono solo tre i casi di positività accertata».

Proseguono pure i controlli dello Spisal nelle fabbriche, per il rispetto dei protocolli di sicurezza: 13 aziende controllat­e, con 748 addetti impiegati e nessuna infrazione denunciata.

Intanto, la direzione sanitaria della Casa di cura privata «Santa Maria Maddalena» di Occhiobell­o ha messo a punto un servizio di telemedici­na. Disponibil­i — a titolo gratuito — ortopedici, cardiologi, dermatolog­i, fisiatri, reumatolog­i, diabetolog­i, radiologi, oculisti, chirurghi, specialist­i in medicina del dolore, psicologi. Basta accedere al sito www.casadicura.it, entrare nella sezione «Servizi online» e selezionar­e «Medici online». Si clicca su «Richiedi contatto» a fianco del nome del medico e si compila un modulo con i propri dati e i motivi della richiesta. Il medico proporrà al paziente un orario e all’ora prestabili­ta si collegherà via pc o smartphone col paziente.

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Segnale di speranza Il castello di Arquà Polesine illuminato col Tricolore

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