Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ecco le edicole che assicurano il servizio in città e a Castelmassa
Il «Corriere del Veneto» arriva a domicilio Anche così si supera la permanenza in casa
Il coronavirus ha fatto cambiare le abitudini di tutti in pochissimo tempo. La pizza del sabato sera è portata a tavola dal fattorino, la spesa è messa nel sacchetto davanti all’uscio, il cinema accende gli schermi nei salotti di casa.
Così anche il «Corriere del Veneto», diffuso come fascicolo del «Corriere della Sera», ha cambiato le sue abitudini: ora può arrivare nelle abitazioni dei lettori grazie all’impegno degli edicolanti che ogni mattina, su richiesta, lo consegnano. Nel capoluogo polesano e nelle sue frazioni è Marisa da 32 anni nel suo box tra riviste e quotidiani, a garantire che l’informazione arrivi puntuale come sempre.
«Già eravamo organizzati — spiega l’edicolante — Mio marito si occupa di recapitare a domicilio i giornali e lo fa fin da quando abbiamo iniziato». Ogni mattina dalla sua edicola di piazza Lorenzo Perosi (telefono 3402947814), nel quartiere di San Pio X, partono le consegne, tra cui anche le copie del «Corriere della Sera-corriere del Veneto».
«Diversi clienti che prima lo venivano a prendere ora chiesto dono di consegnarlo» conclude Marisa.
Una storia simile a quella di Emiliano Calza (telefono 3397849689), la cui edicola a Castelmassa in via Camatte 10 è sempre un centro di vita nevralgico per il paese.
«Da quando ho iniziato a 23 anni d’età, 25 anni fa, faccio la consegna a domicilio — racconta — Mi ricordo quando venivano consegnati tanti quotidiani, anche più testate alla stessa persona. Ora le abitudini sono cambiate, ma il recapito a casa continua a essere richiesto. La domanda in quemartini, periodo è un pochino aumentata, principalmente perché i vicini di casa dei miei clienti ora mi chiedono di portare il giornale anche a loro non potendo più facevano prima».
E conclude Emiliano: «Oltre ai quotidiani come il “Corriere del Veneto”, anche altri prodotti editoriali in questo periodo tengono compagnia ai lettori, come le sempreverdi riviste di gossip».