Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Padova, Sogliano ai tifosi: «C’è tanta voglia di ripartire»

Il ds: «Le priorità per il momento sono altre. Nessun positivo in squadra»

- Dimitri Canello

Sean Sogliano, dove sta trascorren­do la quarantena forzata a cui tutti noi siamo sottoposti in queste settimane?

«A casa mia a Varese, assieme alla mia compagna. Nella prima parte ero rimasto a Padova, poi sono tornato a casa».

Ha avuto controlli lungo il tragitto?

«No, durante il viaggio nessuno delle forze dell’ordine mi ha fermato. E comunque stavo rientrando a casa, possibilit­à prevista dal decreto in quel preciso momento, per cui era tutto in regola».

Come sta vivendo questo momento?

«Soffrendo, come tutti. Nessuno può stare bene in una situazione come questa. Bisogna soltanto sperare che nelle prossime due settimane i dati migliorino, poi mi auguro che gradualmen­te si possa tornare alla vita di prima».

Come immagina la ripartenza?

«Com’è stata descritta, ossia non una situazione che cambia dal giorno alla notte, ma un processo graduale».

Ha sentito i giocatori in questi giorni?

«Sì, mi sono sentito con diversi ragazzi»

Hallfredss­on è ancora in Islanda?

«Ha fatto un viaggio a vuoto, ma la situazione è quella che sappiamo per cui non è colpa di nessuno quello che è successo. Siccome non sappiamo quando si potrà riprendere ad allenarsi, per il momento Emil è rimasto in Islanda. Lo richiamere­mo a Padova quando sarà chiaro se, come e quando riprenderà il campionato»

Secondo lei si ripartirà? «Nessuno lo può sapere in questo momento, qualsiasi cosa venga detta è subordinat­a all’evoluzione dell’epidemia. Se fosse e ci fosse la necessità di giocare in estate faremmo quello che è stato deciso. Credo che la speranza di ripartire ci sia ancora. La tempistica non la sa nessuno, ma è giusto mantenere ancora viva la speranza di poter concludere la stagione».

Dietro le quinte ci sono mille ipotesi: si è sentito con qualche suo collega di altre società per fare il punto della situazione?

«Sì, qualche chiacchier­ata l’abbiamo fatta. È una situazione senza precedenti, casi simili ricordano purtroppo i tempi di guerra. Ci sono tante idee in ballo e se si dovesse riuscire a ricomincia­re mi auguro si trovi la soluzione più corretta. Ora come ora però è molto dura pensare al lavoro, la mente va sempre a chi è impegnato nella lotta al virus».

I giocatori stanno seguendo un programma personaliz­zato?

«Il programma di lavoro è stato dato, ma dico la verità. In questo momento non è importante, la testa è altrove. Il pensiero va tutte le persone che stanno perdendo la vita, a tutti i medici e gli infermieri che lottano in prima linea ogni giorno. Le priorità in questo momento sono altre, se la testa è altrove non posso biasimare i giocatori».

Avete avuto casi di coronaviru­s nella squadra?

«Il nonno di Zecca purtroppo è risultato positivo, adesso stanno facendo accertamen­ti sulla madre. Ma fortunatam­ente non c’è stato alcun giocatore colpito in maniera diretta dal virus».

Vuole inviare un messaggio ai tifosi?

«Abbiamo tutti una gran voglia di tornare alla nostra vita di prima. Non vedo l’ora di rituffarmi nel lavoro e sarà ancora più bello di prima parlare di nuovo di calcio giocato».

 ??  ?? Il dirigente Nella foto, Sean Sogliano sulla panchina allo stadio Euganeo
Il dirigente Nella foto, Sean Sogliano sulla panchina allo stadio Euganeo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy