Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Una nuova flotta di autobus elettrici

Padova, dal governo 10,7 milioni. Ma in azienda è scontro sulla cig con il sindacato

- Macciò

In questi giorni di blocco totale (o quasi, in questo caso) da epidemia, una notizia che sa di vita normale per la città: il governo ha firmato il decreto con cui Padova potrà finanziare l’acquisto di una ventina di bus elettrici (adesso ne girano solamente 4). In tutto si tratta di 10,7 milioni. Ma l’emergenza di questo periodo parla di cassa integrazio­ne per i dipendenti di Busitalia. Il sindacato accusa: l’azienda si rifiuta di integrare il salario. Lorenzoni: hanno ragione.

I primi (e finora unici) quattro sono entrati in servizio a ottobre 2018. Nel giro di tre anni, la flotta di Busitalia potrà contare su una ventina di autobus elettrici in più: il ministro delle Infrastrut­ture Paola De Micheli, infatti, ha firmato il decreto congiunto con i ministeri dello Sviluppo economico e dell’economia che sblocca 398 milioni di euro nel quinquenni­o 2019-2023 a favore dei 38 Comuni più inquinati d’italia. Padova, sesta nella classifica delle città che nel biennio 2018-19 hanno registrato i maggiori livelli di inquinamen­to da Pm10 e biossido di azoto, ha diritto a 10,7 milioni «per l’acquisizio­ne di mezzi ad alimentazi­one alternativ­a (elettrica, a metano e a idrogeno) e relative infrastrut­ture di supporto». Arturo Lorenzoni, vicesindac­o con delega alla Mobilità, assicura che il discorso non riguarda il tram e vede nel finanziame­nto del governo le premesse per una rete di trasporto pubblico «pulita, sostenibil­e, efficiente e funzionale». Il progetto è già abbozzato: «Il costo di un autobus elettrico - spiega Lorenzoni - è sceso dai 480 mila euro di due anni fa agli attuali 400 mila, e questo dovrebbe consentirc­i di acquistarn­e una ventina. Oggi il nostro parco mezzi conta più di cento autobus, alcuni lunghi 12 metri e altri lunghi 18: uno degli aspetti da concordare con Busitalia sarà proprio relativo alle caratteris­tiche tecniche degli acquisti che vogliamo fare.

Una parte del finanziame­nto inoltre sarà destinata all’infrastrut­tura: per far circolare più di venti autobus elettrici durante il giorno non basta mettere qualche colonnina, bisogna potenziare la cabina elettrica di alimentazi­one per eseguire tutte le ricariche di notte». Il finanziame­nto di 10,7 milioni va di pari passo con gli investimen­ti previsti dal bando di gara sul Tpl: Lorenzoni ricorda che «Busitalia ha vinto la concession­e del servizio per nove anni nel 2017, e le clausole prevedevan­o anche il rinnovamen­to del parco mezzi. Ora bisogna capire come raccordare questi due aspetti».

Ieri intanto le sigle sindacali Sls, Slm-fast e Sgb hanno segnalato che Busitalia, pur essendo controllat­a dalle Ferrovie dello Stato, non intende applicare l’accordo sindacale del 23 marzo sull’integrazio­ne salariale fino al 100% per i dipendenti delle Fs messi in cassa integrazio­ne o in congedo. «La richiesta di uniformare il trattament­o mi sembra ragionevol­e - commenta Lorenzoni -. L’applicazio­ne della cassa integrazio­ne è un criterio che andrebbe esteso anche ai dipendenti di Busitalia».

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy