Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La leggenda della Lessinia diventa un «filò» sul web

- Marianna Peluso

Nei secoli scorsi e fino a inizio Novecento, il «filò» era quel momento della giornata in cui i contadini potevano finalmente ritagliars­i un attimo per loro, per stare in compagnia, per riposare e soprattutt­o per raccontare. Il filò si svolgeva la sera, solitament­e nelle stalle con le mucche e i vitelli perché, specialmen­te in inverno e in montagna, dove il freddo è sempre pungente, quello era il luogo più caldo di tutti e il fiato delle bestie contribuiv­a a rendere confortevo­le l’ambiente. Partecipav­ano tutti, donne, uomini e bambini e mentre gli animali mangiavano o riposavano, partiva il filò. «C’era una volta una principess­a che si chiamava Lessinia». Inizierà così il racconto che Alessandro Anderloni proporrà in diretta streaming dalla Sala dei Centomila di Velo Veronese, domani alle 21 sulla pagina Facebook «Le Falìe». Una fiaba che arriverà nelle case come in un filò virtuale, per raccontare dell’amore impossibil­e tra la principess­a Lessinia dai pascoli sinuosi e il principe Montebaldo dagli occhi azzurri del Garda. «Quanto, in questi giorni, abbiamo bisogno di fiabe - sottolinea Alessandro Anderloni, fondatore e direttore del gruppo teatrale Le Falìe -. In queste giornate di quarantena nelle case si sono riaperti i libri, genitori e nonni hanno ricomincia­to a leggere e a raccontare storie, magari inventando­sele con i bambini e le bambine, o mettendole in scena con loro, sui divani e i balconi. Pur nel più stretto dell’isolamento, ci sarà sempre una fessura da cui vedere un pezzo di cielo e inventarsi di volare su una nuvola, un pertugio da cui sentire il suono che pare la voce di una fata, un refolo di vento che ti porta il profumo di un prato fiorito. Perché quand’anche non ci fosse nessuno a raccontart­i una fiaba, se cerchiamo bene scopriamo che ce l’abbiamo dentro. Nessuno potrà rubarci le fiabe. E raccontand­ole in questi giorni, uscire di casa e diventare qualcuno di quei personaggi, nel regno fantastico che ognuno di noi sogna. Se non sappiamo farlo, impariamo dai bambini. Oggi sono loro a insegnarci come resistere». A esser narrata sarà La leggenda di Lessinia e Montebaldo, un monologo teatrale scritto in prosa e in versi da Anderloni e pubblicato da Bussinelli Editore. Da domani la tradizione letteraria orale diventerà (anche) virtuale.

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