Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Covid, altre nove vittime nel Padovano
Ben 5 provenivano dalle case di riposo. I positivi nella provincia salgono a 2.674
Nove morti in un solo giorno, quattro dei quali provenienti dalle case di riposo al centro dell’emergenza coronavirus. È stato un sabato nero sul fronte dei decessi dovuti al Covid-19 in provincia di Padova, con i lutti che si sono concentrati in particolare nelle residenze per anziani dove si contano complessivamente oltre 40 defunti da fine febbraio.
I dati forniti dall’usl 6 Euganea raccontano di 13 strutture su 37 dove i pazienti hanno contratto il virus (300 ospiti positivi) a cui vanno aggiunti una novantina di operatori contagiati che sono in quarantena oltre ai 7 in isolamento fiduciario su un totale complessivo settemila persone che ruotano attorno ai centri. Restano invece incoraggianti i numeri degli accessi in ospedale. Il report regionale aggiornato alle 17 di ieri mostra come non vi siano state crescite negli ingressi alle terapie intensive dell’azienda Ospedaliera e a Schiavonia.
A Padova restano 31 i degenti in rianimazione e a Monselice si attestano sui 21. I positivi nell’intera provincia sono saliti a 2.674 (+104 in 24 ore) compreso il cluster di Vo’, i negativizzati sono 257 e i soggetti in isolamento domiciliare crescono a 4.424. Si diceva dei decessi che hanno subito un’impennata, con numeri simili a quelli della scorsa settimana dopo che da lunedì il trend era calato con un picco massimo di 5.
Oltre all’imprenditore Claudio Pancolini morto in ospedale a Padova (di cui parliamo nell’articolo sopra), la casa di riposo di Merlara, dopo alcuni giorni di tregua, piange un nuovo ospite, il ventitreesimo in un mese: Eufemia Buson di 87 anni originaria di San Pietro Viminario non aveva una situazione clinica che facesse presagire all’epilogo peggiore. «Non era una forma aggressiva - spiega la direttrice Roberta Meneghetti - ci ha colto di sorpresa e si aggiunge al nostro già tristissimo elenco. Nessuno se lo poteva immaginare e questo getta nello sconforto me come tutti quelli che lavorano in questa situazione tremenda. Era una donna simpatica, bizzarra, socievole e di compagnia».
La residenza al Parco di Galzignano piange la scomparsa di Italo Trimarco di 91 anni, nativo di Padova, e quella di Anselmo Manzolaro di 73 anni cresciuto a Maserà e che da diverso tempo abitava
In rianimazione Sono in totale 52 i pazienti in terapia intensiva: 31 a Padova e 21 a Schiavonia
nella struttura. Quest’ultimo era affetto da gravi patologie e le sue condizioni di salute erano precipitate da qualche giorno tanto che per lui era stato necessario il trasferimento a Schiavonia. Per la struttura ai piedi dei Colli si tratta del settimo lutto. Il Centro Servizi per Anziani di Monselice deve registrare il diciassettesimo decesso di una persona proveniente dalle sue stanze. Si tratta di Milena Leopore che era originaria di Pernumia. Vedova, lascia i quattro figli Lucia, Giuliana, Cinzia e Nevio. Al Covid-hospital di Schiavonia è invece mancata Elisa Fesio, vedova di 85 anni residente a Monselice. A piangerla la figlia Roberta. Altre tre persone hanno perso la vita in Azienda Ospedaliera: una venerdì sera e due tra la mattina e il pomeriggio di ieri.
(a.m.) A porte chiuse e quindi senza partecipazione di fedeli, ma in diretta sui social e in tivù. Nonostante l’emergenza coronavirus, la Chiesa padovana non rinuncia alla domenica delle Palme: la messa celebrata in Duomo alle 9.30 dal vescovo Claudio Cipolla, infatti, verrà trasmessa sul canale Youtube della Diocesi e su Tv7 Triveneta (canale 12 del digitale terrestre). Per quanto riguarda la festa delle Palme, che ogni anno richiama in città migliaia di bambini e ragazzi da tutto il Veneto, l’azione cattolica ragazzi ha realizzato un video che sarà pubblicato alle 15 sui canali Youtube della Diocesi e della stessa Acr, con un messaggio di monsignor Cipolla per aiutare i più giovani nel cammino di avvicinamento alla Pasqua.