Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

L’ad Bianchi: «Giocare in estate? È una possibilit­à»

- Dimitri Canello

Alessandra Bianchi, ad del Padova, qual è la posizione del club rispetto alla richiesta avanzata da tante società di Serie C di terminare anzitempo la stagione?

«Nessuno al momento è in grado di fare previsioni, siamo legati al trend dei contagi».

Nella fattispeci­e siete per lo stop o per attendere e concludere il campionato?

«La nostra posizione, nel massimo rispetto di tutti, è che se ci saranno le condizioni per allenarsi e a giocare in massima sicurezza, il campionato vada concluso. Crediamo che sia la soluzione migliore anche per incidere il meno possibile, a livello di strascichi economici, sulla prossima stagione».

Ci sono alcune voci all’interno della Lega che parlano della possibilit­à di giocare a luglio inoltrato. Voi cosa ne pensate?

«Se ci fosse la proroga accetterem­mo di giocare anche in estate. Il nostro è un auspicio, non vogliamo imporci con nessuno. Ma la nostra preferenza è quella di giocare anche per attutire i problemi economici che stanno sorgendo da questa emergenza»

Siete riusciti a quantifica­re le perdite sinora maturate con lo stop ai campionati?

«L’impatto economico è chiaro nella nostra testa, ma non è ancora quantifica­bile perché dipende da diverse variabili e da quanto durerà questo periodo. In ogni caso abbiamo già messo in atto un lavoro di revisione dei costi per bilanciare l’effetto negativo e garantire l’equilibrio alla società» Sugli stipendi dei calciatori?

«Le società di Serie C hanno dato mandato al presidente di Lega di avanzare una proposta all’associazio­ne calciatori per raggiunger­e una decurtazio­ne parziale delle mensilità da marzo a giugno».

Come pensa che finirà?

«Vedremo se ci sarà un accordo. In caso contrario ci muoveremo in maniera individual­e partendo dal presuppost­o che, in un momento d’emergenza senza precedenti, tutti sono chiamati a fare sacrifici».

La sua frase fa capire che non avete ancora parlato con i calciatori...

«Non ancora. Lo faremo se non ci sarà un accordo collettivo fra Lega e Aic cercando di andare a trattare con ogni singolo giocatore. Confidando nella comprensio­ne di un gruppo che ha sempre dimostrato serietà».

Sono state fatte ipotesi su come proseguire il campionato, nell’eventualit­à?

«Tanti club sono favorevoli a una sospension­e per motivi logistici, organizzat­ivi e anche etici. Al momento è impossibil­e avanzare ipotesi».

Ieri è scomparso Claudio Pancolini, fondatore di Cib Unigas, realtà molto vicina al settore giovanile del Calcio Padova...

«Siamo vicini alla famiglia Pancolini e in particolar­e al figlio Filippo. Da lunga data la Cib Unigas è stata a fianco del Padova e del suo vivaio. Un esempio luminoso di come l’imprendito­ria locale sappia reinvestir­e sul proprio territorio per il bene di tanti ragazzi».

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(Lapresse) Voglia di campo Il Padova dopo un gol

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