Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«La comunità del Padova è ancora più unita di prima»
Sabatini: «Il gruppo delle giovanili è coeso, le famiglie ci ringraziano»
Carlo Sabatini, da uno a cento quanto sta soffrendo in questa situazione di maxi isolamento domiciliare a causa dell’emergenza coronavirus?
«Direi un numero molto più vicino al cento che allo zero, perché il mio lavoro consisteva nel contatto quotidiano con genitori e ragazzi e adesso questo contatto inevitabilmente sparisce e viene azzerato. Sì, certo, c’è la tecnologia e ci sono le videochiamate, ma è tutta un’altra cosa».
Da responsabile del settore giovanile del Padova come pensa che finirà la stagione? Verrà interrotta?
«Ogni giorno che passa la risposta va sempre di più verso la seconda opzione. Ci sono tanti aspetti che andrebbero messi a punto per tornare a giocare in sicurezza e, parlando anche con altri esponenti di altre società, c’è l’impressione che tutto possa essere concluso anzitempo».
Come stavano andando i vari campionati?
«Sono rammaricato perché eravamo riusciti a qualificare ai playoff praticamente tutte le squadre giovanili e questo stop ci ha spiazzato. All’inizio è stato difficile, poi lentamente ci siamo riorganizzati e adesso abbiamo messo in piedi una bella attività».
Ci spiega di cosa si tratta? «Facciamo allenamenti veri e propri nel pomeriggio a vari orari tramite l’applicazione “Zoom”, che tutti hanno scaricato e che stanno utilizzando con grande piacere e partecipazione. Anzi, addirittura posso dire che vedo ragazzi che si impegnano addirittura di più rispetto a quando ci si doveva allenare nelle nostre strutture ricettive».
Che messaggi avete ricevuto dai genitori?
«Abbiamo ricevuto tanti complimenti, ci hanno detto che abbiamo aiutato tante famiglie a gestire almeno in parte questo isolamento forzato. Questo ci fa un grande piacere, perché ci incoraggia a continuare di questo passo fino a quando l’emergenza coronavirus non sarà terminata. E le assicuro che, per quanto questa modalità possa essere divertente e coinvolgente, i ragazzi e noi dello staff tecnico ci auguriamo che il ritorno alla normalità sia il più rapido possibile».
C’è una chicca di questo periodo che vorrebbe segnalare legata all’attività del settore giovanile?
«È stato bello quello che hanno fatto i ragazzi dell’under 13. Hanno composto una
Allenamenti online
«I ragazzi si collegano su Zoom e l’impegno è enorme, se vogliamo maggiore del solito»
canzone mettendo un pezzo di se stessi uno dopo l’altro. Alla fine il video è stato montato ed è venuto fuori davvero un bello spaccato della nostra realtà».
Eppure la ripresa, quando ci sarà, sarà graduale. A quanto par di capire...
«Per quello dico che secondo me sarà difficile concludere la stagione. I tempi sono sempre più stretti».
Passiamo al Calcio Padova, argomento prima squadra. Ha sentito Mandorlini in questi giorni?
«No non l’ho sentito. Ci eravamo chiamati poco prima che iniziasse l’emergenza. Quello che posso dire è che sono convinto che, se il campionato verrà concluso, la squadra abbia tutte le carte in regola per giocarsi la promozione in Serie B tramite i playoff. Il primo posto è troppo lontano ma gli spareggi promozione possono regalare tante soddisfazioni come quando ottenemmo la promozione alla fine del mese di giugno a Busto Arsizio».
Secondo lei i campionati di A,B e C verranno terminati?
«Io penso che alla fine in qualche modo verranno terminati, magari andando avanti a luglio e forse anche ad agosto. Potrebbe essere un modo per lasciarci alle spalle questa situazione difficilissima».