Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Sfratti, reati gravi, misure cautelari dal gip le priorità per la ripartenza del tribunale
La ripresa delle udienze con la presenza fisica dal prossimo 15 giugno
Un mese per adeguare le aule alle misure di sicurezza imposte per prevenire i contagi, trenta giorni per trovare eventuali divisori in plexiglass, per stilare una lista dei processi che dovranno essere celebrati «in presenza», e per organizzare il tribunale in modo che sia un posto due volte sicuro: sia per gli imputati, soprattutto quelli in carcere che devono seguire un certo percorso per entrare nelle celle di sicurezza, sia per avvocati, magistrati e tutte le altre parti coinvolte. A piccoli passi la normalità torna anche in tribunale a Padova, dove il 15 giugno alcune udienze torneranno ad essere celebrate nelle aule.
La decisione della presidente del tribunale Caterina Santinello è stata presa trovando l’accordo con l’ordine degli avvocati, che da quando era iniziato il lockdown aveva lavorato ad una serie di proposte per ritornare al più presto in aula, dal momento che il processo telematico sarebbe lo hanno sempre sottolineato i legali - lesivo del diritto di difesa. Per ora sono poche le udienze che verranno celebrate in modo tradizionale: sì a quelle dei gip per le misure cautelari, i reati gravi (dalla rapina al tentato omicidio), quelli per i quali è prossima la prescrizione e i processi in cui è costituita la parte civile.
Per quanto riguarda il processo civile riprendono i procedimenti sugli sfratti, anche se questi ultimi diventeranno esecutivi a settembre. Il resto delle udienze, dove e quando possibile, continueranno ad essere svolte in via telematica, salvo la necessità di istruttorie che verranno via via valutate dal giudice. Ovviamente tutti gli attori dei processi, penali e civili, dovranno presentarsi con guanti e mascherine. Cambieranno molte cose anche in procura: il ritiro dei provvedimenti di chiusura indagini, dei fascicoli o di altri documenti si potrà operare anche di pomeriggio. I tempi di apertura degli uffici, quindi, si allungheranno. «Stiamo trovando un accordo anche con i sindacati che si sono dimostrati disponibili ad una nuova gestione per cancellieri e personale amministrativo – spiega il capo della Procura Antonino Cappelleri – per parlare con i magistrati sarà necessario prendere appuntamento, e un termoscanner misurerà la temperatura di tutte le persone che entreranno in procura. Chiaramente – aggiunge - richiameremo il personale che è stato forzatamente messo in ferie in questo periodo e gli uffici più frequentati dall’utenza avranno più persone nell’arco dell’intera giornata».