Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Pista ciclo-pedonale per «Amazon» Così San Bellino accoglie lo sbarco
Dopo mesi di stop per il «lockdown» da coronavirus, ripresi i lavori per terminare il polo logistico di Amazon tra San Bellino e Castelguglielmo. Una squadra di circa 130 persone è al lavoro per terminare la grande struttura del gigante statunitense e planetario del commercio elettronico. L’inaugurazione, fissata inizialmente ad aprile, dovrebbe slittare a entro l’estate.
Anche nel Comune di San Bellino, guidato dal sindaco Aldo D’achille, proseguono i lavori di adattamento e vivibilità del territorio in vista dell’apertura del colosso. «Abbiamo realizzato — spiega D’achille — una pista ciclo-pedonale lunga 1,4 chilometri che, dal centro del paese, permette di raggiungere a piedi o in bici i magazzini Amazon. Ora è chiusa, ma il percorso consentirà di alleggerire il traffico». La piattaforma logistica è costituita da un magazzino multipiano da 189 mila metri quadri e da altri
5.500 per uffici.
Ora il Comune di San Bellino pensa alle abitazioni per i futuri dipendenti Amazon: si arriverà a 900 posti di lavoro in tre anni. «Abbiamo aree specifiche per costruire, ad esempio un ecovillaggio — spiega il primo cittadino — sarà importante offrire spazi dove soggiornare e non bivaccare».
Nessun pericolo invece per l’insediamento di Ikea che, nonostante le lungaggini, sarebbe ancora interessata a un polo logistico in Polesine. La struttura dovrebbe sempre sorgere nella macroarea tra i comuni di Villamarzana, che ha completato i lavori necessari e Arquà Polesine, rimasto fermo per anni. Nei giorni scorsi era circolata la voce che il gigante dei mobili svedese, proprio a causa dell’immobilismo, volesse rinunciare al progetto, spostandosi più vicino al polo Amazon. Ma secondo il sindaco di Villamarzana, Claudio Gabrielli, si tratta di notizie false. «Ho parlato anche con l’amministratore delegato di Ikea, al momento non c’è questa ipotesi sul tavolo. Stiamo facendo di tutto per non perdere questa opportunità» conclude. Gli occhi restano comunque puntati sull’amministrazione arquatese, il cui ok definitivo permetterebbe d’iniziare la costruzione del magazzino che porterebbe oltre 400 nuovi posti di lavoro.
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