Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Padre Marco, l’erede di Bagnasco che viene dal Santo
A sorpresa un padovano nuovo arcivescovo di Genova. «Ma sono un frate e resto tale»
La notizia, tanto inaspettata quanto singolare, è giunta a distanza di poco più di un mese dalla Festa del Santo del 13 giugno. E di certo contribuirà a rendere ancora più speciali le celebrazioni del 789° anniversario della morte di Antonio da Lisbona. Celebrazioni, è bene ricordarlo, che saranno fortemente limitate a causa dell’emergenza coronavirus. Ieri infatti, con l’originalità che da sempre rappresenta il suo tratto distintivo, papa Francesco ha deciso di mettere un frate padovano, cresciuto appunto all’ombra della Basilica, a capo di una delle sedi episcopali più grandi e prestigiose della Chiesa italiana. Stiamo parlando di padre Marco Tasca, 62 anni, originario di Sant’angelo di Piove di Sacco, nominato nientemeno che arcivescovo di Genova in sostituzione del cardinale Angelo Bagnasco, 77 anni, che era in carica dall’agosto del 2006. «Sono un frate e resto un frate», è stato il primo commento di padre Tasca, che ha appreso del nuovo autorevole incarico intorno all’ora di pranzo, nel convento francescano di Camposampiero, dove si trova in «periodo sabbatico» da settembre scorso, dopo essere stato per due mandati consecutivi, dal 2007 al 2019, ministro generale dell’ordine dei frati minori conventuali, di cui era già stato ministro provinciale dal 2005 al 2007.
«Se il Signore ha voluto così - ha sorriso di fronte ai suoi confratelli il neo arcivescovo di Genova - vuol dire che va bene così. Anche se, come sapete, i miei piani e desideri erano altri». Sembra infatti che padre Tasca, ordinato presbitero nel marzo del 1983, avesse intenzione di partire a breve come missionario, magari in Africa. Ma papa Francesco, come spesso gli capita, ha preso tutti in contropiede. Compreso il diretto interessato. «Siamo grati al santo padre - ha commentato padre Roberto Brandinelli, vicario provinciale dell’ordine - che ha pensato al nostro confratello per la guida di una Chiesa particolare e di lunghissima tradizione cristiana come quella genovese. Nondimeno, accompagniamo con la preghiera fra Marco in questo tempo di preparazione all’assunzione del nuovo incarico».
Grandi felicitazioni pure da parte del vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla: «Per guidare la Chiesa di Genova - ha evidenziato il presule - papa Francesco ha scelto un uomo di fede e di grande spessore umano, spirituale e culturale». Mentre la sindaca di Camposampiero, Katia Maccarone, ha ricordato come padre Tasca, più di mezzo secolo fa, sia entrato per la prima volta nel convento dell’alta Padovana, «come giovanissimo studente all’inizio della sua vocazione». Era l’autunno del 1968. E il nuovo arcivescovo di Genova aveva appena 11 anni.