Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Coronavirus, svuotata la Terapia intensiva
L’epidemia rallenta: il «San Luca» a Trecenta questa settimana riprenderà le normali attività sanitarie Ingressi negli ospedali ridotti e super-controllati: braccialetti con diversi colori per gli utenti e i visitatori
La Terapia intensiva a Trecenta è ormai vuota e dopo più di due mesi da «Covid Hospital», il nosocomio altopolesano è prossimo a riprendere progressivamente le attività non legate al virus.
«Sono 18 i ricoverati, di cui uno solo nel reparto intensivo — spiega Antonio Compostella, direttore generale (Dg) dell’usl 5 “Polesana” — Quest’ultimo paziente risulta guarito dal coronavirus, con due tamponi negativi ravvicinati, ma non viene trasferito perché coesistono altre gravi patologie».
Molto rallentata la progressione dei contagi, con due casi rilevati domenica e uno ieri. Tutti e tre sono emersi da screening sul posto di lavoro, come nel caso di un Oss (Operatore socio-sanitario) 24enne in servizio agli «Istituti Polesani» di Ficarolo in isolamento domiciliare o in tamponi prericovero per altre patologie. Crescono, dunque, a 440 i residenti contagiati dall’inizio di un’epidemia che finora ha contato 34 decessi e 197 guarigioni (+11, 8 delle quali all’ospizio «Sacra Famiglia» di Fratta Polesine). Scendono sensibilmente le persone sotto osservazione domiciliare, passate da 412 a 318. Non si arrestano monitoraggio e prevenzione: 17.150 i tamponi su 11.903 cittadini.
«Tutti segnali incoraggianti — ribadisce Compostella — al punto che, questa settimana, faremo ripartire al “San Luca” le attività ordinarie, dopo che finora tra le extra-covid-19 era stata ripresa solo la procreazione assistita».
Il percorso sarà graduale. «In primis sarà riaperta l’ala per i ricoveri di Medicina — prosegue il Dg — Al più tardi la prossima settimana potremo riattivare l’area operatoria, ora dedicata ad accogliere parte dei posti di Terapia intensiva per l’emergenza. Definendo i percorsi di sicurezza, poi, toccherà all’attività ambulatoriale e ai prelievi, sempre e solo su prenotazione».
Gli ingressi in ospedale saranno controllati in modo meticoloso, come già accade nel capoluogo e ad Adria. Ogni ingresso avrà un doppio controllo al varco unico, con misurazione della temperatura corporea (chi ha più di 37,5 gradi verrà fermato) e verifica sulle protezioni individuali (mascherine e guanti obbligatorie), con vaglio dell’orario di visita e richiesta di tessera sanitaria e documento d’identità. L’accesso agli accompagnatori sarà vietato, se non in caso di necessità, anche per le gestanti.
Per agevolare il controllo, da oggi agli «esterni» sarà fatto usare un braccialetto, giallo per gli utenti e blu per i visitatori. Tra le attività di informazione rivolte ai cittadini, da segnalare la video-lezione sul virus tenuta dal medico pneumologo Gianluca Casoni col collega Giovanni Battista Vigna, direttore della Medicina di Trecenta, ai bambini di Prima media della scuola «Gozzano» a Fiesso Umbertiano, cui è intervenuto anche un paziente da coronavirus in via di guarigione, che ha risposto alle domande degli allievi. Il tablet usato per la videoconferenza era stato donato dagli stessi studenti al «Covid Hospital».
Infine ad Adria il Comune ha disinfestato Riviera Sant’andrea dove, in mattinata, era stata segnalata la presenza di numerosi scarafaggi vicino all’ingresso della Casa di riposo.
Categorie distinte
A pazienti e ricoverati al polso il colore giallo, agli ospiti il blu