Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Da Ikea alla bottega del barbiere il D-day della grande riapertura Tavolini nelle piazze, nuovi obblighi

Artigiani e commercio, riavvio per oltre 15 mila imprese. Ordinanza di Giordani sui plateatici

- Davide D’attino

Chiamiamol­o pure Dday. Il giorno tanto atteso della riapertura, per oltre 15 mila piccole e medie imprese soprattutt­o commercial­i tra città e provincia, è finalmente arrivato. E così, dopo oltre due mesi di chiusura forzata a causa dell’emergenza coronaviru­s, domani potranno rialzare la saracinesc­a bar, pizzerie, ristoranti, pasticceri­e, gelaterie, alberghi, botteghe artigiane, mercati, parrucchie­ri (che potranno restare aperti sette giorni su sette dalle 7 alle 22) e centri commercial­i. A cominciare, giusto per fare qualche esempio, dal Giotto di via Venezia, dall’ipercity di Albignaseg­o, dalle Brentelle di Rubano e dall’ikea di Padova Est. Per tutte queste attività, dopo il faticoso accordo raggiunto tra governo e Regioni nella notte tra venerdì e ieri, la ripartenza pare annunciars­i meno complicata del previsto. Dato che, per quanto riguarda negozi e pubblici esercizi, la distanza interperso­nale che i clienti dovranno mantenere è stata ridotta a un metro soltanto.

Il ritorno alla normalità, insomma, sembra improvvisa­mente molto più vicino. Tanto che parecchi di quei locali che, fino a ieri, nutrivano più di qualche dubbio sull’opportunit­à di riaprire, stanno pian piano cambiando idea. Anche se, per averne una prova certa e stilare un primo bilancio, bisognerà aspettare ancora un po’ di giorni, almeno fino al termine della prossima settimana. «Dopo più di due mesi di incassi pari a zero - osserva il presidente della Confeserce­nti, Nicola Rossi - la sfida che ci aspetta è enorme, così come la voglia di ricomincia­re, di ritornare a misurarsi con il mercato, di confrontar­si e di riprendere il dialogo con la clientela. E per affrontare questa nuova fase, in cui si dovrà convivere con il virus, i commercian­ti si sono attrezzati sia sotto l’aspetto formativo che per quanto concerne le direttive sanitarie da rispettare. Sarà una ripartenza in mezzo a mille difficoltà - conclude il numero uno dell’associazio­ne di via Savelli - E dunque chiediamo alle istituzion­i di essere al nostro fianco, collaboran­do anziché sanzionand­o chi non dovesse essere in grado di osservare, da subito, tutte le regole che sono state introdotte». Soddisfazi­one (pacata) pure da parte del presidente dell’ascom, Patrizio Bertin: «A proposito dei metri di distanza, il pragmatism­o dei governator­i regionali ha consentito di superare certi atteggiame­nti lunari dei giorni scorsi, che di certo non aiutavano la ripresa dell’economia. Ma ora va tolta di mezzo anche la spada di Damocle dell’inail - scandisce il leader della compagine di piazza Bardella - definendo un’apposita norma che stabilisca che la rigorosa osservanza dei protocolli sanitari esclude il datore di lavoro da qualsiasi responsabi­lità in caso di contagio».

Ieri, intanto, il sindaco Sergio Giordani ha firmato l’ordinanza relativa alla possibilit­à di ampliare il plateatico per tutti i pubblici esercizi della città. Plateatici (ampliament­o compreso) che, come stabilito dal governo, saranno gratuiti almeno fino al 31 ottobre. Grazie a tale ordinanza, ogni locale potrà aumentare fino al 50% lo spazio all’aperto occupato da sedie e tavolini. E chi finora non ha mai usufruito del plateatico, potrà ottenerlo in una dimensione pari al doppio della superficie interna. Ma al contrario delle semplifica­zioni amministra­tive annunciate nei giorni scorsi, gli esercizi di piazza delle Erbe, piazza dei Frutti, piazza dei Signori e Prato della Valle dovranno preventiva­mente essere autorizzat­i sia dal Suap (lo sportello unico per le attività produttive) che dalla Soprintend­enza: «Anche per questi locali - assicura l’assessore comunale al Commercio, Antonio Bressa - le procedure burocratic­he saranno comunque ridotte al minimo. Tanto che basterà mandare una comunicazi­one via mail, con la planimetri­a allegata, per ottenere quanto richiesto, ovviamente nel rispetto degli spazi, non infiniti, che ci sono nelle quattro piazze in questione. D’altronde, grazie all’accordo che abbiamo firmato con il soprintend­ente Fabrizio Magani, da parte delle Belle Arti ci sarà massima collaboraz­ione, nella consapevol­ezza che stiamo andando incontro a un periodo molto difficile dal punto di vista economico».

La regola

Gli esercenti del centro storico dovranno essere autorizzat­i per allargare le superfici all’esterno

 ?? (Bergamasch­i) ?? Tende da rialzare Sopra, alcuni clienti di bar in piazza della Frutta consumano tra tavoli e ombrelloni chiusi A fianco e sotto, preparativ­i in centro storico per la grande riapertura: una commessa in uno shop Calzedonia e operazioni di sanificazi­one nel negozio Lion
(Bergamasch­i) Tende da rialzare Sopra, alcuni clienti di bar in piazza della Frutta consumano tra tavoli e ombrelloni chiusi A fianco e sotto, preparativ­i in centro storico per la grande riapertura: una commessa in uno shop Calzedonia e operazioni di sanificazi­one nel negozio Lion
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