Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Lavoreremo per restare in alto»
Ufficiale il rientro dell’ex vice di Baldovin: «Prossima stagione tutta da decifrare»
Che la rivoluzione abbia inizio. Si presenta come un’autentica scommessa il nuovo allenatore della Pallavolo Padova, da poco orfana del marchio Kioene come main sponsor in scadenza di contratto. Si tratta, come già trapelato nei giorni scorsi, di Jacopo Cuttini, in passato già vice di Valerio Baldovin e reduce dall’esperienza positiva in A3 come head coach di Prata. Cuttini guiderà un organico stravolto rispetto alla stagione appena andata in archivio. Via l’intero sestetto titolare, a cominciare da Travica (finito a Perugia), per proseguire con l’opposto Hernandez (che si trasferirà all’halkbank Ankara in Turchia), con Alberto Polo promesso sposo di Piacenza e per terminare con Ishikawa che andrà a Milano, con Luigi Randazzo tornato a Civitanova e Barnes che ha già risolto il proprio contratto con il club bianconero.
Per stessa ammissione del direttore sportivo Stefano
Team da rifondare Tanti big se ne sono andati: il primo tassello in entrata potrebbe essere Vitelli dalla Lube
Santuz, «la nuova rosa verrà costruita con l’avallo del nuovo allenatore» e il primo acquisto dovrebbe essere Marco Vitelli dalla Lube Civitanova.
Ma oggi i riflettori sono tutti per Cuttini, che comincia la nuova avventura sotto il segno di Baldovin, di cui è stato fedele collaboratore: «Ho un bellissimo ricordo – spiega il neocoach - e le motivazioni di questa mia scelta derivano appunto da tutto ciò. Padova è un ambiente in cui mi sono trovato bene. Nei due anni trascorsi con Valerio Baldovin ho ricoperto due ruoli diversi. Un periodo in cui sono molto cresciuto anche a livello personale. In 20 anni di carriera ho avuto modo di confrontarmi con tanti allenatori, ma di Valerio ho sempre apprezzato la metodologia e il lavoro meticoloso nella gestione tecnica e del gruppo. La sua grande propensione al lavoro in palestra mi permise di entrare da subito in simbiosi con lui, perché questa è anche la mia idea d’interpretare il ruolo di allenatore. Per questo motivo credo che sarà inevitabile dare una certa continuità sia sul piano filosofico che di programmazione del lavoro».
A Prata di Pordenone Cuttini aveva guidato la squadra al