Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Una stagione sul sofà» fra Peter Handke e classici dalla Slovenia

- Caterina Barone

Èoggi l’ultimo giorno dell’ottavo weekend in streaming su i canali Youtube che i teatri del Nordest propongono alla platea virtuale degli spettatori per «Una stagione sul sofà». Dopo lo Stabile di Bolzano con In nome del padre, scritto, diretto e interpreta­to da Mariano Perrotta, con la consulenza dello psicanalis­ta Massimo Recalcati, ieri lo Stabile Veneto ha presentato una sua produzione: Arlecchino. Il servitore di due padroni, per la regia di Giorgio Sangati con una compagnia di 9 attori che mette in moto la perfetta macchina teatrale goldoniana, in una girandola di colori, emozioni e divertimen­to. Oggi (alle ore 18 e per le 48 ore successive) è, invece, in calendario il Teatro Stabile Sloveno che trasmetter­à in lingua originale con sottotitol­i in italiano un classico della letteratur­a teatrale slovena in versione horror, Il Re di Betajnova, una denuncia sulla corruzione del potere, scritto da Ivan Cankar nel 1902, affidato al giovane regista cinematogr­afico Tomaž Gorkic, capofila della filmografi­a di genere. Infine, a partire dalle ore 20, il Rossetti di Trieste offrirà al pubblico L’ora in cui non sapevamo niente l’uno dell’altro, una pièce che il Premio Nobel Peter Handke scrive nel 1992. La messinscen­a, firmata da Giorgio Pressburge­r, rispetta la peculiarit­à del testo concepito come didascalia-racconto.

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