Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Plebiscito, un lento ritorno in vasca «Serve gradualità»
Dopo l’annullamento dei campionati 20192020, il Plebiscito Padova fa i conti con le linee guida nazionali e regionali della ripartenza anche per le piscine. L’emergenza coronavirus è parzialmente alle spalle, ma i problemi restano. Come ad esempio bisognerà chiarire se è possibile rispettare i 7 metri quadri di balneazione previsti dalla nuova normativa quando si tratterà di ricominciare gli allenamenti: «Per questa settimana ancora bisognerà aspettare – spiega Stefano Posterivo, allenatore del Setterosa padovano – poi dal 25 maggio si dovrebbe poter tornare in piscina. Se tutto andrà come deve andare e gli impianti riapriranno al pubblico potremo inizialmente svolgere un periodo di preparazione aerobica e atletica in gruppo e non a casa com’è successo fino ad ora. E poi, una volta che si saranno prese le misure, tornare a lavorare in piscina. Abbiamo letto e appreso che ci sono misure stringenti ma in tal senso la pallanuoto è uno sport favorito perché si possono organizzare sedute di allenamento collettive in cui è possibile mantenere il distanziamento sociale. Diverso è il discorso relativo alle partite, che al momento non sono permesse perché si prefigurerebbe il contatto fisico fra atlete e atleti». Il campionato 2020-2021 dovrebbe ricominciare ad ottobre. La Serie A1 maschile avrà 14 squadre, quella femminile 10. Nellastagione 20192020, non è stato assegnato lo scudetto: «Mi auguro e spero – ha detto il presidente della Fin Paolo Barelli - che il prossimo campionato possa rappresentare il ritorno alla normalità e così onorare l’impegno degli atleti, dei tecnici e dei dirigenti di società che hanno dovuto vivere questo momento tragico».