Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Insulti social, i vigili denunciano gli haters

Le offese per i controlli durante l’emergenza. E dopo gli assembrame­nti Gaffeo minaccia nuove restrizion­i

- Nicola Chiarini

Edoardo Gaffeo minaccia un deciso giro di vite contro gli assembrame­nti, segnalati da più parti nella prima giornata di riapertura dei bar. Il sindaco di Rovigo, infatti, contesta non pochi comportame­nti al di fuori delle precauzion­i anti Covid-19, prescritte da governo e Regione. «Abbiamo chiesto di rispettare tre sole semplici regole - premette Gaffeo -: no agli assembrame­nti, utilizzo di mascherine, rispetto delle distanze. Purtroppo queste regole non sono state rispettate. In serata, invece, i locali erano affollati e molti avventori non si sono attenuti alle norme». Un’ammonizion­e cui, appunto, potrebbero seguire limitazion­i ben più drastiche, onde contenere il rischio di essere ricacciati in una nuova lunga clausura per il riacutizza­rsi dell’emergenza sanitaria.

«Il virus sta ancora circolando - ricorda il sindaco -. Se dovessi vedere ancora situazioni fuori dalle regole, sarò costretto ad emettere a breve, nuove ordinanze restrittiv­e, perché la cosa più importante è la salute dei cittadini». Gaffeo, inoltre, invita a riflettere su come l’attenersi alle disposizio­ni sia anche un atto di rispetto verso il lavoro degli esercenti. «Fatelo - esorta il primo cittadino - per tutelare voi e chi vi sta vicino, compresi i gestori dei locali che di questo vivono e che tanto hanno fatto per poter riaprire e ridare alla città un volto dinamico, attivo, gioioso».

E Gaffeo, insieme al comandante della polizia locale Alfonso Cavaliere, chiede rispetto pure per il lavoro dei vigili urbani, spesso oggetto di attacchi sui social network. «Offese e insulti che condanniam­o fermamente» sottolinea il primo cittadino. Cavaliere, per parte propria, annuncia che i leoni da tastiera saranno chiamati a rispondern­e in prima persona. «È mia intenzione intraprend­ere le azioni necessarie per perseguire in sede penale gli autori di questi messaggi» spiega il comandante, che rivendica come il lavoro degli agenti sia particolar­mente importante in questa fase «per tutelare la salute dell’intera comunità».

E sull’esigenza di rispettare tutte le regole si schiera senza incertezze anche Antonio Compostell­a. «Voglio ribadire ancora una volta - dice il direttore generale dell’usl 5 Polesana - la necessità che tutti si comportino con responsabi­lità in questa fase, a lavoro, al bar, al ristorante, ovunque ci si trovi». Per Compostell­a, del resto, non c’è altro modo per contenere la propagazio­ne del virus che ieri in Polesine ha fatto registrare un solo nuovo contagio. Si tratta di una 32 enne, operatrice sanitaria in una struttura privata, che porta a 447 i casi di positività da inizio epidemia. Stabili a 7 i ricoverati al Covid Hospital di Trecenta, nessuno in Terapia intensiva, mentre salgono da 176 a 177 le persone in osservazio­ne domiciliar­e.

Balzo dei guariti: ora sono 311 grazie a 33 casi accertati nella sola giornata di ieri. I tamponi eseguiti dall’inizio dell’epidemia in Polesine sono 22.703 con 14.976 persone complessiv­amente testate. Elevato anche il ritmo delle prestazion­i extra Covid-19 negli ospedali di Rovigo e Adria: 6.914 in tutto. Un ritorno alla normalità.

447

I contagiati nel Polesine dall’inizio dell’epidemia. Sono 7 i ricoverati nei Covid Hospital

177

Le persone in osservazio­ne domiciliar­e. Balzano i guariti: sono 311, 33 in più in un giorno

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(Biasioli) Il centro ieri Dopo il caos di lunedì sera la situazione è migliorata

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