Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Insulti social, i vigili denunciano gli haters
Le offese per i controlli durante l’emergenza. E dopo gli assembramenti Gaffeo minaccia nuove restrizioni
Edoardo Gaffeo minaccia un deciso giro di vite contro gli assembramenti, segnalati da più parti nella prima giornata di riapertura dei bar. Il sindaco di Rovigo, infatti, contesta non pochi comportamenti al di fuori delle precauzioni anti Covid-19, prescritte da governo e Regione. «Abbiamo chiesto di rispettare tre sole semplici regole - premette Gaffeo -: no agli assembramenti, utilizzo di mascherine, rispetto delle distanze. Purtroppo queste regole non sono state rispettate. In serata, invece, i locali erano affollati e molti avventori non si sono attenuti alle norme». Un’ammonizione cui, appunto, potrebbero seguire limitazioni ben più drastiche, onde contenere il rischio di essere ricacciati in una nuova lunga clausura per il riacutizzarsi dell’emergenza sanitaria.
«Il virus sta ancora circolando - ricorda il sindaco -. Se dovessi vedere ancora situazioni fuori dalle regole, sarò costretto ad emettere a breve, nuove ordinanze restrittive, perché la cosa più importante è la salute dei cittadini». Gaffeo, inoltre, invita a riflettere su come l’attenersi alle disposizioni sia anche un atto di rispetto verso il lavoro degli esercenti. «Fatelo - esorta il primo cittadino - per tutelare voi e chi vi sta vicino, compresi i gestori dei locali che di questo vivono e che tanto hanno fatto per poter riaprire e ridare alla città un volto dinamico, attivo, gioioso».
E Gaffeo, insieme al comandante della polizia locale Alfonso Cavaliere, chiede rispetto pure per il lavoro dei vigili urbani, spesso oggetto di attacchi sui social network. «Offese e insulti che condanniamo fermamente» sottolinea il primo cittadino. Cavaliere, per parte propria, annuncia che i leoni da tastiera saranno chiamati a risponderne in prima persona. «È mia intenzione intraprendere le azioni necessarie per perseguire in sede penale gli autori di questi messaggi» spiega il comandante, che rivendica come il lavoro degli agenti sia particolarmente importante in questa fase «per tutelare la salute dell’intera comunità».
E sull’esigenza di rispettare tutte le regole si schiera senza incertezze anche Antonio Compostella. «Voglio ribadire ancora una volta - dice il direttore generale dell’usl 5 Polesana - la necessità che tutti si comportino con responsabilità in questa fase, a lavoro, al bar, al ristorante, ovunque ci si trovi». Per Compostella, del resto, non c’è altro modo per contenere la propagazione del virus che ieri in Polesine ha fatto registrare un solo nuovo contagio. Si tratta di una 32 enne, operatrice sanitaria in una struttura privata, che porta a 447 i casi di positività da inizio epidemia. Stabili a 7 i ricoverati al Covid Hospital di Trecenta, nessuno in Terapia intensiva, mentre salgono da 176 a 177 le persone in osservazione domiciliare.
Balzo dei guariti: ora sono 311 grazie a 33 casi accertati nella sola giornata di ieri. I tamponi eseguiti dall’inizio dell’epidemia in Polesine sono 22.703 con 14.976 persone complessivamente testate. Elevato anche il ritmo delle prestazioni extra Covid-19 negli ospedali di Rovigo e Adria: 6.914 in tutto. Un ritorno alla normalità.
447
I contagiati nel Polesine dall’inizio dell’epidemia. Sono 7 i ricoverati nei Covid Hospital
177
Le persone in osservazione domiciliare. Balzano i guariti: sono 311, 33 in più in un giorno