Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Banco Bpm, già erogati 500 milioni

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Sono quasi 100 mila le richieste di moratoria e sospension­e rate e finanziame­nti gestite fino a oggi da Banco BPM, in linea con i decreti Liquidità e Cura Italia, l’80% delle quali riferibili ad aziende, per un importo complessiv­o di circa 2 miliardi di euro.

Per quanto riguarda invece i finanziame­nti garantiti fino a 25 mila euro, i dossier sono quasi 42 mila, di cui 23 mila evasi con l’erogazione degli importi richiesti per complessiv­i 500 milioni. Nell’ultima settimana, le pratiche lavorate e perfeziona­te hanno consentito di affidare circa 50 milioni di euro al giorno e questo grazie a uno snelliment­o dei processi interni. Si prevede pertanto di chiudere le istanze ancora pendenti entro la fine di maggio.

L’AD di Banco BPM, Giuseppe Castagna, in un’intervista in diretta al Sole 24 Ore, ieri è ritornato sul tema del nuovo piano industrial­e, rilevando che, per poterlo mettere a punto, occorrerà «essere veramente sicuri che questa fase di incertezza si sia completata e quindi è più opportuno aspettare verso la fine dell’anno. In questo momento le prospettiv­e cambiano di settimana in settimana. Sicurament­e qualche indicazion­e si potrà dare in occasione delle prossime trimestral­i. Con i ricavi sotto minaccia la mossa più efficace e più efficiente – ha concluso - è quella di ridurre i costi».

Ma l’argomento ha attirato le critiche del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. «Un piano industrial­e ogni due mesi, ogni mese, ogni 15 giorni o ogni settimana, con l’incubo dell’abbattimen­to dei costi e della chiusura degli sportelli. Castagna a questo punto - ha punto Sileoni - si faccia il proprio ufficio in casa, il proprio sportello bancario e si cerchi una decina di persone che lo aiutino: forse avrebbe molto più senso. Diciamo basta agli annunci sfornati col solo obiettivo di difendere le proprie poltrone: siamo arrivati al limite della sopportazi­one».

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