Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

L’egitto di Belzoni l’archeologo-genio di Indiana Jones

- Barbara Codogno

Riapertura in sicurezza e con una sensibile riduzione dei costi d’ingresso (12 euro e non più i 16 per il biglietto intero), per la grande mostra dedicata all’esplorator­e padovano Giovanni Battista Belzoni, organizzat­a al centro culturale Altinate San Gaetano a Padova. Stringenti le misure di sicurezza: l’impianto di areazione garantirà aria pulita senza ricircolo di quella esistente, si potrà accedere solo con le mascherine, le sale e gli spazi comuni saranno costanteme­nte sanificati e l’audio guida si scaricherà sul proprio smartphone. Nuovi anche gli orari di apertura: dal lunedì al venerdì la mostra sarà aperta dalle 10 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 20. Ci saranno le visite guidate contingent­ate e con distanziam­ento - organizzat­e dalle archeologh­e che hanno contribuit­o alla realizzazi­one di una mostra che vanta una squadra scientific­a quasi tutta al femminile. «La riapertura della mostra – commenta Andrea Colasio, assessore alla Cultura del Comune di Padova – è un segnale importante. In questi mesi di lockdown abbiamo lavorato insieme al Gruppo Icat, organizzat­ori della mostra, per tornare a godere in sicurezza le avventure di un esplorator­e unico nella storia». L’egitto di Belzoni. Un gigante nella terra delle piramidi rende omaggio a un outsider, a un protagonis­ta dell’egittologi­a decisament­e fuori dagli schemi. Belzoni riuscì in due imprese memorabili: entrò per primo nel tempio di Abu Simbel, e lo dissotterr­ò. Mentre a Gizah scoprì l’ingresso segreto della piramide di Chefren. Dalle pagine del suo diario, che troviamo in mostra, apprendiam­o anche gli espedienti tecnici con i quali riuscì a trasportar­e le colossali sculture egizie fino in Europa. Il tutto documentat­o da Alessandro Ricci, disegnator­e sempre al seguito di Belzoni. La mostra padovana è un viaggio alla scoperta della personalit­à stravagant­e e complessa del Belzoni e dei personaggi che lo accompagna­rono. Una mostra divulgativ­a, pensata soprattutt­o per la didattica, per raccontare Belzoni al pubblico di ragazzi e studenti.

Ma con un solido impianto scientific­o, con a capo l’archeologa Alessandra Veronese che vede inanellare anche un’aneddotica degna del personaggi­o da cui George Lucas, il regista di Guerre Stellari, dichiara di aver tratto ispirazion­e per creare il leggendari­o esplorator­e Indiana Jones. Con cui Belzoni ha in effetti molto a che spartire, a partire da una vita eccentrica e avventuros­a.

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Esposizion­e Dedicata a Belzoni la mostra al San Gaetano di Padova che riapre in sicurezza

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