Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
L’egitto di Belzoni l’archeologo-genio di Indiana Jones
Riapertura in sicurezza e con una sensibile riduzione dei costi d’ingresso (12 euro e non più i 16 per il biglietto intero), per la grande mostra dedicata all’esploratore padovano Giovanni Battista Belzoni, organizzata al centro culturale Altinate San Gaetano a Padova. Stringenti le misure di sicurezza: l’impianto di areazione garantirà aria pulita senza ricircolo di quella esistente, si potrà accedere solo con le mascherine, le sale e gli spazi comuni saranno costantemente sanificati e l’audio guida si scaricherà sul proprio smartphone. Nuovi anche gli orari di apertura: dal lunedì al venerdì la mostra sarà aperta dalle 10 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 20. Ci saranno le visite guidate contingentate e con distanziamento - organizzate dalle archeologhe che hanno contribuito alla realizzazione di una mostra che vanta una squadra scientifica quasi tutta al femminile. «La riapertura della mostra – commenta Andrea Colasio, assessore alla Cultura del Comune di Padova – è un segnale importante. In questi mesi di lockdown abbiamo lavorato insieme al Gruppo Icat, organizzatori della mostra, per tornare a godere in sicurezza le avventure di un esploratore unico nella storia». L’egitto di Belzoni. Un gigante nella terra delle piramidi rende omaggio a un outsider, a un protagonista dell’egittologia decisamente fuori dagli schemi. Belzoni riuscì in due imprese memorabili: entrò per primo nel tempio di Abu Simbel, e lo dissotterrò. Mentre a Gizah scoprì l’ingresso segreto della piramide di Chefren. Dalle pagine del suo diario, che troviamo in mostra, apprendiamo anche gli espedienti tecnici con i quali riuscì a trasportare le colossali sculture egizie fino in Europa. Il tutto documentato da Alessandro Ricci, disegnatore sempre al seguito di Belzoni. La mostra padovana è un viaggio alla scoperta della personalità stravagante e complessa del Belzoni e dei personaggi che lo accompagnarono. Una mostra divulgativa, pensata soprattutto per la didattica, per raccontare Belzoni al pubblico di ragazzi e studenti.
Ma con un solido impianto scientifico, con a capo l’archeologa Alessandra Veronese che vede inanellare anche un’aneddotica degna del personaggio da cui George Lucas, il regista di Guerre Stellari, dichiara di aver tratto ispirazione per creare il leggendario esploratore Indiana Jones. Con cui Belzoni ha in effetti molto a che spartire, a partire da una vita eccentrica e avventurosa.