Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Movida selvaggia in piazza dei Signori Giordani: «Adesso chi sbaglia paga»
Gli insulti ai carabinieri e l’arresto di un giovane. Il bar Centoxcento rischia la chiusura fino a un mese
Le immagini che hanno fatto ieri il giro della rete mostrano decine di ragazzi in evidente stato di sovreccitazione alcolica che senza mascherina cantano, urlano, si arrampicano sul muro e ballano a poca distanza l’uno dall’altro. La notte di lunedì, quella che ha salutato la fine del lockdown e riaperto la movida padovana, è stata subito segnata da quanto avvenuto all’una in piazza dei Signori all’angolo con via Dante, all’esterno del bar Centroxcento. Dopo un pomeriggio e una prima serata trascorsi con migliaia di padovani che hanno assaporato senza problemi il rito dell’aperitivo (ma forse con qualche trasgressione sulla regola del distanziamento), superata la mezzanotte gli animi dei più giovani si sono surriscaldati da qualche bicchiere di troppo: in giro c’erano almeno 500 ragazzi, tanto da far intervenire la polizia locale, sollecitata da numerose chiamate dei cittadini. Per placare la situazione, all’1.30 è sopraggiunta anche una pattuglia dei carabinieri.
A quel punto le forze dell’ordine sono state contestate e Lorenzo Sacchiero, 23 anni, padovano con residenza in città, avrebbe fatto partire insulti pesanti. Il giovane è stato ammanettato e il parapiglia sarebbe proseguito anche all’interno dell’auto dei carabinieri. Uno di questi ultimi, secondo la versione dell’arma, avrebbe anche riportato una ferita al labbro. L’arresto di Sacchiero, scarcerato in giornata, è stato convalidato ieri con l’accusa di resistenza e oltraggio. Sono stati chiesti i termini a difesa e la prossima udienza è stata fissata il 31 luglio. Si è parlato anche di botte ricevute dal giovane. «Il mio assistito in ospedale appena uscito? Non mi risultachiarisce l’avvocato Alessandro Baldina che difende il giovane e di fatto smentisce le voci circolate per tutta la giornata -. È molto scosso, vedremo a processo cosa accadrà», si è limitato a dire il legale.
«Era circa l’una e mezza spiega Mauro Baldan, titolare del bar Centoxcento -. Aveva appena cominciato a piovere e stavamo tirando su i tavolini per abbassare la saracinesca. Tanti ragazzi, che fino a qualche minuto prima erano sulla scalinata della Gran Guardia, si sono riversati sotto i portici. Qualcuno ha dato in escandescenze e sono arrivate le forze dell’ordine che hanno chiesto i documenti a tutti, portando poi via il ragazzo. Come esercenti, dopo due mesi e mezzo di chiusura forzata, non ci aspettavamo così tanta gente. Forse ci siamo fatti cogliere un po’ impreparati». Ma per Baldan si profilano nuovi guai: già era stato sanzionato a inizio maggio perché serviva gli spritz sul posto (e con la cannuccia pronta in bicchiere) nonostante l’obbligo di servire solo per asporto. Adesso - e lo ha comunicato in prima persona il sindaco Giordani - è stato attivato l’iter per la sanzione che prevede la chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni.
Il primo cittadino, che ha avuto anche un incontro col prefetto Renato Franceschelli e il questore Isabella Fusiello, è furibondo: «Certe scene accadute di fronte ad alcuni bar del centro sono inammissibili. Come amministrazione abbiamo fatto un grande sforzo di comunicazione per far capire a tutti che le mascherine vanno sempre indossate e gli assembramenti evitati. Quello che ho visto nei video è assolutamente inaccettabile, oltre che pericoloso per la salute di tutti. Attenzione - ammonisce Giordani, rivolgendosi evidentemente ai baristi - chi sbaglia paga. Andando avanti di questo passo le forze dell’ordine arriveranno a chiudere molti locali». Il segretario dell’appe, Filippo Segato, ammette: «Quanto visto nei frame fa male. Ma per il comportamento, forse sbagliato, di un singolo esercente, non si può colpevolizzare l’intera categoria. Ben vengano i controlli delle forze dell’ordine anche se da loro ci aspetteremmo collaborazione più che repressione. Chi gestisce un bar non è un pubblico ufficiale. Se ci sono clienti che se ne fregano di indossare la mascherina l’esercente non può fare il poliziotto». Intanto il consigliere comunale della Lega Alain Luciani chiede una misura drastica: «Si applichi il Daspo urbano».
L’intervento
Vigili e carabinieri chiamati nella notte: oltre 500 ragazzi in giro per la fine del lockdown
Il provvedimento
Avviato l’iter per la sanzione al locale L’appe: noi non siamo pubblici ufficiali