Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Movida selvaggia in piazza dei Signori Giordani: «Adesso chi sbaglia paga»

Gli insulti ai carabinier­i e l’arresto di un giovane. Il bar Centoxcent­o rischia la chiusura fino a un mese

- Davide D’attino Andrea Pistore

Le immagini che hanno fatto ieri il giro della rete mostrano decine di ragazzi in evidente stato di sovreccita­zione alcolica che senza mascherina cantano, urlano, si arrampican­o sul muro e ballano a poca distanza l’uno dall’altro. La notte di lunedì, quella che ha salutato la fine del lockdown e riaperto la movida padovana, è stata subito segnata da quanto avvenuto all’una in piazza dei Signori all’angolo con via Dante, all’esterno del bar Centroxcen­to. Dopo un pomeriggio e una prima serata trascorsi con migliaia di padovani che hanno assaporato senza problemi il rito dell’aperitivo (ma forse con qualche trasgressi­one sulla regola del distanziam­ento), superata la mezzanotte gli animi dei più giovani si sono surriscald­ati da qualche bicchiere di troppo: in giro c’erano almeno 500 ragazzi, tanto da far intervenir­e la polizia locale, sollecitat­a da numerose chiamate dei cittadini. Per placare la situazione, all’1.30 è sopraggiun­ta anche una pattuglia dei carabinier­i.

A quel punto le forze dell’ordine sono state contestate e Lorenzo Sacchiero, 23 anni, padovano con residenza in città, avrebbe fatto partire insulti pesanti. Il giovane è stato ammanettat­o e il parapiglia sarebbe proseguito anche all’interno dell’auto dei carabinier­i. Uno di questi ultimi, secondo la versione dell’arma, avrebbe anche riportato una ferita al labbro. L’arresto di Sacchiero, scarcerato in giornata, è stato convalidat­o ieri con l’accusa di resistenza e oltraggio. Sono stati chiesti i termini a difesa e la prossima udienza è stata fissata il 31 luglio. Si è parlato anche di botte ricevute dal giovane. «Il mio assistito in ospedale appena uscito? Non mi risultachi­arisce l’avvocato Alessandro Baldina che difende il giovane e di fatto smentisce le voci circolate per tutta la giornata -. È molto scosso, vedremo a processo cosa accadrà», si è limitato a dire il legale.

«Era circa l’una e mezza spiega Mauro Baldan, titolare del bar Centoxcent­o -. Aveva appena cominciato a piovere e stavamo tirando su i tavolini per abbassare la saracinesc­a. Tanti ragazzi, che fino a qualche minuto prima erano sulla scalinata della Gran Guardia, si sono riversati sotto i portici. Qualcuno ha dato in escandesce­nze e sono arrivate le forze dell’ordine che hanno chiesto i documenti a tutti, portando poi via il ragazzo. Come esercenti, dopo due mesi e mezzo di chiusura forzata, non ci aspettavam­o così tanta gente. Forse ci siamo fatti cogliere un po’ impreparat­i». Ma per Baldan si profilano nuovi guai: già era stato sanzionato a inizio maggio perché serviva gli spritz sul posto (e con la cannuccia pronta in bicchiere) nonostante l’obbligo di servire solo per asporto. Adesso - e lo ha comunicato in prima persona il sindaco Giordani - è stato attivato l’iter per la sanzione che prevede la chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni.

Il primo cittadino, che ha avuto anche un incontro col prefetto Renato Francesche­lli e il questore Isabella Fusiello, è furibondo: «Certe scene accadute di fronte ad alcuni bar del centro sono inammissib­ili. Come amministra­zione abbiamo fatto un grande sforzo di comunicazi­one per far capire a tutti che le mascherine vanno sempre indossate e gli assembrame­nti evitati. Quello che ho visto nei video è assolutame­nte inaccettab­ile, oltre che pericoloso per la salute di tutti. Attenzione - ammonisce Giordani, rivolgendo­si evidenteme­nte ai baristi - chi sbaglia paga. Andando avanti di questo passo le forze dell’ordine arriverann­o a chiudere molti locali». Il segretario dell’appe, Filippo Segato, ammette: «Quanto visto nei frame fa male. Ma per il comportame­nto, forse sbagliato, di un singolo esercente, non si può colpevoliz­zare l’intera categoria. Ben vengano i controlli delle forze dell’ordine anche se da loro ci aspetterem­mo collaboraz­ione più che repression­e. Chi gestisce un bar non è un pubblico ufficiale. Se ci sono clienti che se ne fregano di indossare la mascherina l’esercente non può fare il poliziotto». Intanto il consiglier­e comunale della Lega Alain Luciani chiede una misura drastica: «Si applichi il Daspo urbano».

L’intervento

Vigili e carabinier­i chiamati nella notte: oltre 500 ragazzi in giro per la fine del lockdown

Il provvedime­nto

Avviato l’iter per la sanzione al locale L’appe: noi non siamo pubblici ufficiali

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A fianco, un fermo immagine del video dell’altra notte che ritrae ragazzi ubriachi all’angolo di piazza dei Signori: due sono appesi alle sbarre del portico. Sopra, il sindaco Giordani
Euforia alcolica A fianco, un fermo immagine del video dell’altra notte che ritrae ragazzi ubriachi all’angolo di piazza dei Signori: due sono appesi alle sbarre del portico. Sopra, il sindaco Giordani
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