Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Scimone, Donaggio una grande amicizia Ora esce il disco
Omaggio all’amicizia Il sodalizio con il maestro Simone
Tra i primi violini, al concerto inaugurale dei Solisti Veneti al teatro Olimpico di Vicenza del 26 ottobre del 1959, c’era anche un giovanissimo Pino Donaggio, che sarebbe diventato in seguito star della musica pop e compositore geniale per il cinema internazionale. L’amicizia tra il maestro Claudio Scimone fondatore e direttore dei Solisti Veneti e Donaggio è sempre stata solida. Negli anni precedenti la scomparsa di Scimone, i due erano tornati a collaborare con intensità, tanto che nel 2015 e nel 2016 il veneziano Donaggio aveva dedicato ai Solisti una serie di composizioni, raccolte nell’album edito dalla Warner Lettere. Dopo il successo di questo album, Donaggio ha deciso di comporre e dedicare ai Solisti altri cinque brani che, in virtù della stima e amicizia con Scimone e dell’ammirazione verso i Solisti, vengono pubblicati ora nel disco Nel cinema e nella classica. Dopo la morte del maestro Scimone, un anno e mezzo fa, parlando con Clementine Scimone, oggi direttore artistico dell’orchestra, Donaggio ha così deciso di dirigere I Solisti nella registrazione di questi brani. Cinque titoli scritti e diretti in studio da Pino Donaggio, dei quali tre completamente inediti: Rimembranza, Effetto notte con solista il clarinetto di Lorenzo Guzzoni, e Concerto per viola e archi, solista
Giancarlo Di Vacri. «Un giorno, parlando di progetti con Claudio Scimone, lui mi disse di scrivere un pezzo per Guzzoni, il clarinettista dei Solisti – dice Donaggio, a proposito di Effetto notte - ho raccolto l’invito e ho scritto il pezzo ispirandomi, come mi è capitato più volte, alla notte veneziana, acqua ferma evocata dagli armonici misteriosi degli archi su cui il clarinetto vaga, come per calli, senza meta».gli altri due brani sono ispirati da alcune composizioni che Donaggio realizzò nel passato: New York Suite con i temi delle colonne sonore dei film di Brian De Palma (Blow out, The Fan e Carrie). E l’immortale Come sinfonia, il primo successo discografico in veste di cantautore, presentato al Festival di Sanremo del 1961, che Donaggio ha rivisitato e adattato all’organico dei Solisti Veneti. «Avevo 19 anni quando scrissi la canzone che cambiò la mia vita – ricorda
Donaggio - presentata al Festival di Sanremo fu subito un successo così grande da impormi il dubbio se il mio futuro fosse il violino classico o le lusinghe delle classifiche pop... il mio insegnante di violino mi espulse dalla sua classe, devo a lui, credo, tutta la mia carriera». Nel disco, anche Dolor y Gloria (2019) di Pedro Almodovar, riproposta in versione strumentale.