Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Piazza dei Signori sorvegliata speciale Iris e Roncajette, spritz «delocalizzati»
Movida, locali pronti ad assoldare i vigilantes in centro per evitare nuovi divieti del Comune Un piano sull’uso delle aree verdi quest’estate a favore dei bar, ma anche per bambini e anziani
Comincia oggi il primo weekend post «lockdown». E mentre la giunta di Palazzo Moroni continua a valutare l’ipotesi di «delocalizzare» alcuni bar nei parchi cittadini come l’iris e il Roncajette, i locali del centro storico (alla luce di quanto successo nella notte di lunedì scorso in piazza dei Signori di fronte al Cento per Cento) saranno sorvegliati in maniera speciale.
Ieri mattina, proprio per evitare il ripetersi delle scene da movida selvaggia che hanno fatto il giro d’italia sul web, c’è stato un nuovo vertice in prefettura tra il numero uno di piazza Antenore, Renato Franceschelli, il questore Isabella Fusiello e il comandante della polizia municipale Lorenzo Fontolan. E al termine dell’incontro, è emersa una linea ben precisa. Durante questo fine settimana, le forze dell’ordine si limiteranno a presidiare il «cuore» della città, in particolare piazza dei Signori, intervenendo qualora ragazzi e baristi non rispettassero (o non facessero rispettare) il divieto di assembramento, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro.
Dopodiché, la mattina di lunedì prossimo, si tireranno le somme. E lo scenario dovesse confermarsi piuttosto critico, con una diffusa inosservanza delle direttive sanitarie emanate dal governo, verranno assunti provvedimenti drastici. Dal divieto di consumazione in piedi (permettendo quindi soltanto quella al tavolo) alla chiusura anticipata dei locali (si continua a parlare, addirittura, delle nove di sera), fino al ritorno al «lockdown» totale. E proprio per prevenire l’adozione di tali misure, che nel caso saranno ovviamente concordate con il sindaco Sergio Giordani, il segretario dell’appe, Filippo Segato, lancia una proposta: «Nei prossimi giorni saremo convocati in prefettura. E appunto per evitare che la situazione degeneri e che i bar debbano subire un ulteriore periodo di serrata completa spiega Segato - avanzeremo l’idea che i locali più frequentati dai giovani si dotino di steward professionisti, anzi di veri e propri vigilantes con il compito di far rispettare le direttive sanitarie». Il rappresentante dei pubblici esercizi padovani si riferisce in primis ai tredici locali di piazza dei Signori: «Per far sì che tutti osservino le regole, basterebbero sei vigilantes. Ognuno di loro verrebbe retribuito con 80 euro a serata. E dunque, se a tale proposta aderissero tutte le attività della piazza, ogni esercente dovrebbe mettere appena 37 euro a serata. Mi pare, francamente, una cifra abbordabile». Una proposta, quella di
Segato, che l’assessore cittadino al Commercio, Antonio Bressa, commenta così, rivolgendosi ai baristi: «Tra non lavorare e lavorare come si faceva prima dell’emergenza coronavirus, ci sono almeno un paio di vie di mezzo. Una è certamente quella dei vigilantes avanzata dall’appe. E l’altra è quella di prevedere soltanto la consumazione al tavolo, evitando così che si ammassino decine di persone in piedi di fronte allo stesso locale».
E ancora, sempre in tema di locali alle prese con la fase post «lockdown», va registrato che pure il Pier 88 di lungargine Scaricatore ha deciso di autoridursi l’orario d’apertura, preferendo chiudere alle 17 anziché alle due di notte (l’altro giorno, come forse si ricorderà, il Gasoline di via Fornace Morandi ha scelto di limitarsi soltanto al servizio di consegna a domicilio e vendita per asporto).
Nel frattempo, come scritto in avvio, il Comune sta studiando un piano per dare l’opportunità ad alcuni bar del centro, specialmente a quelli privi di plateatico, di spostarsi in qualche parco come l’iris, il Roncajette, quello dei Salici alla Guizza e quello di San Carlo all’arcella. Parchi all’interno dei quali, «movida» a parte, la giunta ha intenzione di organizzare molteplici attività rivolte non solo ai ragazzi, ma anche ai bambini (centri estivi), agli anziani (vista la chiusura dei centri diurni), agli sportivi e agli amanti della cultura. Il piano, che si sta mettendo in piedi con le associazioni di volontariato, dovrebbe scattare intorno alla metà di giugno.
Esercizi
Dopo il Gasoline, anche il Pier88 decide di chiudere (solo la sera)