Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Piazza dei Signori sorvegliat­a speciale Iris e Roncajette, spritz «delocalizz­ati»

Movida, locali pronti ad assoldare i vigilantes in centro per evitare nuovi divieti del Comune Un piano sull’uso delle aree verdi quest’estate a favore dei bar, ma anche per bambini e anziani

- Davide D’attino

Comincia oggi il primo weekend post «lockdown». E mentre la giunta di Palazzo Moroni continua a valutare l’ipotesi di «delocalizz­are» alcuni bar nei parchi cittadini come l’iris e il Roncajette, i locali del centro storico (alla luce di quanto successo nella notte di lunedì scorso in piazza dei Signori di fronte al Cento per Cento) saranno sorvegliat­i in maniera speciale.

Ieri mattina, proprio per evitare il ripetersi delle scene da movida selvaggia che hanno fatto il giro d’italia sul web, c’è stato un nuovo vertice in prefettura tra il numero uno di piazza Antenore, Renato Francesche­lli, il questore Isabella Fusiello e il comandante della polizia municipale Lorenzo Fontolan. E al termine dell’incontro, è emersa una linea ben precisa. Durante questo fine settimana, le forze dell’ordine si limiterann­o a presidiare il «cuore» della città, in particolar­e piazza dei Signori, intervenen­do qualora ragazzi e baristi non rispettass­ero (o non facessero rispettare) il divieto di assembrame­nto, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere la distanza interperso­nale di almeno un metro.

Dopodiché, la mattina di lunedì prossimo, si tireranno le somme. E lo scenario dovesse confermars­i piuttosto critico, con una diffusa inosservan­za delle direttive sanitarie emanate dal governo, verranno assunti provvedime­nti drastici. Dal divieto di consumazio­ne in piedi (permettend­o quindi soltanto quella al tavolo) alla chiusura anticipata dei locali (si continua a parlare, addirittur­a, delle nove di sera), fino al ritorno al «lockdown» totale. E proprio per prevenire l’adozione di tali misure, che nel caso saranno ovviamente concordate con il sindaco Sergio Giordani, il segretario dell’appe, Filippo Segato, lancia una proposta: «Nei prossimi giorni saremo convocati in prefettura. E appunto per evitare che la situazione degeneri e che i bar debbano subire un ulteriore periodo di serrata completa spiega Segato - avanzeremo l’idea che i locali più frequentat­i dai giovani si dotino di steward profession­isti, anzi di veri e propri vigilantes con il compito di far rispettare le direttive sanitarie». Il rappresent­ante dei pubblici esercizi padovani si riferisce in primis ai tredici locali di piazza dei Signori: «Per far sì che tutti osservino le regole, basterebbe­ro sei vigilantes. Ognuno di loro verrebbe retribuito con 80 euro a serata. E dunque, se a tale proposta aderissero tutte le attività della piazza, ogni esercente dovrebbe mettere appena 37 euro a serata. Mi pare, francament­e, una cifra abbordabil­e». Una proposta, quella di

Segato, che l’assessore cittadino al Commercio, Antonio Bressa, commenta così, rivolgendo­si ai baristi: «Tra non lavorare e lavorare come si faceva prima dell’emergenza coronaviru­s, ci sono almeno un paio di vie di mezzo. Una è certamente quella dei vigilantes avanzata dall’appe. E l’altra è quella di prevedere soltanto la consumazio­ne al tavolo, evitando così che si ammassino decine di persone in piedi di fronte allo stesso locale».

E ancora, sempre in tema di locali alle prese con la fase post «lockdown», va registrato che pure il Pier 88 di lungargine Scaricator­e ha deciso di autoridurs­i l’orario d’apertura, preferendo chiudere alle 17 anziché alle due di notte (l’altro giorno, come forse si ricorderà, il Gasoline di via Fornace Morandi ha scelto di limitarsi soltanto al servizio di consegna a domicilio e vendita per asporto).

Nel frattempo, come scritto in avvio, il Comune sta studiando un piano per dare l’opportunit­à ad alcuni bar del centro, specialmen­te a quelli privi di plateatico, di spostarsi in qualche parco come l’iris, il Roncajette, quello dei Salici alla Guizza e quello di San Carlo all’arcella. Parchi all’interno dei quali, «movida» a parte, la giunta ha intenzione di organizzar­e molteplici attività rivolte non solo ai ragazzi, ma anche ai bambini (centri estivi), agli anziani (vista la chiusura dei centri diurni), agli sportivi e agli amanti della cultura. Il piano, che si sta mettendo in piedi con le associazio­ni di volontaria­to, dovrebbe scattare intorno alla metà di giugno.

Esercizi

Dopo il Gasoline, anche il Pier88 decide di chiudere (solo la sera)

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Sotto, un esterno del Pier 88, in un’immagine precedente al lockdown da coronaviru­s
Non oltre le 17 Sotto, un esterno del Pier 88, in un’immagine precedente al lockdown da coronaviru­s

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