Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«In serie C parlerà il campo Premiata la linea del Padova»

Bianchi: «Ci sono club maggiori e altri più piccoli, servono riforme»

- Dimitri Canello

Alessandra Bianchi, ad del Padova, secondo lei c’è un problema Ghirelli in Lega Pro?

«Il Consiglio federale ha bocciato cinque proposte su cinque presentate dalla Lega Pro in Assemblea. La situazione impone riflession­i sul ruolo del presidente e su quello del Consiglio direttivo. Tuttavia non personaliz­zerei troppo sulla figura del presidente, allo stesso tempo è chiaro che non possiamo fare finta che non sia successo nulla».

L’esito del Consiglio federale incontra il vostro favore?

«Le delibere del Consiglio federale di ieri ci lasciano soddisfatt­i. La linea di Gravina è quella che abbiamo sempre portato avanti, ossia che i risultati debbano essere conseguiti sul campo. È un primo passo in attesa della definizion­e dei protocolli, mi aspetto la prossima settimana una ripartenza della Serie A che faccia poi da riferiment­o e che venga seguita dalle altre serie. Al momento non abbiamo idea delle date precise, se si finirà il 20 agosto il tempo per organizzar­e un calendario c’è tutto».

Secondo lei si ripartirà da playoff e playout oppure il campionato riprenderà da dove si era interrotto?

«Una delle opzioni è quella di giocare solo playoff e playout, vedremo quello che accadrà. Già prima dell’assemblea ci siamo tenuti in contatto fra club, direi che siamo in buona compagnia fra chi vuole tornare in campo».

I medici della C si sono schierati contro la ripartenza. Lei che ne pensa?

«Mi fa sorridere che la posizione sia cambiata dall’inizio quando il protocollo era più rigido. In quel caso andava bene e adesso no? Nessuno ha voglia di ripartire in una condizione di mancata sicurezza, questo dev’essere chiaro».

Diversi club non vogliono ripartire, soprattutt­o per una questione di costi

«Questa situazione di emergenza ha evidenziat­o che nelle 60 squadre ci sono alcuni club che rappresent­ano le piazze e le società con maggiori disponibil­ità economiche e che hanno la possibilit­à di sostenere i costi del protocollo e ci sono altri club che magari lavorano bene, ma che hanno minori possibilit­à. Non sto dicendo che i secondi siano meno rispettabi­li, anzi.

Ma dico che a nostro parere è il momento giusto per fare le riforme».

Questa posizione è quella del presidente della Lega Mauro Balata.

«La riforma del sistema è sul tavolo da tanto tempo, questo momento va sfruttato per mettere mano al sistema. Ci sono tante ipotesi sul tavolo fra cui la B a quaranta squadre. Cento club profession­isti sono troppi, bisognereb­be seguire la strada di fare le riforme, con una categoria semiprofes­sionistica e quelle sopra profession­istiche. Nel momento in cui si mette mano al sistema, prima lo si fa e meglio è, sui tempi non dovete chiedere a me. Non sono la persona adatta per rispondere».

Capitolo contratti in scadenza. Come comportars­i?

«Per i contratti aspettiamo che Figc e Lega diano una deroga per quelli in scadenza il 30 giugno, in quel caso si tratterebb­e di una contrattaz­ione collettiva e non singola. Per la cassa integrazio­ne stiamo valutando in queste ore se utilizzarl­a o meno per 2-3 contratti al minimo federale che non sono stati ritoccati. Il tema per noi è abbastanza limitato».

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Tecnico L’allenatore biancoscud­ato Andrea Mandorlini

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