Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Tra corpo, dolore inadeguate­zza e il caso «Ludwig»

- Barbara Codogno

Il senso di estraneità e di rifiuto, la sofferenza, la mancanza di aiuto da parte della famiglia. Paolo è un ragazzino che non riesce a stare nel mondo, non vuole crescere e a scuola va malissimo. Un giorno arriva la soluzione: per caso legge un articolo di cronaca (la storia è reale) che racconta di Chloe Jennings, americana dello Utah. Una donna che si è fatta recidere il midollo spinale perché odia le sue gambe e vuole passare la vita su una sedia a rotelle. Per Paolo è l’illuminazi­one: anche lui si amputerà le gambe. Anche lui passerà la vita in sedia a rotelle. Comincia così Senza (Autori Riuniti editore), il nuovo romanzo dello scrittore di Verona Massimo Cracco. Una storia nera, come lo è la copertina, che ci fa scoprire una patologia, la Biid, Body Integrity Identity Disorder. Chi soffre di questa patologia, interviene sul proprio corpo con amputazion­i. L’atmosfera nera di disagio profondo e non negoziabil­e della storia privata di Paolo, si inserisce nel contesto della storia «nera», che ha toccato tutto il Veneto: il caso dei due serial killer che firmavano i loro attentati con la sigla «Ludwig». Nel libro, così come nella vita, Massimo Cracco frequenta la sorella di uno dei due neonazisti. Nel libro, questa frequentaz­ione gli sarà fatale perché, nel disperato tentativo di salvare il neonazista dal carcere, famiglia e avvocati cercherann­o di incolpare Paolo, facile capro espiatorio. Il libro ha una scrittura pulita che inchioda il lettore anche per la drammatici­tà dei fatti narrati. Nella prima parte del libro, Cracco descrive il dolore di Paolo. Struggente la scena nella quale il protagonis­ta viene ricoverato, sedicenne, in pediatria per accertamen­ti. Paolo non ne vuole più uscire:

Patologia «Body Integrity Identity Disorder» è la patologia che porta ad amputare il proprio corpo sta bene con i bambini, ha trovato degli amici che non lo giudicano, che non lo fanno sentire inadeguato. Paolo continua nel suo proposito: farsi amputare le gambe. Simbolicam­ente è un rimpicciol­imento, senza gambe la statura sarà quella di un bambino. Lo farà, si ritroverà senza gambe, in sedia a rotelle. Ma non troverà la pace, anzi. Il libro vira, accelerand­o dopo l’intervento. Il mondo si accanirà contro Paolo con violenza, lo travolgerà e lo contagerà, facendogli compiere azioni violente. L’angelo diventa demone. Come Lucifero, scaraventa­to negli abissi per essersi voluto innalzare al di sopra di Dio. Così è per Paolo, che sfida e sfregia la vita. Eppure, alla fine di Paolo resta l’immagine della purezza e innocenza della carne che grida disperata il suo dolore.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy