Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Plateatici, una valanga di domande Primi tavolini al posto dei parcheggi

Oltre 170 richieste approvate o da evadere. I locali in centro che si sono già «allargati»

- Davide D’attino

Quello cominciato ieri è il secondo weekend post «lockdown». E come concordato dal prefetto Renato Francesche­lli, dal questore Isabella Fusiello e dal sindaco Sergio Giordani, tutti i locali della cosiddetta movida (non solo quelli del centro storico, ma anche gli altri che si trovano all’interno delle mura cinquecent­esche della città) verranno sorvegliat­i in maniera speciale. Le forze dell’ordine, coadiuvate dagli steward profession­isti assunti da alcuni bar, saranno infatti in servizio per ricordare ai clienti il divieto di assembrame­nto e l’obbligo d’indossare la mascherina, cercando il più possibile di mantenere la distanza interperso­nale di almeno un metro. L’obiettivo condiviso da tutti gli attori in campo, d’altronde, è quello di evitare ulteriori misure drastiche come quelle che, la scorsa settimana, hanno colpito il chiosco Tadi di riviera Mussato e il bar Cento per Cento di piazza dei Signori, entrambi costretti a tenere abbassata la saracinesc­a per cinque giorni per non aver rispettato (o fatto rispettare) le direttive sanitarie anti-contagio emanate dal governo. «Gli esercenti che dispongono del plateatico e che non riescono a gestire la calca di persone di fronte al loro locale - continuano a ripetere l’assessore cittadino al Commercio, Antonio Bressa, e il segretario dell’appe, Filippo Segato - si limitino a servire soltanto chi è seduto. Mentre quelli che non hanno tavolini all’aperto, come qualcuno di loro ha già fatto, si dotino di un vigilantes per far osservare ai clienti, soprattutt­o a quelli più giovani, le norme che disciplina­no questa nuova fase di convivenza con il virus».

Nel frattempo, dopo aver già regolarizz­ato le posizioni di tutte le attività che si affacciano su piazza dei Signori, piazza dei Frutti e piazza delle Erbe, gli uffici del Comune sono ancora alle prese con più di cento richieste pervenute da altrettant­i esercizi che intendono ampliare il loro plateatico oppure usufruire per la prima volta di tale opportulor­o nità: «Dopo averne già analizzate e approvate 73 - ricorda l’assessore Bressa - ne restavano da esaminare 55. Ma nelle ultime ore, se ne sono aggiunte almeno altre 50. Tanto che, per smaltirle tutte, saranno necessari ancora tre-quattro giorni». E intanto, sempre autorizzat­i da Palazzo Moroni, ieri sono spuntati i primi tavolini al posto di spazi per il parcheggio. È il caso, ad esempio, del ristorante Ai Navigli di riviera Tiso da Camposampi­ero,

del Green Street Club di via Dante e della caffetteri­a I Gelati di Gaia di via Siracusa, che da ieri possono appunto disporre di un piccolo plateatico di fronte al loro locale, «rubando» lo spazio finora occupato da stalli bianchi o carico-scarico. E più o meno lo stesso provvedime­nto, all’angolo tra via Soncin e via Obizzi (zona Ghetto), è stato adottato per l’enoteca La Boccia e l’osteria Dal Capo, che hanno potuto sistemare i tavolini nel vicolo che sbuca in piazza Duomo. Niente da fare, invece, per il ristorante Passando per Modena di Prato della Valle, che si è visto bocciare dalla Soprintend­enza la richiesta di ampliare il proprio plateatico (oggi limitato al sotto portico) all’interno dell’anello che gira attorno all’isola Memmia. Sempre ieri infine, rimanendo in Prato della Valle, è giunta l’ufficialit­à della cancellazi­one del tradiziona­le Luna Park del

Santo, che sarebbe dovuto cominciare venerdì scorso per concluders­i domenica 15 giugno: «Purtroppo - spiega l’assessore Bressa - non ci sono più i tempi tecnici per poter organizzar­e la manifestaz­ione in assoluta sicurezza come stabilito dalle norme anti-covid 19». Le giostre, pur con tutti i condiziona­li del caso, potrebbero essere ricalendar­izzate sotto Natale.

Novità e rinunce Dal Ghetto al Duomo, prove di dehors liberi In Prato niente Luna Park del Santo

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Non occupa i parcheggi, ma la stradina in ciotoli: siamo all’osteria dal Capo, nei pressi del Duomo
Nel vicolo Non occupa i parcheggi, ma la stradina in ciotoli: siamo all’osteria dal Capo, nei pressi del Duomo

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