Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Zambelli (Rovigo Delta): «Il Covid ci ha bloccati, pronto a lasciare il rugby»
Ieri la prima conferenza post lockdown da Covid-19 nel giorno di quella che, per la Femi-cz Rugby Rovigo Delta, sarebbe potuta essere la vigilia della finale scudetto. Nella sala consiliare della società rossoblù, tra trofei e maglie feticcio del popolo rossoblù, la comunicazione del presidente Francesco Zambelli: «Proseguo un altro anno, per il senso di responsabilità del ruolo che ricopro, ma poi sono pronto a lasciare il mondo del rugby come presidente».
Un annuncio, drastico, più volte rimarcato nell’arco degli ultimi due anni. Troppi oneri, e pochi onori sulle spalle del patron di viale Alfieri. Anche se Zambelli, al suo fianco il direttore generale della Femi-cz Rugby Rovigo Delta Roberto Roversi, ha annunciato due novità positive: l’impegno del Comune di Rovigo a pagare entro giugno i 68mila euro spesi dalla società nel 2015 (per lavori extra, pena la chiusura dello stadio e l’annullamento all’epoca delle amichevoli di lusso in pre stagione). E poi l’accoglimento della modifica della convenzione per l’utilizzo del Battaglini gestita dalla Rugby Rovigo Delta per lo sviluppo di attività agonistica senior e junior, in convivenza con il vivaio della
Monti Rugby. Ma la «sua» Femi-cz Rugby Rovigo Delta è una società con soli 10 mila euro, anche se - ha sottolineato Zambelli - «non ci sono debiti e nessuno avanza una lira. I mancati incassi dalle partite non giocate per lo stop prematuro del campionato sono di circa 90 mila euro e li coprirò io. Poi in forse sono ancora i premi federali per la posizione in classifica da playoff».
Zambelli si appresta a vivere l’ultima stagione da presidente. «Non era possibile mollare - spiega ancora il numero uno di viale Alfieri -. I contratti ci sono, qualche giocatore è andato via malvagiamente stimolato da altre situazioni, ma non ho mai ostacolato nessuno. Per fortuna abbiamo Casellato che mi ha garantito che i risultati arriveranno anche con i giocatori a disposizione». Il presidente del Rovigo è pronto a lasciare una società sana. «Faremo un anno di stand-by - conclude Zambelli -. Ribadisco che non abbiamo debiti, ma non siamo ora nelle condizioni di programmazioni triennali, prima dobbiamo rendere più forte la società».