Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Va a correre e cade nel dirupo Muore runner

Scivola per cento metri sul sentiero del Cavallo: la vittima, di Bassano, aveva 36 anni

- Centin, Citter

Fabrizio ROMANO D’EZZELINO (VICENZA) Bevilacqua, runner 36enne di Bassano, conosceva a memoria il sentiero del «Cavallo» sul Grappa. Ieri mattina, la sua ultima corsa: è caduto in un dirupo ed è morto.

Affrontava ROMANO D’EZZELINO (VICENZA) quasi ogni giorno quel percorso, di corsa, dalle pendici del monte Grappa, mantenendo l’andatura in salita per circa tre chilometri sul versante vicentino. Un sentiero, quello «del Cavallo», che Fabrizio Bevilacqua, runner 36enne di Bassano, conosceva a memoria. Lo aveva percorso anche ieri mattina, dalle 9, ma non ha fatto più rientro a casa, dove la mamma lo aspettava per le 11. Il corpo di Bevilacqua è stato trovato solo a tarda sera, dopo quasi otto ore di ricerche, in una zona irta e scoscesa: deve essere inciampato scendendo, ruzzolando per un centinaio di metri.

Ad allertare la centrale operativa del Suem di Crespano, all’ora di pranzo, è stata la madre, preoccupat­a per il mancato appuntamen­to. Ad inquietarl­a il fatto che il cellulare squillasse a vuoto. E si è subito mossa la macchina dei soccorsi e degli amici della vittima, del gruppo bassanese di cui faceva parte, l’«emme Running Team», associazio­ne sportiva dilettanti­stica di Cassola, affiliata alla Federatlet­ica. Le ricerche sono state estese dal punto di ritrovamen­to dell’auto del runner, parcheggia­ta in Valle Santa Felicita, a Romano d’ezzelino, Vicenza. Le squadre del Soccorso alpino della Pedemontan­a del Grappa si sono suddivise il territorio e hanno iniziato a percorrere tutti i sentieri a monte dell’auto. Sul posto anche il centro mobile di coordiname­nto delle ricerche e le unità cinofile, tra le quali una molecolare arrivata da Bolzano.

Impegnato nelle ricerche anche Leone 1, l’elicottero di Treviso emergenza che, dal primo pomeriggio, ha sorvolato la zona tra i comuni di Borso del Grappa, Treviso e Romano. Una perlustraz­ione accurata, interrotta alle 17 quando il pilota ha dovuto far rientro alla base per fare rifornimen­to di carburante. Subito dopo Leone 1 si è levato nuovamente in volo ed è tornato sul Grappa per la ricognizio­ne. A terra, invece, le ricerche a vasto raggio proseguiva­no, coinvolti anche i vigili del fuoco di Bassano, i carabinier­i e le unità cinofile dell’associazio­ne nazionale carabinier­i. Alle 18, una squadra del Soccorso alpino che era salita su uno dei pulpiti della dorsale sotto cui passa il sentiero del Cavallo, ha notato una mascherina. I volontari, da sotto, sono quindi risaliti a pettine e, a quota 450, hanno trovato il corpo. Bevilacqua, 37 anni da compiere a ottobre, era salito sulla cresta ed era scivolato, precipitan­do per un centinaio di metri. A recupere con il verricello e portare a valle la salma l’eliambulan­za di Treviso.

«Fabrizio era un grande appassiona­to di montagna, di recente si era dato anche all’arrampicat­a - fa sapere Mirko Chemello, presidente del Emme Running Team, gruppo che conta 200 iscritti -. Conosceva a memoria quel percorso, era quello che amava più di tutti, saliva per due tre chilometri, con un dislivello di settecento metri e poi spesso veniva a trovarmi in negozio. Si allenava quasi ogni giorno su quel percorso, ma il fatto di essere troppo sicuri a volte può costare caro». Bevilacqua, un lavoro da impiegato in un’azienda di trasporti, poi l’esperienza profession­ale, fino a poche settimane fa, nella nota ditta Scarpa di Asolo, era una persona molto dinamica, amante delle avventure, delle gare, in cui si cimentava con discreti risultati. «Era un po’ pazzo, coinvolgen­te in tutto», lo ricorda l’amico Chemello.

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 ??  ?? In azione Una foto che ritrae Fabrizio Bevilacqua impegnato in una corsa in montagna, la sua passione
In azione Una foto che ritrae Fabrizio Bevilacqua impegnato in una corsa in montagna, la sua passione

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