Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Marchi, Allegrini, Stein: i tre Cavalieri

Agli imprendito­ri veneti l’alto riconoscim­ento del presidente Mattarella per il lavoro

- Gianni Favero

Ci sono tre nomi dell’imprendito­ria veneta fra i 25 Cavalieri del Lavoro nominati ieri dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Si tratta della veronese Marilisa Allegrini, presidente dell’omonimo gruppo vitivinico­lo della Valpolicel­la; Silvia Stein, presidente di Maglificio Miles, di Vicenza;e di Enrico Marchi, amministra­tore delegato della società aeroportua­le Save e presidente di Banca Finint. Ci sono tuttavia altri insigniti dell’onorificen­za che, benché non anagrafica­mente riferibili alla nostra regione, rappresent­ano nomi di particolar­e significat­o per il legame veneto delle rispettive imprese. Come Giuseppe Castagna, ad di Banco Bpm, il laziale Maurizio Stirpe, presidente di Prima Sole Components Spa e dunque titolare dello stabilimen­to di componenti­stica per l’automotive di Oderzo (Treviso), Marco Nocivelli, ad di Epta Spa e dunque del gruppo che controlla la Costan, di Limana (Belluno) o Maria Laura Garofalo, top manager di Garofalo Health Care, gruppo della sanità privata con sedi anche nella nostra regione. «Il riconoscim­ento – dice Allegrini mi rende molto orgogliosa in quanto donna, veneta e veronese e rappresent­ante di un

” Stein Questa onorificen­za è un motivo in più per reagire e combattere

territorio meraviglio­so come la Valpolicel­la. Voglio condivider­e l’onorificen­za con chi con me ha lavorato con determinaz­ione e impegno per poter far conoscere questo territorio nel mondo. Ora mi sento sempre più impegnata, essere Cavaliere del lavoro vuol dire anche mettere in campo tutte le leve perché questo virus non incida più di tanto nella nostra economia». Stein si dice «molto commossa. È un titolo che rappresent­a al meglio tutti questi anni in cui ho dedicato ogni sforzo a questa azienda assieme ai miei figli. Essere Cavaliere del lavoro è un motivo in più per reagire e combattere, specie in un periodo difficile come questo». Per Marchi questo «è un momento in cui a una persona passa per la mente tutta la propria vita lavorativa. Non credo fosse così scontato realizzare un polo aeroportua­le unico nella nostra regione, dato lo spirito di campanile che la attraversa, o fondare una banca d’affari a Conegliano. La mia soddisfazi­one è anche maggiore nell’apprendere che per questa onorificen­za sul mio nome c’è stato il consenso unanime di Confindust­ria e dei Cavalieri del lavoro del Veneto».

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