Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Senza contagi da sei giorni Virus in ritirata dal Polesine

Ma l’usl: ancora prudenza. Controlli anti-movida in piazza Vittorio intensific­ati «Zhermack» a Badia, la multinazio­nale non anticipa la cassa: la Uil sulle barricate

- Marco Baroncini Natascia Celeghin (ha collaborat­o Antonio Andreotti)

Sesto giorno di fila senza nuovi contagi da coronaviru­s in Polesine. E mentre si conferma il trend positivo più lungo da inizio pandemia, nel capoluogo polesano anche nel weekend intensific­ati i controlli anti-assembrame­nti da movida.

«Sei giorni consecutiv­i a contagio zero nella nostra provincia — annuncia Antonio Compostell­a, direttore generale dell’azienda sanitaria Usl 5 “Polesana” — Ottima notizia in vista delle nuove aperture, della settimana prossima. Dobbiamo però rimanere responsabi­li». Scendono anche i ricoveri, a quota 3, in «area Covid» all’ospedale di Trecenta e il totale dei guariti rimane fermo a 380 da inizio epidemia. Le vittime in provincia di Rovigo da inizio emergenza sono 37. La buona notizia è che nella giornata di venerdì sono nati ben 5 bambini in Polesine.

Durante i due mesi di criticità sanitaria non è mancato il servizio di «Cure palliative» dell’usl «Polesana»: 163 i pazienti fragili raggiunti a domicilio. Una èquipe composta da infermieri, medici palliativi­sti e di medicina generale, psicologi e assistenti sociali che hanno lavorato per realizzare un’efficace rete territoria­le in grado di soddisfare bisogni clinici complessi.

Mentre ci si avvia alla normalità, le città tornano a riempirsi di vita in locali e ristoranti, ma non mancano le task force di controllo da parte delle Forze dell’ordine. Sono iniziati l’altro ieri i controlli serali in centro storico nel capoluogo per la «movida».

Controlli proseguiti anche ieri, con inizio alle 18.45 in piazza Vittorio e durati fin verso le 22. La presenza di carabinier­i, agenti e finanzieri è stata costante, per cercare di tenere a bada possibili assembrame­nti nei locali a scopo preventivo e non punitivo. Non ci sono state multe. La «task force» è destinata a proseguire anche domani sera, che è un prefestivo nel «ponte» del 2 Giugno e ancora in settimana.

Intanto arriva a cinque giorni consecutiv­i, da lunedì all’altro ieri, la striscia di «zero multe» da parte delle forze dell’ordine polesane per violazione del contenimen­to del coronaviru­s. Il trend positivo era già iniziato il 19 scorso, ma si era interrotto domenica a causa della presenza di due rom provenient­i dal Lazio — e quindi non autorizzat­i ad essere fuori regione — pizzicati nel capoluogo dalle Volanti. La sanzione per violazione del contenimen­to del Covid-19 va da 400 a 3.000 euro (ridotta del 30 per cento se pagata entro 30 giorni).

Tensione invece sul fronte sindacale, dove la Uil di Padova e Rovigo ha preso posizione contro la «Zhermack» di Badia Polesine, multinazio­nale americana che produce materiali per il settore dentale ed del benessere. Al centro la mancata anticipazi­one della cassa integrazio­ne per 272 dipendenti, che dovranno ricorrere agli ammortizza­tori sociali fino al

31 agosto.

«È inaccettab­ile che aziende così strutturat­e non anticipino la “cassa” non per mancanza di risorse finanziari­e, ma per la politica della multinazio­nale — afferma Enrico Crescenzio della Uiltec — Non siamo disponibil­i a firmare in aziende così importanti accordi che non prevedano l’anticipo. Ricordiamo che la cassa integrazio­ne è un patrimonio che ha permesso il sostegno di aziende e lavoratori in moltissime crisi».

«Zhermack» ha fatturato solo a Badia Polesine circa 100 milioni di euro nel 2019. La multinazio­nale ha chiesto l’accesso agli ammortizza­tori sociali a causa delle difficoltà portate dal coronaviru­s che ha ridotto l’approvvigi­onamento delle materie prime.

Multe zero

Da cinque giorni nessuna sanzione per violazioni alle norme antiinfezi­one

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