Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Senza contagi da sei giorni Virus in ritirata dal Polesine
Ma l’usl: ancora prudenza. Controlli anti-movida in piazza Vittorio intensificati «Zhermack» a Badia, la multinazionale non anticipa la cassa: la Uil sulle barricate
Sesto giorno di fila senza nuovi contagi da coronavirus in Polesine. E mentre si conferma il trend positivo più lungo da inizio pandemia, nel capoluogo polesano anche nel weekend intensificati i controlli anti-assembramenti da movida.
«Sei giorni consecutivi a contagio zero nella nostra provincia — annuncia Antonio Compostella, direttore generale dell’azienda sanitaria Usl 5 “Polesana” — Ottima notizia in vista delle nuove aperture, della settimana prossima. Dobbiamo però rimanere responsabili». Scendono anche i ricoveri, a quota 3, in «area Covid» all’ospedale di Trecenta e il totale dei guariti rimane fermo a 380 da inizio epidemia. Le vittime in provincia di Rovigo da inizio emergenza sono 37. La buona notizia è che nella giornata di venerdì sono nati ben 5 bambini in Polesine.
Durante i due mesi di criticità sanitaria non è mancato il servizio di «Cure palliative» dell’usl «Polesana»: 163 i pazienti fragili raggiunti a domicilio. Una èquipe composta da infermieri, medici palliativisti e di medicina generale, psicologi e assistenti sociali che hanno lavorato per realizzare un’efficace rete territoriale in grado di soddisfare bisogni clinici complessi.
Mentre ci si avvia alla normalità, le città tornano a riempirsi di vita in locali e ristoranti, ma non mancano le task force di controllo da parte delle Forze dell’ordine. Sono iniziati l’altro ieri i controlli serali in centro storico nel capoluogo per la «movida».
Controlli proseguiti anche ieri, con inizio alle 18.45 in piazza Vittorio e durati fin verso le 22. La presenza di carabinieri, agenti e finanzieri è stata costante, per cercare di tenere a bada possibili assembramenti nei locali a scopo preventivo e non punitivo. Non ci sono state multe. La «task force» è destinata a proseguire anche domani sera, che è un prefestivo nel «ponte» del 2 Giugno e ancora in settimana.
Intanto arriva a cinque giorni consecutivi, da lunedì all’altro ieri, la striscia di «zero multe» da parte delle forze dell’ordine polesane per violazione del contenimento del coronavirus. Il trend positivo era già iniziato il 19 scorso, ma si era interrotto domenica a causa della presenza di due rom provenienti dal Lazio — e quindi non autorizzati ad essere fuori regione — pizzicati nel capoluogo dalle Volanti. La sanzione per violazione del contenimento del Covid-19 va da 400 a 3.000 euro (ridotta del 30 per cento se pagata entro 30 giorni).
Tensione invece sul fronte sindacale, dove la Uil di Padova e Rovigo ha preso posizione contro la «Zhermack» di Badia Polesine, multinazionale americana che produce materiali per il settore dentale ed del benessere. Al centro la mancata anticipazione della cassa integrazione per 272 dipendenti, che dovranno ricorrere agli ammortizzatori sociali fino al
31 agosto.
«È inaccettabile che aziende così strutturate non anticipino la “cassa” non per mancanza di risorse finanziarie, ma per la politica della multinazionale — afferma Enrico Crescenzio della Uiltec — Non siamo disponibili a firmare in aziende così importanti accordi che non prevedano l’anticipo. Ricordiamo che la cassa integrazione è un patrimonio che ha permesso il sostegno di aziende e lavoratori in moltissime crisi».
«Zhermack» ha fatturato solo a Badia Polesine circa 100 milioni di euro nel 2019. La multinazionale ha chiesto l’accesso agli ammortizzatori sociali a causa delle difficoltà portate dal coronavirus che ha ridotto l’approvvigionamento delle materie prime.
Multe zero
Da cinque giorni nessuna sanzione per violazioni alle norme antiinfezione