Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Dieci giorni senza nuovi contagiati Il virus porta solo altre due multe
L’usl: nell’ospedale Covid a Trecenta rimasti due ricoverati
Decimo giorno senza contagi da coronavirus in Polesine, ma ancora multe delle Forze dell’ordine. Sul fronte sanitario — ha riferito il direttore generale dell’usl 5 «Polesana», Antonio Compostella — fermi a 449 i polesani con positività al Covid-19 da inizio epidemia. In «area Covid» all’ospedale di Trecenta solo due i ricoverati. «Pazienti che, a breve, saranno trasferiti in altro reparto e potremo ripristinare l’attività ordinaria del “San Luca” — ha spiegato Compostella — Mancano ancora Chirurgia e il Pronto Soccorso, ma entro un mese l’ospedale di Trecenta tornerà alla normalità».
Però sul ritorno a pieno regime di tutti i servizi dell’ospedale altopolesano s’interroga il «Comitato dei cittadini per il San Luca» che paventa l’ipotesi di «ulteriori tagli ai servizi dell’ospedale».
Sul fronte-controlli per il contenimento della diffusione del coronavirus, poche le infrazioni contestate in occasione della Festa della Repubblica dell’altro ieri. I carabinieri del Comando provinciale hanno sanzionato due persone, «pizzicate» fuori dalla
«West Nile»
Nuova possibile emergenza: partita la prevenzione contro le larve della zanzara
loro regione di appartenenza. Una scelta che ai due sanzionati è costata cara, dai 400 ai 3.000 euro a testa.
Terminata un’emergenza ne scatta un’altra a livello locale per la prevenzione del virus della Febbre del Nilo. Partiti il 10 aprile scorso i trattamenti anti-larve su circa 200 chilometri di fossati in tutta la provincia secondo un piano coordinato dall’usl 5. La febbre «West Nile» trasmessa dalla zanzara «culens pipiens» in Polesine aveva avuto zero contagi nell’estate 2019 contro le 19 morti nel 2018 da 45 contagiati.