Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Policlinico, gli infermieri denunciano «Senzatetto dormono nei corridoi»
A tre giorni dall’inizio dei centri estivi, tanto attesi dai più piccoli e dai loro genitori, scoppia la bufera dei certificati medici.
In queste ore, al momento dell’iscrizione, sono tanti i genitori di bimbi tra i quattro e i sei anni, che si sono sentiti chiedere dalle strutture che hanno organizzato il centro estivo un certificato medico che attesti la «sana e robusta costituzione» dei bambini. Alcuni centri dicono che lo hanno sempre chiesto, altri lo fanno per mettersi al riparo da possibili contagi che metterebbero in seria difficoltà tutti i partecipanti e gli altri bambini. I pediatri hanno riferito ai genitori che il certificato ber i bimbi tra i 4 e i 6 anni non è necessario. Perché questo dice l’ordinanza regionale che stabilisce le modalità di accesso ai centri per bambini. Vista la difficoltà ad accedere al pediatra di base, e visto che molti pediatri hanno dato chiare indicazioni alle famiglie sul fatto che il certificato non serve, i genitori si sono rivolti ai medici privati, per avere rapidamente il foglio che i centri pretendono ma che, appunto, non serve.
Lo spiega Franco Pisetta, presidente regionale della Federazione italiana medici pediatri: «A proposito dei certificati - ricorda il pediatra -, la Regione ha fatto una scelta chiara che si fonda sul ”patto di responsabilità” tra famiglie e strutture. Il certificato che molti chiedono, che certifica la sana e robusta costituzione e che quindi esclude il conta
L’azienda ospedaliera di notte è affollata di senzatetto e tossicodipendenti che dormono nel corridoio dal policlinico al monoblocco. «È vergognoso – denuncia Luigino Zuin, del sindacato infermieri Nursing Up – Il posto di polizia dovrebbe essere aperto h24, non solo fino alle due di notte. Così non è sicuro e si rischiano anche danni alle attrezzature». (si. mo.) gio Covid 19, è del tutto inutile, perché, come ormai sappiamo, il contagio può avvenire successivamente alla visita. Quello che è giusto chiedere invece è una certificazione dei genitori che i piccoli non abbiano qualche sintomo, come la febbre, che possa far pensare a un possibile contagio, cosa che peraltro, come abbiamo visto, nei bambini è assai rara». A quel punto, aggiunge ancora il medico, «saranno i genitori a tenere a casa il bambino e a chiamare il pediatra, che chiederà un test, in questo caso sarà opportuno un tampone e una risposta in tempi rapidi». «Abbiamo sempre chiesto il certificato, perché fa parte del nostro regolamento - spiegano alla Scuola di equitazione in via Libia, che lunedì farà partire i Lo abbiamo centri estivi -. sempre fatto».
Intanto, mentre non senza fatica l'assessore alla Scuola del Comune di Padova, Cristina Piva, sta organizzando i centri estivi (dal 29 giugno al 24 luglio) soltanto per i circa 850 bambini da zero a tre anni che frequentano gli asili nido comunali, la giunta di Palazzo Moroni ha deciso di sostenere economicamente le famiglie più bisognose che intendono mandare i figli (iscritti alle scuole materne, primarie e secondarie di primo grado) nei centri estivi organizzati dai privati. L’elenco delle strutture disponibili, al momento 19, è stato pubblicato ieri su www.padovanet.it. Il contributo al pagamento della retta sarà di 40 euro a settimana, per un massimo di quattro settimane, per la frequenza del centro estivo con il servizio mensa oppure di 20 euro a settimana, sempre per un massimo di quattro settimane, senza servizio mensa. E le famiglie che ne potranno beneficiare, presentando l’apposita domanda entro lunedì 15 giugno prossimo, saranno anzitutto quelle con reddito Isee inferiore a seimila euro e, in seconda battuta (risorse permettendo), quelle con reddito Isee compreso tra seimila e 8.500 euro.
Pretesa infondata Alcuni privati vogliono un attestato di «buona salute». Il medico: non è previsto ed è inutile
(Ha collaborato D’attino)
Davide
Il corpo di una donna è affiorato dalle acque del Bacchiglione ieri, verso le 14.30, in via Argine Destro a Selvazzano. A notare il cadavere di F.B., 59 anni di Mestrino, dopo aver trovato la sua auto lungo l’argine, è stata la polizia locale, che ha allertato i carabinieri. Si tratterebbe di un gesto volontario causato da una forte sindrome depressiva. Separata, la donna viveva sola: disposta l’autopsia per fugare ogni dubbio sul fatto che si tratti di un suicidio. (a.pist.)
Paura ieri, verso le 12, in via Desman a Borgoricco: una donna è rimasta ferita in un incidente che ha coinvolto due camion e due utilitarie. Stando alla Polizia locale del Camposampierese un autocarro ha superato un altro mezzo pesante, scontrandosi frontalmente con l’auto condotta da una cinquantenne del posto che nella carambola ha colpito un’altra auto in sosta. Nell’urto è rimasto contuso in maniera non grave anche l’uomo alla guida della seconda vettura. (a.pist.)