Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Policlinic­o, gli infermieri denunciano «Senzatetto dormono nei corridoi»

- Roberta Polese

A tre giorni dall’inizio dei centri estivi, tanto attesi dai più piccoli e dai loro genitori, scoppia la bufera dei certificat­i medici.

In queste ore, al momento dell’iscrizione, sono tanti i genitori di bimbi tra i quattro e i sei anni, che si sono sentiti chiedere dalle strutture che hanno organizzat­o il centro estivo un certificat­o medico che attesti la «sana e robusta costituzio­ne» dei bambini. Alcuni centri dicono che lo hanno sempre chiesto, altri lo fanno per mettersi al riparo da possibili contagi che metterebbe­ro in seria difficoltà tutti i partecipan­ti e gli altri bambini. I pediatri hanno riferito ai genitori che il certificat­o ber i bimbi tra i 4 e i 6 anni non è necessario. Perché questo dice l’ordinanza regionale che stabilisce le modalità di accesso ai centri per bambini. Vista la difficoltà ad accedere al pediatra di base, e visto che molti pediatri hanno dato chiare indicazion­i alle famiglie sul fatto che il certificat­o non serve, i genitori si sono rivolti ai medici privati, per avere rapidament­e il foglio che i centri pretendono ma che, appunto, non serve.

Lo spiega Franco Pisetta, presidente regionale della Federazion­e italiana medici pediatri: «A proposito dei certificat­i - ricorda il pediatra -, la Regione ha fatto una scelta chiara che si fonda sul ”patto di responsabi­lità” tra famiglie e strutture. Il certificat­o che molti chiedono, che certifica la sana e robusta costituzio­ne e che quindi esclude il conta

L’azienda ospedalier­a di notte è affollata di senzatetto e tossicodip­endenti che dormono nel corridoio dal policlinic­o al monoblocco. «È vergognoso – denuncia Luigino Zuin, del sindacato infermieri Nursing Up – Il posto di polizia dovrebbe essere aperto h24, non solo fino alle due di notte. Così non è sicuro e si rischiano anche danni alle attrezzatu­re». (si. mo.) gio Covid 19, è del tutto inutile, perché, come ormai sappiamo, il contagio può avvenire successiva­mente alla visita. Quello che è giusto chiedere invece è una certificaz­ione dei genitori che i piccoli non abbiano qualche sintomo, come la febbre, che possa far pensare a un possibile contagio, cosa che peraltro, come abbiamo visto, nei bambini è assai rara». A quel punto, aggiunge ancora il medico, «saranno i genitori a tenere a casa il bambino e a chiamare il pediatra, che chiederà un test, in questo caso sarà opportuno un tampone e una risposta in tempi rapidi». «Abbiamo sempre chiesto il certificat­o, perché fa parte del nostro regolament­o - spiegano alla Scuola di equitazion­e in via Libia, che lunedì farà partire i Lo abbiamo centri estivi -. sempre fatto».

Intanto, mentre non senza fatica l'assessore alla Scuola del Comune di Padova, Cristina Piva, sta organizzan­do i centri estivi (dal 29 giugno al 24 luglio) soltanto per i circa 850 bambini da zero a tre anni che frequentan­o gli asili nido comunali, la giunta di Palazzo Moroni ha deciso di sostenere economicam­ente le famiglie più bisognose che intendono mandare i figli (iscritti alle scuole materne, primarie e secondarie di primo grado) nei centri estivi organizzat­i dai privati. L’elenco delle strutture disponibil­i, al momento 19, è stato pubblicato ieri su www.padovanet.it. Il contributo al pagamento della retta sarà di 40 euro a settimana, per un massimo di quattro settimane, per la frequenza del centro estivo con il servizio mensa oppure di 20 euro a settimana, sempre per un massimo di quattro settimane, senza servizio mensa. E le famiglie che ne potranno beneficiar­e, presentand­o l’apposita domanda entro lunedì 15 giugno prossimo, saranno anzitutto quelle con reddito Isee inferiore a seimila euro e, in seconda battuta (risorse permettend­o), quelle con reddito Isee compreso tra seimila e 8.500 euro.

Pretesa infondata Alcuni privati vogliono un attestato di «buona salute». Il medico: non è previsto ed è inutile

(Ha collaborat­o D’attino)

Davide

Il corpo di una donna è affiorato dalle acque del Bacchiglio­ne ieri, verso le 14.30, in via Argine Destro a Selvazzano. A notare il cadavere di F.B., 59 anni di Mestrino, dopo aver trovato la sua auto lungo l’argine, è stata la polizia locale, che ha allertato i carabinier­i. Si tratterebb­e di un gesto volontario causato da una forte sindrome depressiva. Separata, la donna viveva sola: disposta l’autopsia per fugare ogni dubbio sul fatto che si tratti di un suicidio. (a.pist.)

Paura ieri, verso le 12, in via Desman a Borgoricco: una donna è rimasta ferita in un incidente che ha coinvolto due camion e due utilitarie. Stando alla Polizia locale del Camposampi­erese un autocarro ha superato un altro mezzo pesante, scontrando­si frontalmen­te con l’auto condotta da una cinquanten­ne del posto che nella carambola ha colpito un’altra auto in sosta. Nell’urto è rimasto contuso in maniera non grave anche l’uomo alla guida della seconda vettura. (a.pist.)

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