Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
CAMBIARE BUROCRAZIA
Dopo il documento Colao pare che il corposo provvedimento quadro del Governo sulla Semplificazione, nelle sue varie articolazioni settoriali, in arrivo nei prossimi giorni contenga anche una nuova disciplina sulla responsabilità amministrativa, quella dei dirigenti e dei RUP per intenderci, i responsabili del procedimento, particolarmente importanti nelle materie della edilizia urbanistica e contratti pubblici.
Quelli che hanno in mano le sorti dell’iter amministrativo, delle pratiche di cittadini e imprese. Quelli che tengono in piedi il Veneto, oggi da più parti visto come un modello da seguire, indipendentemente da visioni parziali perché tutti i Sindaci si danno da fare in modo unitario e così sindacato e impresa. Sembra che si voglia intervenire per evitare che la macchina amministrativa si inceppi o comunque ritardi di molto nella esecuzione dei procedimenti, dal momento che esiste l’ art.28 della Costituzione, che prevede una responsabilità amministrativa, civile e penale e, come ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il problema è la paura di firmare. Ovviamente l’art.28 cost. è centrale, con la Corte dei Conti e il giudice penale, che da sempre hanno anche una positiva funzione deterrente. Ora l’art.28 va letto assieme al 97 della Costituzione, e sono una impalcatura inscindibile del nostro ordinamento, due pilastri ancora attualissimi come spesso ribadiscono i Tar e il Consiglio di Stato. E allora la nostra Costituzione all’ art.97 prevede il buon andamento del pubblico amministratore, sia esso un politico eletto o diversamente un dipendente ,il primo appartenente al cosiddetto indirizzo, il secondo alla gestione, secondo una distinzione sancita dalla Corte di Cassazione.
Si sa cosa voglia dire buon andamento, quello che ciascuno ritiene Ia soluzione giusta , ovvero la decisione che chiunque si aspetterebbe usando il buon senso o quel comportamento che gli antichi definivano del buon padre di famiglia. Buon andamento concretizza un ordine, un equilibrio ,una sostanziale giustizia, saggezza, comprensione, intelligenza ,secondo i principi di efficacia, efficienza e ragionevolezza.
L’ art.97 Cost.,come un nuovo vademecum post epidemia ,un nuovo risorgimento a costo zero e con generale beneficio e utile sociale. Nei Comuni, Asl, Consorzi, Regioni, Province, Città Metropolitane e naturalmente Stato, ma anche nei Cda delle Società partecipate, nelle numerose Commissioni, per le valutazioni Vas,via,ecc.,il buon andamento potrebbe aiutare a risollevarci da questa situazione oggi difficile ma forse ancora più precaria in futuro. In una parola un nuovo entusiasmo collettivo che contenga la solidarietà e una visione generosa dei processi economici e produttivi oltre che istituzionali. Si continua a ripetere «niente sarà come prima!». Ebbene abbiamo un occasione storica di cambiare senza introdurre alcuna nuova regola ma solo applicando il principio costituzionale, riempiendo le cornici dei vari soggetti con le novità che ci vengono dalla digitalizzazione, dalle piattaforme informatiche, smart working, agenda digitale, sportelli telematici, teleamministrazione, comunicazione web. Non c’e nulla da inventare accanto a Sms,mms,3g, gprs, wifi, wimax, bluetooth, cctv, rfid, nfc, newsgroup. Ridando fiducia al cittadino, speranza ai giovani, una nuova spinta che nasce dal fatto di avere alle spalle questo dramma del covid 19,che ci consente di guardare al futuro con occhi nuovi, per apportare modifiche necessarie a raggiungere quell’obiettivo di aiutare il Veneto a superare una crisi economica gravissima. Ogni ruolo ha dei protocolli già previsti, ogni competenza può essere esercitata nell’ interesse pubblico senza interferenze tra poteri né sovrapposizioni ma ciascuno nei suoi ambiti definiti.questa è la ricetta della semplificazione. Non servono conflitti, polemiche, contenziosi, sanzioni, non servono controlli ma una autodisciplina dettata dall’esperienza, che contribuisca a dare una nuova immagine anche all’estero della nostra burocrazia che di per sé è una parola astratta dentro la quale si può cogliere il cambiamento positivo di una classe dirigente e di un corpo sociale capace di reagire, perché di burocrazia buona c’e bisogno, un apparato intelligente e rapido della gestione/esecuzione e necessario . Trasformiamo la accezione negativa di burocrazia in una prassi positiva della pubblica amministrazione al servizio del cittadino, e allora ne vedremo l’utilità e i risultati tangibili.