Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il Tribunale si prenota online: «Stop agli assembramenti, tagliati anche i tempi d’attesa»
Attivato il nuovo sistema di accesso agli uffici: «Un successo»
VENEZIA Il sistema è nato per necessità, durante le settimane di lockdown. Ed è tanto innovativo quanto semplice: permette di fissare uno o più appuntamenti, via Internet, ottenendo automaticamente giorno ed ora di accesso agli uffici. Per il tempo necessario a svolgere ogni determinata pratica, che sia il deposito di un atto giudiziario o la più complessa consultazione di un fascicolo. Obiettivo: ottimizzare gli accessi, evitando gli assembramenti e facilitando il lavoro di legali, impiegati e cancellieri.
Si chiama «Stc - Sistema Telematico di Contingentamento» il software sviluppato dal
Gruppo Edicom di Mestre, rete di imprese specializzata nella gestione delle vendite giudiziarie, ed adottato immediatamente (è attivo dal 25 maggio, dopo alcuni giorni di test) dal Tribunale di Treviso e, nei giorni successivi, da un’altra ventina di Palazzi di Giustizia italiani, fra cui Venezia. Ed ha consentito di gestire con successo, per ammissione dello stesso presidente del Tribunale trevigiano, Antonello Fabbro, un flusso notevolissimo di operatori e cittadini. «Circa 3.500 persone al giorno» stima Luca Castagna, a capo di Edicom.
«Stc» funziona tramite un link inserito nel sito del Tribunale: «cliccandoci» sopra si viene indirizzati ad una pagina che, previa registrazione, visualizza alcuni campi da compilare. In virtù del servizio richiesto, un algoritmo determina il tempo necessario a svolgerlo (dagli 8-9 minuti per depositare un atto, all’ora - o più - che serve per esaminare un fascicolo) proponendo giorno ed ora più consoni. Risultato: nessuna attesa e tempi ridotti. «Alcuni legali - spiega il presidente Fabbro - ha ridotto ad appena 30 minuti ciò che prima richiedeva anche due ore. Qualcuno, inizialmente, era un po’ scettico ma alla resa dei conti siamo tutti soddisfatti. Compresi gli uffici, che conoscono in anticipo la natura della richiesta. Diciamo che Stc è come l’uovo di colombo».
Per adottare la nuova piat
taforma, oltretutto, non è stato necessario implementare le dotazioni informatiche del Palazzo di Giustizia. Motivo per il quale altri uffici giudiziari hanno subito seguito l’esempio trevigiano. E, probabilmente, renderanno Stc un servizio permanente, anche quando l’emergenza Covid sarà terminata. «Ma non ci sarà obbligo - puntualizza Fabbro -, i servizi saranno accessibili come prima, pur con tutte le precauzioni del caso».
Il Sistema Telematico di Contingentamento, oltretutto, è una piattaforma flessibile: «Può adattarsi ad ogni tipologia di ufficio, come ad esempio le Corti di Appello, le Procure e gli sportelli Unep sostiene Luca Castagna - e garantisce tempi certi nell’evasione delle pratiche. L’applicativo punta a modificare in modo permanente le abitudini di interfacciarsi con il mondo della giustizia».
Ma non solo della giustizia, a giudizio di Castagna: Stc, infatti, potrebbe risolvere - secondo l’azienza - anche le «grane» di altre realtà, tipo gli uffici postali. «Anzi, con le Poste sarebbe ancora più semplice: il loro sistema informatico è molto avanzato, più di quello dei tribunali». In sostanza significherebbe poter prenotare 5-10 minuti per inviare o ritirare una raccomandata o un pacco, pagare un bollettino, svolgere una qualsiasi operazione ad un’ora precisa e in un tempo determinato. Evitando attese, code e, appunto, i tanto temuti assembramenti.
«Prima dell’attuale emergenza sanitaria - osserva il presidente di Edicom - le code agli sportelli degli uffici giudiziari erano una costante a cui nessuno poteva sottrarsi. Il tutto aggravato da un concetto di accentramento che ha portato all’eliminazione dei tribunali periferici, obbligando l’utenza anche a lunghi spostamenti». Ora il problema è (o quantomeno pare) sostanzialmente affrontato con una soluzione tecnica. Nata per necessità e divenuta, a giudicare dai primi riscontri, una virtù.