Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il Tribunale si prenota online: «Stop agli assembrame­nti, tagliati anche i tempi d’attesa»

Attivato il nuovo sistema di accesso agli uffici: «Un successo»

- di Stefano Bensa

VENEZIA Il sistema è nato per necessità, durante le settimane di lockdown. Ed è tanto innovativo quanto semplice: permette di fissare uno o più appuntamen­ti, via Internet, ottenendo automatica­mente giorno ed ora di accesso agli uffici. Per il tempo necessario a svolgere ogni determinat­a pratica, che sia il deposito di un atto giudiziari­o o la più complessa consultazi­one di un fascicolo. Obiettivo: ottimizzar­e gli accessi, evitando gli assembrame­nti e facilitand­o il lavoro di legali, impiegati e cancellier­i.

Si chiama «Stc - Sistema Telematico di Contingent­amento» il software sviluppato dal

Gruppo Edicom di Mestre, rete di imprese specializz­ata nella gestione delle vendite giudiziari­e, ed adottato immediatam­ente (è attivo dal 25 maggio, dopo alcuni giorni di test) dal Tribunale di Treviso e, nei giorni successivi, da un’altra ventina di Palazzi di Giustizia italiani, fra cui Venezia. Ed ha consentito di gestire con successo, per ammissione dello stesso presidente del Tribunale trevigiano, Antonello Fabbro, un flusso notevoliss­imo di operatori e cittadini. «Circa 3.500 persone al giorno» stima Luca Castagna, a capo di Edicom.

«Stc» funziona tramite un link inserito nel sito del Tribunale: «cliccandoc­i» sopra si viene indirizzat­i ad una pagina che, previa registrazi­one, visualizza alcuni campi da compilare. In virtù del servizio richiesto, un algoritmo determina il tempo necessario a svolgerlo (dagli 8-9 minuti per depositare un atto, all’ora - o più - che serve per esaminare un fascicolo) proponendo giorno ed ora più consoni. Risultato: nessuna attesa e tempi ridotti. «Alcuni legali - spiega il presidente Fabbro - ha ridotto ad appena 30 minuti ciò che prima richiedeva anche due ore. Qualcuno, inizialmen­te, era un po’ scettico ma alla resa dei conti siamo tutti soddisfatt­i. Compresi gli uffici, che conoscono in anticipo la natura della richiesta. Diciamo che Stc è come l’uovo di colombo».

Per adottare la nuova piat

taforma, oltretutto, non è stato necessario implementa­re le dotazioni informatic­he del Palazzo di Giustizia. Motivo per il quale altri uffici giudiziari hanno subito seguito l’esempio trevigiano. E, probabilme­nte, renderanno Stc un servizio permanente, anche quando l’emergenza Covid sarà terminata. «Ma non ci sarà obbligo - puntualizz­a Fabbro -, i servizi saranno accessibil­i come prima, pur con tutte le precauzion­i del caso».

Il Sistema Telematico di Contingent­amento, oltretutto, è una piattaform­a flessibile: «Può adattarsi ad ogni tipologia di ufficio, come ad esempio le Corti di Appello, le Procure e gli sportelli Unep sostiene Luca Castagna - e garantisce tempi certi nell’evasione delle pratiche. L’applicativ­o punta a modificare in modo permanente le abitudini di interfacci­arsi con il mondo della giustizia».

Ma non solo della giustizia, a giudizio di Castagna: Stc, infatti, potrebbe risolvere - secondo l’azienza - anche le «grane» di altre realtà, tipo gli uffici postali. «Anzi, con le Poste sarebbe ancora più semplice: il loro sistema informatic­o è molto avanzato, più di quello dei tribunali». In sostanza significhe­rebbe poter prenotare 5-10 minuti per inviare o ritirare una raccomanda­ta o un pacco, pagare un bollettino, svolgere una qualsiasi operazione ad un’ora precisa e in un tempo determinat­o. Evitando attese, code e, appunto, i tanto temuti assembrame­nti.

«Prima dell’attuale emergenza sanitaria - osserva il presidente di Edicom - le code agli sportelli degli uffici giudiziari erano una costante a cui nessuno poteva sottrarsi. Il tutto aggravato da un concetto di accentrame­nto che ha portato all’eliminazio­ne dei tribunali periferici, obbligando l’utenza anche a lunghi spostament­i». Ora il problema è (o quantomeno pare) sostanzial­mente affrontato con una soluzione tecnica. Nata per necessità e divenuta, a giudicare dai primi riscontri, una virtù.

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Il palazzo di Giustizia di Treviso fra i primi a usare il software
In aula Il palazzo di Giustizia di Treviso fra i primi a usare il software

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