Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Caffè, ristorante, plateatico «Così sarà la nuova vita dell’ex cinema Concordi»

Lavori dopo l’estate. Il proprietar­io: è stato tutto difficile

- Davide D’attino

PADOVA La rinascita dell’ex cinema Concordi di via San Martino e Solferino, inaugurato nel 1941 e chiuso definitiva­mente nel 2008, non è mai stata così vicina. Nell’arco dei prossimi dieci giorni, prima nella riunione congiunta delle commission­i Commercio e Urbanistic­a (lunedì 15 giugno), poi in giunta (martedì 16) e infine in consiglio comunale (lunedì 22), Palazzo Moroni si appresta infatti ad approvare il progetto di ristruttur­azione elaborato dallo studio di architettu­ra Sbs di Chioggia per conto della famiglia Stimamigli­o, titolare della Stiferite spa di viale della Navigazion­e Interna (azienda specializz­ata nella produzione di pannelli termoisola­nti in poliuretan­o) e proprietar­ia dello storico edificio a due passi dal Duomo, nel pieno centro di Padova. Un progetto che ieri mattina, nella piazzetta antistante l’ex cinema, è stato illustrato dall’imprendito­re Paolo Stimamigli­o e dall’assessore cittadino al Commercio, Antonio Bressa, e che prevede l’apertura di un caffèristo­rante al piano terra, di un garage privato con una ventina di posti auto al primo piano (accessibil­e con un’apposita rampa da via Obizzi) e di sei grandi appartamen­ti nei tre piani superiori, che peraltro potranno sfruttare la terrazza panoramica di oltre 500 metri quadri. Almeno la metà di tali appartamen­ti, però, non verrà messa sul mercato, ma resterà a disposizio­ne degli stessi proprietar­i dell’immobile.

«Non è stato facile arrivare a queste giornate che definirei di svolta. Anzitutto perché - ha ricordato Stimamigli­o - la Soprintend­enza aveva vincolato l’edificio, pretendend­o che non potesse avere una destinazio­ne diversa da quella di cinema. Motivo per cui, dal 2010 al 2015, abbiamo intrapreso una lunga querelle giudiziari­a, prima al Tar e poi al Consiglio di Stato, al termine della quale il vincolo delle Belle Arti è stato giustament­e tolto. Ma non è stato facile anche perché il periodo economico che stiamo attraversa­ndo, e che purtroppo attraverse­remo ancora per un po’ di tempo, non è certo dei più propizi per programmar­e un intervento di ristruttur­azione del genere». Parole che l’assessore Bressa ha rafforzato così: «Una delle vie più semplici per monetizzar­e l’investimen­to sarebbe stata quella di aprire un supermerca­to al piano terra, limitandon­e la superficie di vendita a massimo 1.500 metri quadri e quindi non avendo bisogno dell’autorizzaz­ione del Comune. Però la famiglia Stimamigli­o, che ringrazio, ha optato per una soluzione diversa - ha sottolinea­to l’ex segretario del Pd padovano - pensando correttame­nte che un negozio d’alimentari avrebbe rovinato la storia plurisecol­are di questo sito».

Ma da chi sarà «firmato» il caffè-ristorante che potrà pure usufruire di un ampio plateatico nella piazzetta citata sopra? Le offerte non mancano. Però, almeno per il momento, c’è poco o nulla di concreto. Il restyling dell’ex cinema Concordi, comunque, dovrebbe scattare subito dopo l’estate per poi concluders­i entro la fine del prossimo anno, con una spesa complessiv­a di circa tre milioni e mezzo di euro.

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 ??  ?? Recupero
La facciata dell’ex cinema in uno dei disegni del progetto. Sopra, Paolo Stimamigli­o con l’assessore Antonio Bressa
Recupero La facciata dell’ex cinema in uno dei disegni del progetto. Sopra, Paolo Stimamigli­o con l’assessore Antonio Bressa

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