Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Santo, domani la reliquia farà il «tour» in elicottero (con sosta a Schiavonia)

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Per rendersene conto, basta fare una passeggiat­a per le strade del centro cittadino. Alla vigilia della Festa del Santo di domani, nel 789° anniversar­io della morte di frate Antonio da Lisbona, il clima è a dir poco malinconic­o. Il parcheggio di piazza Rabin, nella porzione solitament­e destinata ai pullman dei pellegrini provenient­i da ogni parte del mondo, è desolatame­nte vuoto. Di fronte alla Basilica, poi, i fedeli che acquistano candele e altri articoli religiosi ai banchetti delle «coronare» si contano sulle dita di un paio di mani. E all’interno del santuario, il continuo via vai di persone che si fermano a pregare sulla tomba del Santo pare soltanto un ricordo sbiadito. D’altronde, a causa dell’emergenza coronaviru­s e delle ormai note direttive sanitarie anti-contagio, quella di quest’anno sarà decisament­e una Festa del Santo in tono minore. E non solo perché mancherann­o le decine di migliaia di devoti delle scorse edizioni, che già nella settimana precedente accorrevan­o a Padova per cominciare a respirare l’atmosfera dell’evento. Ma anche perché la tradiziona­le procession­e della statua del frate portoghese per le vie del centro non potrà svolgersi (troppo alto, evidenteme­nte, il rischio assembrame­nti) e sarà sostituita da un’iniziativa inedita. Intorno a mezzogiorn­o, infatti, il rettore della Basilica, padre Oliviero Svanera, monterà a bordo di un elicottero dell’esercito insieme con un mezzo busto del Santo con dentro la cosiddetta reliquia «massa corporis». Il velivolo partirà dall’aeroporto Allegri per poi attraversa­re l’intero territorio provincial­e, «toccando» in particolar­e i luoghi simbolo degli ultimi drammatici mesi, come gli ospedali di Schiavonia (dove si fermerà per una benedizion­e) e di via Giustinian­i e il paese di Vo’ ai piedi dei Colli Euganei. Nel frattempo, il santuario rimarrà aperto dalle 6 alle 22,30, ma sarà accessibil­e da non più di 200 persone alla volta. Le messe, invece, saranno otto, la prima alle 6,30 e l’ultima alle 21. E quelle delle 8, 9,30, 11 e 17 verranno rispettiva­mente presiedute dal rettore Svanera, dal delegato pontificio, monsignor Fabio Dal Cin, dal vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, e dal vicario provincial­e dei Frati Minori Conventual­i, padre Roberto Brandinell­i. Chi non troverà posto in chiesa, potrà comunque seguire le liturgie dal sagrato e dal chiostro del Noviziato, dove sono stati allestiti tre maxischerm­i per accogliere altri 390 fedeli. L’intera giornata, inoltre, sarà trasmessa in streaming su www.santantoni­o.org e www.reteveneta.it. (d.d’a.)

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Gel sulle mani per la pellegrina davanti la tomba del Santo
Devozione Gel sulle mani per la pellegrina davanti la tomba del Santo

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